Piazza Vincenzo Bellini e via Teatro Massimo rappresentano il più chiaro esempio di come l’incuria di molti concittadini catanesi e l’inefficienza delle Amministrazioni abbiano rovinato uno dei più caratteristici spazi pubblici della città, inserito nel volume “Piazze di Sicilia” edito da Promolibri.
La piazza è stata riconsegnata ai cittadini nel 2007, dopo 15 mesi di lavori e una spesa di un milione e 800 mila euro; la progettazione del verde e dell’arredo urbano fu affidato all’architetto Francesco Ugo Mirone. La posizione di fiorire e panchine doveva rispondere a un gioco di simmetrie, che avrebbero reso lo spazio pubblico della piazza e delle due strade d’ingresso, Via Teatro Massimo e via Michele Rapisardi, gradevole e accogliente. I lavori rispettarono le aspettative del progetto.
Dal momento della sua riconsegna nel 2007 inizia la lenta distruzione della piazza: il transito di auto e furgoni distruggono il basolato, le attività commerciali si appropriano dello spazio, installando tavoli e sedie senza alcuna omogeneità di colori, writers cominciano ad apporre i propri tag sui muri e sugli arredi.
15 mesi di lavori e una spesa di un milione e 800 mila euro per uno spazio pubblico ormai lasciato all’incuria
I cartelli indicanti il divieto di transito vengono installati, le telecamere- posizionate in Via Landolina e via Sant’Agata incrocio via Vittorio Emanuele- per sorvegliare l’ingresso dei veicoli non autorizzati in questi anni vengono accese e ben presto disattivate molte volte.
In ordine di tempo l’ultima attivazione della videosorveglianza è del novembre scorso, il collaudo dura un mese durante il quale i varchi di via Landolina e via Sant’Agata vengono presidiati dalla Polizia Municipale, ma prima della fine dell’anno torna tutto inspiegabilmente come prima.
Infatti a novembre 2014 il Sindaco Bianco dichiara:
” Come avevamo annunciato il cinque novembre nel corso nella conferenza stampa sulla sicurezza nel centro storico, da domani alle 8 del mattino, partirà la fase sperimentare del controllo elettronico della Ztl Bellini”.
Marco Consoli vicesindaco e assessore alla Polizia Municipale in quell’occasione aggiunge:
“Abbiamo già provveduto alla predisposizione della segnaletica orizzontale e verticale e anche al cambio di senso di marcia di via Mazza. Di concerto con il Sindaco sono state accelerate le procedure per il bando di gara che ci consentirà di acquistare altre dodici telecamere che saranno sistemate sia nel centro storico sia in altre zone della città dove esistono zone a traffico limitato, come San Giovanni Li Cuti”.
Il 21 novembre 2014 parte la ZTL Bellini (articolo di LiveSicilia), il Comando di Polizia Municipale viene incaricato di inserire in una whitelist coloro che hanno diritto a entrare nell’area e nel sito del Comune di Catania viene aggiornata la sezione contenente tutte le indicazioni e la modulistica riguardante la zona a traffico limitato. A fine dicembre le telecamere vengono di nuovo spente e il presidio della Polizia Municipale scompare. La ZTL Bellini ritorna ad essere una zona di libero transito.
La piazza e le vie d’ingresso prive di controlli sono quotidianamente invase da auto private non autorizzate, scooter, furgoni di carico e scarico merci al di fuori dell’orario consentito; la sosta avviene anche al di fuori degli stalli consentiti all’interno della ZTL.
Le condizioni di via Teatro Massimo e delle altre vie d’accesso a piazza Bellini versano ormai in condizioni pietose: la pavimentazione e il basolato sono ormai stati distrutti dal costante transito di veicoli, le fioriere sono state vandalizzate e in alcuni casi distrutte, le facciate dei palazzi sono ormai una vetrina per i writer, anche i panettoni di cemento posizionati nei varchi sono privi di catene e staccati dalla base.
Le foto sono state scattate tra giugno e ottobre di quest’anno:
Già negli scorsi anni lo stato dell’area era stato segnalato dai cittadini (Argo Catania), ultimo in ordine di tempo il video realizzato da CittàInsieme nel 2012 e ripreso da molte testate giornalistiche. (articolo di MeridioNews); a queste denunce fece seguito la decisione dell’Amministrazione Stancanelli di posizionare dei dissuasori all’ingresso dell’area– gli stessi ormai distrutti-, ma senza attivare definitivamente le telecamere ai varchi.
Dopo 8 anni dal completamento della progettazione dell’architetto Francesco Ugo Mirone e del restauro costato quasi 2 milioni di euro rimane ben poco: occorrerebbe aggiornare il volume sulle “Piazza di Sicilia” perché la bellezza ha lasciato posto al degrado.
Ecco un video che mostra le condizioni della pavimentazione di via Teatro Massimo:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=vbMWaB9w8p0&w=560&h=315]
Il degrado è causato da un carico dì attività per lo più serali e notturne eccessive per essere sostenibili. Quindi la zona è frequentata ormai da selvaggi ed è gestita da avanzi di galera, che poi son quelli che di giorno fanno i loro porci comodi.
Occorrerebbe iniziare a dare tregua a quell’area e a questo proposito segnalo quanto sta accadendo a Palermo, dove la lotta all’illegalita’ dei locali e’ ormai a livello di guerra aperta. Ridurre le attività per rendere quell’area vivibile.