Metropolitana di Catania, pregi e difetti

di Federico Fariselli

La metropolitana di Catania, gestita dalla Ferrovia Circumetnea e operativa in città dal 1999, dispone oggi di 7 km di linea con servizio di trasporto pubblico (tratta Nesima-Stesicoro) più 1,8 km di linea chiusa all’utenza (la diramazione Galatea-Porto), con le ormai note prospettive di prolungamento che nei prossimi anni permetteranno di raggiungere a nord-ovest Paternò e a sud l’aeroporto di Fontanarossa. Spesso si parla dei piani futuri di questa infrastruttura e delle potenzialità, enormi, che è già riuscita a modificare le abitudini di spostamento di molti catanesi e fruitori della città e ancor più potrà incidere in futuro.

In questo articolo si riportano aspetti positivi e negativi che, alla data attuale, caratterizzano la metropolitana di Catania che, insieme a quella di Napoli, è l’unica infrastruttura del genere nel sud Italia.

Questi i punti forti della metro etnea:

  • PULIZIA: Le stazioni e i treni della metropolitana si presentano solitamente in ottime condizioni di pulizia e sono presenti diversi cestini portarifiuti distinti per la la raccolta differenziata, svuotati giornalmente;
  • SICUREZZA: In diverse stazioni sono presenti fisicamente gli addetti alla sicurezza e inoltre è presente, in tutte, un efficiente sistema di videosorveglianza sia a bordo dei treni che nelle stazioni, innalzando il livello di sicurezza tanto percepito che reale;
  • COMFORT: La flotta dei rotabili è in corso di totale rinnovamento grazie ai fondi FSC e si contano, ad oggi, cinque treni di ultima generazione a cui se ne aggiungeranno altrettanti nei prossimi mesi, per un totale di dieci nuovi treni, ciascuno composto da due casse per una lunghezza totale di 40 metri. Tali unità di trazione sono dotate di sistemi di informazione audio e video a bordo, di prese di ricarica usb per rendere più confortevole il viaggio e di alloggi per bagagli;
  • AFFIDABILITÀ E VELOCITÀ: Il sistema metro, nel suo complesso, ha un livello di affidabilità maggiore rispetto al trasporto pubblico su gomma o, più in generale, di superficie, grazie alla totale assenza di interferenze con altre forme di traffico. In questo modo, la velocità commerciale è alta e il servizio è meno soggetto a ritardi. Oggi i 7 km di linea si percorrono in poco più di un quarto d’ora con dieci fermate;
  • DIGITALIZZAZIONE: Da alcuni mesi è possibile acquistare il titolo di viaggio per viaggiare in metropolitana direttamente tramite un’applicazione sul proprio smartphone, eliminando anche la necessità di supporti fisici (biglietto cartaceo).

Di contro, ci sono ancora alcune debolezze o criticità della metropolitana. In questo caso, si possono distinguere gli aspetti relativi alle caratteristiche infrastrutturali, da un lato, e quelli inerenti al servizio per come è oggi espletato.
Per quanto riguarda l’infrastruttura:

  • RITARDI NEL COMPLETAMENTO DELLE OPERE IN CORSO: La nuova tratta Nesima-Monte Po, con l’intermedia fermata di Fontana in collegamento diretto con l’Ospedale Garibaldi di Nesima, ha visto l’inizio dei lavori nel 2015 ed ha subito numerosissimi ritardi, a causa di molteplici fattori (crisi aziendali, pandemia, rincari dei costi dei materiali) che ne stanno tuttora ritardando l’apertura, inizialmente prevista nel 2018. Nel corso del tempo, numerose testate giornalistiche locali (e questo stesso blog) si sono ritrovate ad annunciare più e più volte le possibili date di fine dei lavori e l’apertura della tratta, puntualmente smentite. Basandosi, ad esempio, sulle notizie dell’anno scorso, il completamento della tratta sarebbe dovuto avvenire nei primi mesi di quest’anno. Oggi, invece, si prevede la fine dei lavori entro quest’anno per poi aprire la tratta al pubblico nei primi mesi del 2024. Sarà così?
    In direzione aeroporto, inoltre, il lavori nel lotto Stesicoro-Palestro sono completamente fermi da due anni e mezzo (e pensare che il tunnel si sarebbe dovuto completare ad aprile 2020). L’opera è rimasta bloccata a causa di un cedimento strutturale di un palazzo nell’ormai tristemente nota via Castromarino. Non c’è nessuna data prevista per la ripresa dei lavori di scavo. Attualmente si stanno effettuando interventi di consolidamento nel sottosuolo della zona interessata;
  • RITARDI NELL’AVVIO DELLE NUOVE OPERE: La tratta Palestro-Aeroporto, aggiudicata ormai da anni, attende ancora di vedere l’apertura dei primi cantieri. Anche stavolta, basta scorrere i titoli delle testate giornalistiche nel tempo e, guardando ai più recenti, si ricorda che l’avvio dei lavori sarebbe dovuto avvenire tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Siamo a giugno 2023 e non è stato ancora aperto alcun cantiere né si sa quando questi apriranno i battenti.
    La tratta Monte Po-Misterbianco (2,1km) è stata affidata nel primo semestre del 2021 al Consorzio Stabile Medil di Benevento (stessa impresa della Palestr-Stesicoro). Nello stesso anno, l’ex assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone confidava nell’apertura dei cantieri entro il 2021. Ma anche stavolta, siamo a metà 2023 e il cantiere non è mai stato aperto.
  • ASCENSORI: Nelle stazioni metro di Borgo, Giuffrida, Italia e Galatea gli ascensori non sono mai entrati in funzione né possono essere attivati poiché non più rispondenti alla normativa oggi vigente. Sette anni fa, nel 2016, la Ferrovia Circumetnea presentò il bando di gara per i lavori di adeguamento degli ascensori della tratta metropolitana Borgo – Galatea. La gara, con scadenza 27 gennaio 2017, fu aggiudicata a Kone S.p.A. con un punteggio di 90,48 per un importo di circa 1 milione di euro con delibera del 7 settembre 2017. A causa di un contenzioso, però, questi lavori non sono mai stati svolti e ad oggi non ci sono notizie in merito. Ciò significa che ben quattro delle attuali dieci fermate metro non sono accessibili ai portatori di handicap in carrozzina.
    Se nelle vecchie stazioni aperte dal 1999 gli ascensori sono inservibili, in quelle più recenti, aperte tra il 2016 e il 2021, essi sono presenti ma il loro utilizzo in discesa è estremamente scomodo e comporta tempi allungati visto che si rende necessario contattare telefonicamente un addetto FCE affinché porti l’ascensore alla quota stradale e lo apra. Tale anomala procedura è dovuta al fatto che, nella maggior parte dei casi, con gli ascensori è possibile raggiungere direttamente il piano binari ad oggi ancora sprovvisti di varchi di accesso con controllo del titolo di viaggio funzionanti. Questo problema potrebbe essere ovviato facilmente con l’attivazione delle nuove obliteratrici e dei nuovi varchi al piano binari, permettendo l’accesso in modo diretto. Varchi presenti, peraltro, ormai da molto tempo ma mai attivati. Nel caso della fermata Giovanni XXIII, inoltre, il problema non è mai sussistito visto che l’ascensore dalla quota stradale conduce solo al mezzanino, già provvisto di biglietterie e tornelli, eppure anche in questo caso la procedura è sempre la stessa, con obbligo di rivolgersi al personale Fce per poter utilizzare l’ascensore in discesa.
  • STAZIONE PORTO CHIUSA: Da quando, a dicembre 2016, è stata inaugurata la tratta Giovanni XXIII-Stesicoro, la tratta Galatea-Porto è stata chiusa all’utenza. Eppure, anche successivamente, i sondaggi che la stessa Fce ha effettuato attestano al 69.6% la percentuale degli utenti che ha dichiarato di essere interessata alla riapertura della stazione Porto (2.233 risposte al questionario del 2017).
  • SCALE MOBILI: Alcune delle scale mobili installate lungo le dieci attuali fermate sotterranee della metropolitana risultano spesso non funzionanti, ma il “record” negativo è detenuto dalla scala mobile della fermata Italia, mezzanino lato est (viale Vittorio Veneto), fuori uso ormai da parecchi anni e mai riparata né sostituita.

Circa la qualità del servizio offerto, queste alcune delle principali criticità attuali:

  • NIENTE BANCOMAT: Ad oggi è possibile acquistare il biglietto della metropolitana tramite App, come detto, oppure in stazione tramite banconote o monete. Le emettitrici di biglietto sono dotate di POS (alcune già da più di 5 anni) ma questi non sono mai stati funzionanti. Con l’attivazione del nuovo sistema di pagamento digitale si era detto che i nuovi tornelli avrebbero consentito l’accesso in metro direttamente appoggiando il bancomat sul dispositivo senza acquistare direttamente il biglietto. Il 3 gennaio 2023, Fce comunicava, tramite il quotidiano “La Sicilia” che subito dopo il 5 febbraio è in cantiere una novità destinata ad avvicinare ancora più utenti alla metro, attraverso i necessari adeguamenti di app e software, ovvero l’acquisto del biglietto con semplice bancomat o carta. Ad oggi questa modalità non è possibile e i POS delle emettitrici sono ancora fuori uso.
  • FREQUENZE E ORARI: Nel 2022, grazie a un intervento parlamentare, Fce ha ottenuto un aumento del contributo statale pari a 5 milioni annui da destinare al miglioramento del servizio, in particolare orari di servizio e frequenze. Oggi i treni transitano ogni 10 minuti solo fino alle ore 15:00 e da lunedì a venerdì, negli altri giorni e fasce orarie la frequenza, poco soddisfacente, è di 15 minuti. Il 19 ottobre 2022, Fce dichiarava che “presto” sarebbero partiti i concorsi per l’assunzione dei macchinisti necessari al miglioramento del servizio. Ad oggi, non è stato assunto nessun macchinista né sono stati espletati i bandi annunciati. Di contro si è riusciti a posticipare l’orario di servizio fino alle 22.30 (con apertura mantenuta alle 6:40), orario simile a quello già in essere prima della pandemia, mentre il servizio notturno nel fine settimana è stato reintrodotto ma sostituito da una navetta bus dalle 22:30 alle 2 del mattino nei giorni di venerdì, sabato e domenica.
  • POCHE INFORMAZIONI: Ai piani mezzanini d’ingresso di alcune alcune fermate come Cibali, Milo o Stesicoro, sono assenti i display informativi sui tempi di attesa dei treni, riducendo così l’offerta delle informazioni agli utenti. In altre fermate, ad esempio Giuffrida (mezzanino nord, lato piazza Abramo Lincoln), i display sono presenti ma guasti.
  • ERRATA INDICAZIONE DEI TEMPI DI ATTESA: Da ormai diverse settimane a questa parte, l’indicazione dei tempi di attesa per l’arrivo dei treni alla fermata, al piano binari, non è corretta, con margini di errore che arrivano anche a 5 minuti, rendendo così vana l’informazione riportata;
  • ASSENZA DI ANNUNCI AUDIO IN STAZIONE: Ad eccezione di Borgo, in nessuna fermata metro è presente l’informazione vocale che annuncia l’arrivo del treno e la sua direzione.
  • COPERTURA TELEFONICA: Non è ancora attivo un servizio di ricezione telefonica in galleria o nelle stazioni, anche se nel giugno 2022 Cellnex ha avuto l’autorizzazione ad accedere all’infrastruttura della metro per installare una rete di telecomunicazioni elettroniche multi-operatore ad alta velocità. Ad oggi, però, si sta procedendo all’installazione di tale rete.

In conclusione, la metropolitana a Catania c’è, è un orgoglio della Sicilia e funziona bene… ma non benissimo: ai dirigenti Fce il compito di elevare il livello qualitativo dell’infrastruttura e dei suoi servizi a cittadini e utenti, che, ormai -e giustamente- non si accontentano più del “minimo sindacale” ma chiedono servizi degni di una grande città europea.

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11 Thoughts to “Metropolitana di Catania, pregi e difetti”

  1. Catania nel cuore

    Certamente la ns.metropolitana non ha niente a che vedere con quella di Milano e Roma .I ritardi i disservizi e i fuori norma degli ascensori ci fanno riflettere tanto : tutto questo succede sempre quando ci sono soldi pubblici.Nessuno si indigna ,protesta ,come se questi investimenti di denaro pubblico fossero di zio Peppino!
    Una realizzazione pubblica che potrebbe costare 10 , alla fine costa 1000 .
    Conclusione : questa è l’Italia

  2. Catanese metropolitano

    Domanda: ma perché sui nuovi convogli i corrimano dove potersi attaccare sono così alti? Forse il costruttore pensava che i catanesi fossero alti 2 metri? E ancora, l’impianto di condizionamento staccato! Perché? Ultima considerazione: c’è la possibilità che il macchinista ad ogni fermata sia più gentile, evitando frenate zaurde? Si, zaurde! Grazie

  3. Catania nel cuore

    F.C.E. se ci sei batti un colpo !

  4. giuseppe

    certamente è un infrastruttura troppo importante: peccato che quando sarà completata almeno tre generazioni saranno decedute per avvenuti limiti di età e scopriranno che sarà già obsoleta. le imprese catanesi costruivano metropolitane in giro per il globo: altro mondo. comunque, ottimismo sempre.

  5. Catania nel cuore

    …infrastruttura importante certo ,ma con metodi razionali per la collettività non proprio eccellenti.Forse non dovremmo chiamarla Metropolitana nel senso di come noi intendiamo quella di Milano e Roma che copre l’intero territorio della Città. Per adesso è una circumetnea interrata o quasi .Ma tant’è

  6. Sebastiano Laudani

    E’ inspiegabile il silenzio dei vertici della FCE sulla ripresa dei lavori nella tratta Palestro Stesicoro e sui lavori già appaltati da Palestro all’Aeroporto.

  7. Catania nel cuore

    Trattandosi di denaro pubblico e non privato , noi contribuenti abbiamo il diritto sacrosanto di sapere tutto quello che succede nella fase di realizzazione dell’opera!
    Un cattivo pensiero mi corre l’obbligo rivolgerlo alla realizzazione del Ponte sullo stretto !

  8. Catania nel cuore

    Lavori che durano un’eternità… ci sarà una ragione plausibile a pensar male no ?Cartelli che indicano data inizio lavori e data fine lavoro… non rispettato ! bravi bravissimi sette più. Questi sono i lavori pubblici !
    Gnam, gnam , gnam …vai piano che ti ingozzi .

  9. Alfio

    I difetti superano i pregi, come al solito c’è sempre qualcosa che non funziona, una delle poche cose buone che abbiamo …mah..e l’azienda non risponde…e lo Stato pantalone Pagaaaaa (cioè tutti i contribuenti) ..FCE dove sei?

  10. Catania nel cuore

    Come al solito dovremmo mettere la testa sotto la sabbia e fare finta di non vedere.Complimenti vivissimi.
    Gnam…gnam…gnam

  11. Emanuele

    Fermata San Nullo, con pochissimi investimenti si potrebbe migliorare enormemente! Basterebbe a sud aprire una porta sul muro che da in un’area utilizzata come cantiere durante i lavori ed adesso abbandonata. Una porta e un vialetto fino a via Merlino! 50 metri e migliorerebbe moltissimo la fruibilità, eliminando contemporaneamente l’attuale pericoloso percorso di via Sebastiano Catania! Più o meno stesso discorso lato nord!! Ma quando l’anno progettata a cosa pensavano?..

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