Ministro Delrio a Catania: avanti tutta per metro, porto e aeroporto

Ieri mattina, il sindaco di Catania, Enzo Bianco, e il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, hanno effettuato due sopralluoghi nei cantieri della metropolitana di Monte Po e di Corso Sicilia, cui ha fatto seguito una riunione operativa presso Palazzo degli Elefanti sullo stato delle grandi infrastrutture in città: metropolitana, evidentemente, ma anche rete ferroviaria, tangenziale, porto e aeroporto.

A Fontanarossa sono in ballo la ristrutturazione del terminal Morandi e la realizzazione della nuova stazione FS: in entrambi i casi si parla di 2018, se tutto procederà bene e speditamente.

Il primo cantiere visitato è stato quello di Misterbianco, ossia il principale dei due aperti per la realizzazione della tratta Nesima-Monte Po, visto che è il sito dove si sta montando la grande ‘talpa‘ che scaverà velocemente il tunnel. Il secondo, invece, è la stazione “Stesicoro“, in avanzato stato di realizzazione come testimoniano le foto tratte da Catania Today:

Così il ministro: «Catania è un esempio di come il Mezzogiorno d’Italia possa trovare la strada dello sviluppo anche attraverso la realizzazione concreta delle infrastrutture. Catania sarà la città metropolitana del Mezzogiorno con la maggiore qualità e incidenza delle reti metropolitane: un grande successo anche per il turismo locale. Credo che quello che stiamo facendo in questa città sia un grande segnale per il Mezzogiorno. C’è un piano complessivo di infrastrutturazione, insieme con una visione della logistica e dell’intermodalità, unica in Italia: sistema metropolitano, portuale, stradale e ferroviario, ossia tutto quello che abbiamo detto essere la chiave per far ripartire l’economia dei territori e l’occupazione. Al sud l’autostrada Salerno-Reggio Calabria è praticamente conclusa, abbiamo sbloccato adesso la Ragusa-Catania, abbiamo un piano organico per potenziare la Tangenziale di Catania per cui sono state già individuate le risorse finanziarie tra i nuovi fondi per lo sviluppo e la coesione. Da Catania un esempio concreto per l’Italia su cos’è la ‘cura del ferro‘».

Sulla metropolitana si è soffermato il sindaco Bianco: «Cercheremo di aprire la tratta Galatea-Stesicoro all’inizio di dicembre, possibilmente per la festa dell’Immacolata. Intanto stanno per essere consegnati e, quindi, partire i lavori per la realizzazione del tunnel Stesicoro-Palestro: in questo caso, il cantiere principale sarà localizzato nell’area di via Palermo».


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9 Thoughts to “Ministro Delrio a Catania: avanti tutta per metro, porto e aeroporto”

  1. basilea

    Premesso che Catania mi piace e mi e’ sempre piaciuta, ma vorrei dire: cura del ferro ?????…..
    giorno 27 agosto in gita a CT ,ho preso la metro da porto a Borgo: viaggiatori 4 (io e i miei tre amici)…..treni che FANNO SCHIFO ! sembrano i trasportatori dei rifiuti tossici………………..
    e poi al momento 3 Km di “cura del ferro” dopo circa 30 anni dall’inizio………..forse se davvero arrivera’ a Stesicoro a dicembre di quest’anno le cose un po miglioreranno.ma soprattutto e’ indegno per un’Azienda far circolare quei treni luridi e immondi ! RIVERNICIATELI !!! e proteggeteli dai vandali idioti ! altrimenti meglio non solo non aprire la nuova tratta,ma……………..CHIUDERE pure quei 3 Km INUTILI.

    1. Un sabato di fine agosto, su un percorso così breve (per fortuna ancora per poco), sebbene non so a che orario, non può che rappresentarti una scarsa utenza della metro. Fortunatamente la situazione nel corso della settimana e soprattutto durante l’anno scolastico e accademico è ben diversa, con i treni che viaggiano sovente con un buon numero di passeggeri. Quest’ultimo è evidentemente destinato ad aumentare notevolmente: la lunghezza attuale della metro è risibile e la tratta attuale collega una zona del centro a un’altra zona del centro. Dai prossimi mesi, con l’ingresso in esercizio della Galatea-Stesicoro ma soprattutto (dalla prima metà dell’anno prossimo) con il collegamento con Nesima e quindi con un’area periferica, non ci sono dubbi che il livello dell’utenza avrà un incremento notevole e la metropolitana potrà finalmente cominciare a dimostrare la sua utilità.
      Circa lo stato manutentivo dei treni, è vero che alcuni di questi risultano, purtroppo, imbrattati all’esterno. Ma all’interno sono tra i treni di metropolitana più puliti in Italia, quindi definirili luridi e immondi e paragonarli a mezzi di trasporto di rifiuti tossici mi sembra eccessivo. Ad ogni modo l’invito alla pulizia dei treni, assolutamente legittimo, dev’essere rivolto alla Ferrovia Circumetnea.
      La “cura del ferro” è un’espressione azzeccata che può trovare senso guardando al prossimo futuro e non certo al passato. Si sta cercando di recuperare il tempo perduto, in questo momento ci sono ben 8,8 km di linea metropolitana in costruzione, considerando anche la Stesicoro-Palestro di imminente cantierizzazione, di cui 4,9 prossimi all’ingresso in esercizio (entro 7 mesi).
      Senza dimenticare che va aggiunta, contestualmente, la realizzazione della prima tranche di passante ferroviario che, di fatto, fornirà alla città una seconda linea metropolitana lungo la costa.

  2. basilea

    Aggiungo: a Palermo in 8 anni ( 8 non 30 come a Catania) hanno costruito 4 linee tramviarie rapide per un totale di 18 Km ! e i tram in sede propria protetta da muretti e ringhiere, corrono come una metropolitana, ma IN SUPERFICIE ,sulla strada non sotterrati !…… ed effettuano un servizio eccellente ! questa e’ cura del ferro !!!!!

    1. Senza nulla togliere al tram, alla sua indubbia capacità e al suo impatto più che positivo sulla mobilità palermitana, per cui è sicuramente un modello da seguire, non è corretto dire che i mezzi del tram corrono come una metropolitana. Le caratteristiche infrastrutturali sono troppo diverse. Nonostante il tram si muova in massima parte su percorso protetto, s’interseca continuamente con la pubblica via, con semafori, è facilmente soggetto all’invasione di corsia, etc.; ha una velocità commerciale bassa dovuta ai tempi di spostamento più lenti e alle fermate ravvicinate e, infine, una capacità di trasporto passeggeri decisamente più bassa di una metropolitana (basti pensare che un singolo convoglio della metropolitana di Catania, nella conformazione minima a 2 casse, può trasportare 442 passeggeri). Dunque il tram è e rimane un ottimo mezzo di trasporto pubblico, ma assolutamente non paragonabile a una metropolitana, che è più veloce e con una capacità di trasporto maggiore.
      PS
      A Palermo si parla da decenni di realizzare una metropolitana, ma purtroppo, ad oggi, non s’è fatto nulla. Vedremo se nel prossimo futuro potrà finalmente partire il progetto della Metro Automatica Leggera. Quantomeno, intanto, si è realizzato il tram.

  3. basilea

    L’invasione delle auto in sede tramviaria e’ impossibile perche’ le linee sono state costruite come ferrovie in sede propria e invalicabile; i semafori sono regolati dal tram che si apre il verde, tranne qualche incrocio piu’ complesso dove c’e’ un semaforo normale. Quanto alle fermate sono molto distanti,soprattutto lungo la linea 4 che raggiunge velocita’ notevoli grazie anche ai semafori a favore del tram.
    Quanto alla “mal” ormai non credo che si fara’ piu’, visto che ci sono gia’ i progetti di sviluppo dei tram.

    1. Non mi riferisco all’invasione di auto private, ma alla circostanza che in sede tranviaria possano trovarsi mezzi di polizia, di soccorso ma anche pedoni che, ovviamente, non dovrebbero esserci ma che spesso, invece, invadono la corsia. Ad ogni modo questo aspetto è il meno rilevante rispetto agli altri. Preciso che non sto mettendo in dubbio la validità del sistema di trasporto, semplicemente ne stavo evidenziando le oggettive grosse differenze con la metropolitana, per cui mettere sul piano delle alternative queste due tipologie è errato.
      Ben venga, a Palermo, il piano di sviluppo della rete tranviaria: ma questo si potrebbe anche pianificare in integrazione a una eventuale metropolitana, che ha le sue peculiarità trasportistiche, piuttosto che come esclusiva alternativa.

  4. Ammetto di essere stato a Palermo poche volte, sempre di corsa, e soprattutto prima della costruzione del tram, ma credo abbiate entrambi sottovalutato l’aspetto dello spazio: a memoria, credo che a Palermo ci sia molto più spazio in superficie per la realizzazione del tram; a Catania, tolte alcune arterie, tra l’altro periferiche, non penso ci sia spazio per tale opera, tantomeno in sede separata. Correggetemi se sbaglio.

    1. Probabilmente a Palermo ci sono più strade ampie in centro. Non che siano assenti a Catania (penso all’asse dei viali, da piazza Eroi d’Ungheria a piazza Europa, che peraltro sarebbe un’ottima direttrice per un sistema di trasporto pubblico del genere; ma anche a Viale Vittorio Veneto, via Giuffrida, viale Raffaello Sanzio, viale Libertà, viale J. F. Kennedy, corso Indipendenza, viale Sei Aprile, viale Africa, lo stesso lungomare, etc., tant’è che comunque negli scorsi lustri si è più volte proposto il ritorno del tram anche a Catania, che naturalmente non richiede necessariamente solo strade ampie: dipende sempre da come si struttura e da quanto spazio lasciare -se lasciare- a corsie per mezzi privati o sosta). La scelta tra tram e metro, in entrambe le città, può e deve farsi in base alla convenienza ed efficiacia del tipo di mezzo di trasporto individuato. Perché in entrambe è possibile realizzare sia tram che metro. Oltretutto, proprio per le differenze sopramenzionate, tram e metro non vanno posti esclusivamente sul piano delle alternative (o l’uno, o l’altra), visto che possono bene integrarsi e divenire complementari.

  5. Orazio

    Basilea dovrebbe preliminarmente capire che la cosiddetta metropolitana di Catania, quando sarà realizzata, avrà un’efficacia ben maggiore del passante palermitano nel collegamento tra periferie (Misterbianco – Lineri – Nesima – Monte Po’ – San Nullo ed in futuro Librino) ed il centro città, che verrebbe tutto attraversto e non lambito. Il passante, per come lo stanno realizzando, per non abbattere due palazzi (due!) sarà invece un ramo sterile, perchè, avendolo deviato oltre San Cristoforo, lato mare, non avrà l’efficacia che avrebbe potuto avere per la zona sud del centro storico.

    Il tram lungo l’asse dei viali, si potrebbe essere un valido progetto, così come una linea duomo – Barriera, che servirebbe per rianimare qualitativamente il centro storico che diventa sempre più una specie di parco dei divertimenti per sbandati.

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