I parcheggi scambiatori di Catania: tra sprechi e potenzialità inespresse

Il piano parcheggi redatto dall’Amministrazione comunale nel 2004 prevedeva la realizzazione di alcuni parcheggi scambiatori auto – metropolitana, auto – ferrovia, auto – tranvie e/o autobus lungo i flussi di maggiore penetrazione e precisamente:

– a Nord: il parcheggio Mediterraneo (1.560 auto e 20 bus) lungo il raccordo autostradale proveniente dal casello di San Gregorio sulla A18; il parcheggio Due Obelischi (1.850 auto e 40 bus) al confine territoriale con Sant’Agata Li Battiati; il parcheggio Misericordia (230 auto e 4 bus) sulla direttrice Mascalucia – San Giovanni Galermo;

– ad Est: il parcheggio di Acicastello (600 auto e 20 bus) sulla SS114 in provenienza Acireale – Acicastello;

– a Sud: i parcheggi di Fontanarossa (2.600 auto e 60 bus) e di Zia Lisa (1.000 auto e 20 bus) che, oltre a garantire lo scambio modale per i flussi in accesso da sud e dalla tangenziale ovest, costituiscono un importante incremento dell’offerta di sosta a servizio di due grossi poli di attrazione, ovvero, rispettivamente, l’aeroporto ed il cimitero;

– ad Ovest: il parcheggio Monte Po (850 auto e 30 bus) lungo gli assi Paternò – Misterbianco (SS121) e Tangenziale – Circonvallazione nord, ed il parcheggio Nesima (1.020 auto e 20 bus) a servizio delle penetrazioni da Camporotondo – San Pietro Clarenza.

Di questi parcheggi solo cinque sono stati realizzati, quello di San Giovanni Galermo (Misericordia), quello di Nesima, quello di Fontanarossa, quello di Zia Lisa e quello dei due Obelischi.

Il parcheggio scambiatore “Misericordia” a San Giovanni Galermo fu inaugurato il 10 marzo 2007 dall’allora sindaco Scapagnini, potendo ospitare 230 autovetture e 4 autobus. Non è stato mai utilizzato come parcheggio scambiatore e oggi versa in grave stato di abbandono.

Il parcheggio scambiatore di Nesima ha circa 400 posti auto garantiti all’interno delle tre sezioni parcheggio: da qui è possibile lasciare l’auto e prendere o un mezzo dell’Amt o la littorina della Fce. Ma risulta poco pubblicizzato e sia i mezzi AMT che la littorina della FCE hanno frequenze troppo basse.

Il parcheggio scambiatore Fontanarossa al momento risulta ancora chiuso e dovrebbe essere inaugurato prossimamente.

Il parcheggio Due Obelischi, con 1850 posti auto, è attivo e scambia con il BRT1, il bus a transito rapido per piazza Stesicoro. Attualmente è l’unico funzionante ma le sue potenzialità sono maggiori: probabilmente, se fosse capolinea anche di altre linee e fosse maggiormente pubblicizzato, si riuscirebbe a riempire il parcheggio che non arriva mai ad essere del tutto occupato.

I parcheggi scambiatori aiuterebbero a snellire il traffico, con diminuzione del numero di automobili e la riduzione dei livelli dell’inquinamento acustico e atmosferico; inoltre verrebbe meno il problema del posteggio tra le vie cittadine.

Occorre quindi una maggiore pubblicità e incentivare l’uso di questi parcheggi scambiatori collegandoli al centro e alle zone di maggior interesse con mezzi pubblici frequenti, creando inoltre l’intermodalità con car sharing, bike sharing e bus extraurbani e nel contempo, disincentivare l’entrata delle auto per chi non è residente nella città, creando cioè delle ZTL e strisce blu più onerose per chi viene da fuori o con tariffe via via più alte man mano che si avvicina al centro città.

Così si riuscirebbe a ridurre il grave problema del traffico di penetrazione, migliorando di conseguenza la viabilità cittadina e riducendo l’inquinamento.

parcheggio due obelischi 1 monte po fontanarossa

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One Thought to “I parcheggi scambiatori di Catania: tra sprechi e potenzialità inespresse”

  1. nicholas4

    Nell’elenco non risulta il parcheggio scambiatore in prossimità della futura stazione metropolitana “Misterbianco zona industriale”, nato come interscambio tra la metropolitana e la costruenda pista ciclabile, che rientrava nell’agenda 2000 ed è presente nel programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016. I lavori sarebbero dovuti iniziare a novembre del 2014 come da programma ed invece non si conosce neanche il progetto

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