Calcio, Catania-Acireale e la negazione della realtà metropolitana

In occasione della partita di calcio Catania-Acireale, in programma questa domenica 27 novembre allo stadio Massimino di Cibali, il Prefetto del capoluogo etneo ha proibito la vendita dei tagliandi validi per assistere all’incontro ai residenti di Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi e Aci Castello.

Ma da quando, direte voi, Mobilita Catania si occupa di calcio? Be’, in effetti è già capitato, indirettamente, per promuovere l’utilizzo della metropolitana per raggiungere lo stadio Massimino di Cibali, ma questa è un’altra storia.

L’intento del Prefetto è, com’è noto, evitare problemi di ordine pubblico per via della rivalità tra le tifoserie coinvolte (più accesa sulla sponda acese), ma la decisione ha sollevato parecchi malumori anche nella tifoseria catanese, per una ragione ovvia: nei comuni coinvolti nel divieto sono presenti moltissimi tifosi del Catania, che subiranno così il paradosso di non potersi recare allo stadio a sostenere i propri beniamini pur in assenza della tifoseria avversaria.

Il punto è che Acireale, insieme con i comuni delle Aci, fa parte dell’area metropolitana di Catania, non solo per definizione dell’amministrativamente inattuata Area Metropolitana già individuata con Legge Regionale n.9 del 1986, ma soprattutto de facto. Catania è un caso particolare di area metropolitana dove la maggior parte dei suoi residenti risiede al di fuori del comune principale, ma a prescindere da questo aspetto peculiare, che pure ha la sua enorme importanza, è ovvio che all’interno di una stessa area metropolitana risiedano cittadini accomunati dalle origini specificamente catanesi (cioè provenienti dal capoluogo) oppure, più semplicemente, tifosi della principale espressione calcistica del proprio territorio. Praticamente tutti i comuni dell’hinterland etneo hanno subito, nel corso degli ultimi decenni, un notevole aumento della popolazione a fronte della decrescita dei residenti nel comune di Catania, per via del graduale spostamento di cittadini una volta residenti nel comune di Catania presso nuove abitazioni pur a pochi km di distanza dal centro. A mero titolo di esempio, si guardi al comune di Aci Catena che ha triplicato il suo numero di abitanti rispetto agli anni ’80.

Non si vuole entrare troppo nel merito della decisione prefettizia, che probabilmente si basa anche su ulteriori approfondimenti che non conosciamo, tuttavia, per gli aspetti sopra esposti, appare abbastanza evidente come la gestione del nostro territorio, per l’ennesima volta, risenta della scarsa considerazione che viene data alla realtà metropolitana della città di Catania, dove un evento calcistico del genere, ci si permette di suggerire, avrebbe in modo più consono dovuto essere trattato, sotto il profilo organizzativo, alla stregua di una stracittadina, sebbene non lo sia in senso stretto. Il divieto in occasione di Catania-Acireale è un po’ come se -con le dovute proporzioni- in occasione di un incontro Chelsea-Fulham, a Londra, venisse impedito di accedere allo stadio a intere porzioni della capitale britannica: qualcosa di inopportunamente e inutilmente discriminatorio. Catania e i comuni delle Aci non sono realtà geografiche e demografiche lontane, ma parte di uno stesso continuum urbano ormai estremamente variegato, dove (a parte Catania) la sola Acireale, comunque parzialmente, mantiene più di altre realtà la sua forte identità e la sua tradizione, anche calcistica, che pure non si scontrano con l’essere parte di una realtà più ampia.

Anche da questo episodio appare evidente come una classe politica locale accorta e consapevole sia una necessità per la città di Catania, che ha un bisogno ormai quasi drammatico di essere riconosciuta e gestita per la realtà urbana estesa che è: realtà di cui ancora sembrano essere consapevoli “solamente” urbanisti, demografi, geografi… oltre ovviamente le grandi imprese commerciali, che infatti, da decenni, hanno eletto Catania capitale economica della Sicilia.

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85 Thoughts to “Calcio, Catania-Acireale e la negazione della realtà metropolitana”

  1. acese

    Acireale aveva votato in consiglio comunale l’uscita dalla non gradita città metropolitana con l’ambizione di fare un consorzio a parte, che avrebbe compreso Taormina e la nuova Borgogna etnea. Contro le aspirazioni acesi, le ex province di Catania e Messina si sono opposte e così il sogno è finito. L’ unica risorsa che è rimasta agli acesi è stato solo di boicottare quanto più è possibile il progetto metropolitano. Così, i catanesi per troppa arroganza hanno perso l’occasione di fare una vera città metropolitana con i comuni dell’hinterland e lasciarci andare per la nostra strada.

  2. Orazio

    Acireale è sempre sembrata una realtà strana, una volta era goliardia, adesso non capico più di che si tratti, se non del destino di tutti i centri urbani di medie dimensioni che sono geograficamente vicini ad una città grande.

    Vale per Bagheria e ancor di più per Termini Imerese, figuriamoci Acireale Sinceramente, poi, non mi sono chiari gli interessi concreti alla base di tutto ciò perchè Acireale mi semra solo un luogo di turismo non sfruttato, un mercato agricolo e un posto dove si fanno dolci buoni. Magari se qualcuno mi spiega qualìè il problema…. che strada vorrebbe percorrere Aci? Quella delle poltrone e della mangiuglia o cos’altro?

  3. Testa dura

    Non capisco, sopra scese ha spiegato bene perché Acireale, a parte la sua identità completamente diversa, quasi opposta quella catanese, vorrebbe essere un capoluogo di provincia a parte, alla testa della parte più ricca sia della provincia di ci che di quella di Me. Visibilità, rango, ricchezza indotta dal ruolo di capoluogo. Tutto ciò al posto di un ruolo di terza fila nella città metropolitana. Ovvio che Acireale preferisca una vita autonoma,ed è ovvio che ci non voglia. È l’uno scontro tra interessi contrapposti in cui l’interesse della città più debole è stato sacrificato alle velleitarie ambizioni metropolitane di ct. Non capisco cosa non sia chiaro a Orazio.

  4. giodi 61

    Bene se è così…fuori tutti gli acesi dai posti di lavoro occupati a Catania e buona fortuna !!!

  5. giodi 61

    La polemica reiterata che si evince ,scaturisce da una profonda frustrazione dal considerarsi inferiore alla realtà Catanese.Fatene una ragione e camperete felici e contenti ,senza confrontarvi con la Città dell’elefante da cui uscirete sempre sconfitti e delusi !

  6. giodi 61

    Mi dispiace dirlo ,ma ,voi acesi vivete solo di ricordi lontani che lasciano indifferenti gli abitanti della Città a voi vicina .Vi sentite abitanti di una città solamente a seguito del decreto del Presidente della Repubblica Italiana ,Ciampi.Prima di allora se qualcuno vi chiedeva da dove chiamate o da dove venite ,la risposta era Catania ! Siete e purtroppo rimanete solo dei provinciali con la consapevolezza di essere inferiori a chi abita in Città ,che voi voleste liberarvi ,ma ahimè ne avete sempre di bisogno come esempio e come riferimento ! Raccontare del carnevale ,delle chiese ,della granita ,dei due anni di calcio in serie B non serve a niente .Pochezza solamente pochezza e nient’altro. Fatevene una volta per tutte una santa ragione .

  7. Anonimo

    …dimenticavo di far presente a lor signori che mettersi sempre a confrontarsi e denigrare la Citta’ a loro vicina non porta assolutamente a nulla di buono nei vostri riguardi.Avete sempre di bisogno della Città a voi vicina ,perché da essa arrivano e voi consapevolmente copiate , perché non sapete fare altro , tutto quello che di positivo offre !
    Denigrare la Città a voi vicina ,significa solamente essere coscienti della vostra inferiorità esistenziale .

  8. acese

    I commenti vergognosi di Gioli 61 e di Anonimo, sgangherati ma in ogni caso colmi di disprezzo verso Acireale e gli acesi sono la migliore prova che il futuro di Acireale può essere solo al di fuori della città metropolitana di Catania. Perché mai dovremmo assoggettarci a gente che ci disprezza? Meglio soli che male accompagnati!

  9. giodi 61

    La verità vi fa ‘male e vi fa rodere dentro ! IL disprezzo lo avete alimentato voi non dimenticatelo !!! con le vostre farneticazioni nei confronti della Città a voi vicina .Bene a questo punto ribadisco quanto detto in passato : Fuori gli acesi dalla Città Metropolitana e che Dio vi benedica,per sempre .

  10. Anonimo

    Acese ,una domanda: Dove lavori ?Hai mai preso un aereo ? Da dove sei partito ?Ti ricordi di quel ricambio introvabile nella tua zona abitativa e l’hai trovato,per tua fortuna, in Città (CT).Bene se sei coerente ,da subito ,rivolgiti per i tuoi affari : di lavoro ,di divertimento e quant’altro verso Nord e non piangere se ti dovessi trovare male ! Auguri

  11. giodi 61

    Se commentiamo l’aspetto calcistico, inteso come rivalità ‘, tra Catania ed Acireale assistiamo ad una becera confrontazione ,da parte acese ,che non sta ne in cielo ne in terra ,per il semplice fatto che Catania calcistica si confronta con diverse realtà più altosonanti che non si chiamano Acireale. Mentre Acireale vuole con prepotenza ed arroganza confrontarsi con i colori rossoazzurri.Sbagliando con insistenza si rendono tediosi e meschini agli occhi dei tifosi del Catania .La migliore difesa è l’attacco ,direbbe qualcuno.Ma non sempre riesce .Acireale calcistica è e sarà una piccola realtà territoriale senza sbocchi di uscita ! Amen

  12. Acese

    “Altosonanti”…
    “Ne in cielo ne in terra”.

    Al di là della sintassi zoppicante e delle sciocchezze messe in fila, diciamo pure che a ct avrebbero bisogno anche di qualche scuola un po’ migliore, ma perché dobbiamo pagargliela noi acesi?

  13. giodi 61

    ACESE risponda , con coraggio , alle considerazioni fatte nei commenti ,senza deviare nei contenuti .Non sono sciocchezze .SONO REALTA’ .Se ne faccia una ragione e’ vivra’ una vita migliore …da sottomesso .Mi dia retta .Con i migliori Auguri .

  14. giodi 61

    ACESE una domanda : come mai legge e commenta certe notizie giornalistiche sulla Citta’ Metropolitana di CT da lei tanto ,indegnamente, vituperata ? non e’ che il paese dove abita , non la soddisfa ? e viene a fare il gradasso in questo sito ?
    Alla prossima … chi la dura la vince !

  15. giodi 61

    …ma perche’ dobbiamo pagargliela noi acesi ? Mi sa che e’ il contrario ,come sempre ! A gratis ,a buon rendere .Cosa non si fa per i bisognosi e mentecatti !

  16. acese

    Credo che le parole ignobili di giodi61 sanciscano, nei fatti, la fine della città metropolitana di Catania!

    Grazie mille per il fattivo contributo alla causa acese!

  17. giodi 61

    Vedo che non sa rispondere ai fatti contestati .Questo dimostra la sua pochezza mentale .La citta’ metropolitana di Catania regna e regnera’ sovrana .Si metta il cuore in pace !… per sempre !
    Si goda questi giorni in serenità e che Dio la benedica …
    Alla prossima

  18. Anonimo

    Su via Acese non se la prenda mi dispiace vederla colpito e affondato .Questa è la vita !

  19. Anonimo

    …dimenticavo di dire ad Acese di non erodersi il fegato ,poiché poi ,sara’ cura degli ospedali Catanesi a darle aiuto .È tutto ciò non è meritevole nei confronti degli INDEGNI …vicini di casa !
    Capito mi ai .

  20. acese

    Leggo orde di catanesi sgrammaticati senza argomenti che sanno solo insultare. E dovremmo restare con loro? Perché mai? Per essere insultati?

  21. Anonimo

    Constato che rosica con piacere Acese .Continua a non rispondere ai fatti contestati ,arrampicandosi sugli specchi dimostrando bontà sua di avere un cervello analfabeta.Contento tu contenti tutti.

  22. giodi 61

    Acese sei completamente irrecuperabile !!! Ho cercato di aiutarti a ragionare ma ahimè ho fallito.La Città Metropolitana di Catania ti ringrazia per tutto quello che ai esternato ,di negativo ,nel loro confronto .Ti augura buona fortuna …ma sopratutto un grandissimo calcio in culo con immenso piacere .
    Alla prossima

  23. Anonimo

    Acese non fare la vittima .Accetta la realtà indiscussa di Catania Città Metropolitana è vivrai giorni felici .

  24. giodi 61

    Acese mi complimento con te per aver postato commenti su LA VOCE DELLA TUA CITTÀ (CATANIA).Quindi mi domando e dico ,che ci stai a fare …solamente ha rompere i cabassisi .Pussa via INDEGNO vicino di casa !!!!

  25. Anonimo

    La depressione manifesta, così evidente, di Acese è l’emblema totale del loro stato di frustrazione in cui sono caduti e da quale non potranno mai sollevarsi .IL confronto ossessivo nei confronti dei Catanesi li fa stare male non capendo che non ci sono medicine miracolosi a tal riguardo .Ergo ,fatevene una ragione di vita !
    Asta la vista signor !

  26. Roberto Giuffrida

    Rimango basito dai toni anti-acesi da stadio che leggo in questo forum.
    Premesso che sono un acese di origine catanese, spezzo tranquillamente una lancia in favore dell’autonomia di Acireale, cercando di non scadere nelle argomentazioni, che non hanno niente a che fare con un miope campanilismo ma con un obiettivo conflitto di interessi. Direi che la sintesi che sopra ha proposto Testa Dura coglie perfettamente la questione. Se, come a me pare, Acireale e Catania hanno interessi diversi se non opposti far sempre valere le ragioni del capoluogo contro quelle la città più importante della provincia non può far altro che attizzare l’odio ed esprimere una volontà di pura prevaricazione, tanto più che, come leggo, una parte della popolazione catanese vuole vedere Acireale fuori dalla città metropolitana o la considera solo un elemento sgradito da schiacciare. Di conseguenza, non vedo perché ad Acireale non dovrebbe essere assecondata la volontà espressa da una città con voto unanime del consiglio comunale, dando ad Acireale le chances che hanno città come Enna o Carbonia (dove la città metropolitana non ha replicato la precedente provincia), tanto più che la città metropolitana è nata morta anche per la sotterranea opposizione delle città che non vi si sentono degnamente rappresentate.

  27. giodi 61

    Caro Roberto Giuffrida,in quanto Acese è normale che Lei difenda i suoi concittadini .Nei primi commenti si fa riferimento al consiglio comunale che ha votato l’uscita dalla Citta Metropolitana.Bene ,si evince quindi che c’è di mezzo la politica. Cosa c’entrano allora i Cittadini Catanesi ?Quali sarebbero i loro interessi in tutto ciò ?.Sono i toni sprezzanti ed arroganti di voi acesi,contro gli abitanti della Citta di Catania , che mi fanno venire il volta stomaco.INDEGNI ,INDEGNI,INDEGNI !!!!! Avete un’identità diversa dalla nostra ? Bene ,non ci sono problemi.Fatevi la vostra strada ,ammesso che abbiate la capacità di realizzarla .Se no statevene in silenzio ma soprattutto RISPETTO !!!!!!!!
    AD MAJORA

  28. Un altro acese

    Come si può facilmente vedere dai soprastanti commenti, i toni sprezzanti e arroganti, e anche un po’ maleducati, sono stati utilizzati quasi soltanto dai catanesi.
    E’ bene ricordare che nella storica ripartizione della Sicilia in tre valli, Acireale è stata per secoli in ValDemone, mentre Ct era in ValdiNoto. Questa separazione storica, da non dimenticare, è all’origine delle numerose differenze linguistiche, sociali e di costumi tra le due città di Acireale e Catania, che distano solo 15 chilometri ma sembrano di due pianeti diversi, nonché della sensazione di totale estraneità a Catania che da sempre provano tutti gli acesi. Si tratta, poi, di un sentimento ben più profondo rispetto alla minore questione del tifo calcistico, che a mio avviso rientra più in una logica di ovvia rivalità. Venendo ai nostri giorni, la mancata costituzione del consorzio ionico-etneo, cui aveva scelto di aderire anche Taormina, e la decisione non scontata di far coincidere la città metropolitana con l’ex provincia di ct furono dovute alla momentanea alleanza dei politici di Catania e Messina, terrorizzati dall’idea di perdere le parti più ricche e con migliori prospettive delle rispettive province (Acese/Etna e Taorminese). Pur di non cedere potere, territorio e fonti di reddito, le due città hanno preferito far morire anche le due città metropolitane, che sono state così legate a un territorio troppo grande ed eterogeneo, che nulla ha a che fare col vero hinterland catanese, dato dai sei o sette comuni etnei che sorgono attorno a Catania. Così come ha ben scelto di fare Cagliari, dove la provincia è stata spaccata tra consorzio di Carbonia e città metropolitana di Cagliari, una città metropolitana limitata ai comuni che effettivamente costituiscono la conurbazione catanese (Gravina, Tremestieri, Misterbianco, Sant’Agata li Battiati, San Gregorio e Mascalucia) sarebbe stata vitale e avrebbe potuto avere quello slancio e coesione che invece non ha l’attuale impalcatura, puramente artificiale. A parte il caso della ribelle Acireale, cosa ha a che fare con Catania, la Caltagirone che ha legami storici con Ct (era in Val di Noto) ma è lontana e infatti avrebbe potuto costituire un altro consorzio? Una città metropolitana e due consorzi (Ionico/etneo e calatino) questa sì che sarebbe stata una soluzione intelligente e lungimirante.

  29. Anonimo

    Continuate ancora a scrivere fiumi di parole inconcludenti , che portano ad una sola conclusione :siete INDEGNI e FRUSTATI .Confrontarsi con ARROGANZA ,PREPOTENZA e MALDICENZA nei confronti dei Catanesi vi porta ad essere RIDICOLI e MESCHINI Chi siete ? da dove venite ? dove volete andare ? Capisco che alle considerazioni poste nei precedenti commenti , non rispondete perche’ il coraggio vi manca .Vi aggrappate solamente nei puerili ricordi storici che vi porta ad essere considerati dei PROVINCIALI .Non fatevi del male vi prego .Apritelo il vostro acume ,ammesso che ne abbiate , e la vita vi sorridera’. Cosi e’ se vi pare !
    Avanti con il prossimo post !

  30. CATANESE SI NASCE

    Acese (un altro) …alla fine di questa tarantella descritta , cosa ci vuoi dire ? Continuate ha cadere nei soliti vostri errori esistenziali .Un consiglio …fatevi curare e bene ,se no da queste impasse non ne uscirete piu? Capito ?
    Con affetto un vostro fratello Rossazzurro

  31. Catania nel cuore

    Rileggendo l’articolo iniziale datato 27 Novembre 2022 ,che fotografa realmente quanto detto nel pezzo ,cio’ ha scatenato le ire dei sigg.Acesi che mal sopportano la realta’ dei fatti evidenziati nel testo.Tutto cio’ innesca una serie di insulti gratuti nei confronti dei Catanesi .I cittadini Catanesi hanno il diritto di difendersi oppure no ?Mettendo i puntini sugli i , la verita’ esce fuori sempre ! e questo a lor signori da enorme fastidio.Comprensibilissimo direi.
    I vari Acese e compagnia bella ,invece di cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa ,che fanno …continuano ancora ad offendere e inspiegabilmente si considerano delle vittime .Ci raccontano ,solo per loro , noi siamo ,noi siamo stati etc etc. non considerando che la Citta’di CATANIA regna e regnera’ sovrana !!! Vi basta oppure vado avanti ………

  32. Paola

    Sinceramente mi sembra che in questa discussione nessun acese abbia insultato, mentre invece i catanesi sì.

  33. Sergio

    Questa è bella. Una città come Acireale, che potrebbe ambire a un ruolo di primo piano in un Consorzio con Taormina e la miniera d’oro ancora non sfruttata dell’Etna, viene costretta contro la sua volontà a stare in una città metropolitana che per di più non funziona. Gli acesi giustamente si lamentano e vengono insultati dai catanesi con epiteti come indegni, ecc. ma sono colpevolizzati e secondo qualcuno dovrebbero cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa. Non c’è limite all’arroganza catanese, è giusto che venga punita con l’irrilevanza.

  34. Marca Liotro

    …state uscendo fuori come le lumache ,dopo un temporale , per difendere l’indifendibile .Fate solamente pena .Mistificatori di professione siete .Povera Aci.Ma dove volete andare … promotori di idee senza senso e piene di frustazioni?vi rendete conto ? …Gli insulti…ma vedi da quale pulpito debbo sentire certe affermazioni !
    Di mestiere immagino facciate i Provocatori. Alle provocazioni non c’è mai fine .Dementi !
    I Catanesi e non solo ,saranno contentissimi di questo vostro sproloquio per starvi vicini vicini e cercare di farvi guarire da questa malattia ! Un caro saluto

  35. CT SEI GRANDE

    A Paola dico che quando parli dei Catanesi ,sciacquati la bocca con la candeggina.! A Sergio dico di resettare il proprio cervello attualmente ed altamente in piena confusione esistenziale che diramano condotte guerraiole che fanno dire : Andate a fanc…o !

  36. giodi 61

    …Acireale potrebbe ambire a un ruolo…
    Sergio hai detto bene…potrebbe …ma i fatti dimostrano che non lo sarà mai .Arrendetevi finché c’è tempo ! È tutto tempo perso …rassegnatevi ! Siete ancora in tempo .Sarete sempre asserviti alla CITTÀ !
    Lo dice la storia e la storia è Verità !!!

  37. Da Acicatena

    Naturalmente il commento di Giodi “sarete sempre asserviti alla città” non è un insulto rivolto agli acesi e a tutti gli altri abitanti non catanesi della provincia… No, vero?
    Come si vede la volontà tipicamente catanese di avere servi e non compagni strada…
    E allora, andiamo ognuno per la sua… Addio città metrolpolitana.Da

  38. Marca Liotro

    …Acicatena, Sergio,Paola,Testa di cocco etc etc siete dei simpatizzanti per convenienza.Mostrate acredine nei confronti della Città Metropolitana a voi vicina solamente per partegianeria ,sperando di rompere il cordone ombellicale che vi tiene ,ricordatevelo,in vita !
    Pertanto rosicate…rosicate …non considerando che tale comportamento si manifesta solamente in un… sogno !
    Come dice il saggio :Qui si recita a soggetto
    Andatevene in teatro , salite sul palco e prendetevi le meritate pernacchie .
    Cari Saluti

  39. giodi 61

    …sarete asserviti alla Città…, ma certamente non mi rivolgo alle altre Cittadine del comprensorio che sanno vivere tranquillamente senza tirare i piedi .Tutto ciò non significa essere obbedienti al ” padrone” .Questo porta ad un rispetto reciproco senza inchino è bacio mano.Cosa che non sapete fare voi. È una vostra prerogativa che vi porta ad essere INDEGNI, INDEGNI ,INDEGNI.

  40. giodi 61

    Mi preme sottolineare che quando mi rivolgo agli Acesi intendo rivolgermi a tutti quelli (minuzzaglia)che la pensano come i vari Testa di cocco,acese ,un altro acese e via discorrendo .
    …Dio perdona loro che non sanno quello che dicono.

  41. Catania nel cuore

    Ma com’è ?Così in tanti a leggere i commenti su Mobilita Catania “La voce della tua Citta”.Acesi ,non siete quelli che vogliono andarsene ,camminare con le proprie gambe ! e venite sempre a curiosare spettegolando a più non posso ? Ma fatemi il piacere .Ci vuole coerenza !Non parlate più di Catania e dei Catanesi ,per favore,essi vi sono fratelli che in caso di bisogno sono sempre pronti a darvi una mano ,anzi due,che in emergenza sanno tirarvi fuori dalle sabbie mobili che si prospettano per voi in un prossimo futuro.
    Ciao

  42. Giarrese equilibrato

    Io sono di Giarre e non ho nessuna simpatia per la squadra di calcio dell’Acireale, alla quale da sempre preferisco il Catania.
    Ciò premesso, è chiaro che mi trovo più d’accordo con gli acesi e che avrei preferito che si formasse il Libero Consorzio Ionico-Etneo, anche se ci sarebbe andato un po’ di traverso stare con Acireale. I motivi sono evidenti: si tratta di un territorio ricco, più omogeneo, vocato al turismo al commercio e alla piccola industria e con grandi potenzialità economiche solo in parte sfruttate; la città metropolitana avrebbe inevitabilmente favorito Catania rispetto agli altri, nel consorzio tutte le città avrebbero avuto pari importanza; l’ingresso di Taormina, che era favorevole, avrebbe portato un’immagine molto positiva a tutto il territorio, che ha desideri e necessità assai diversi, direi opposti, da Catania e dal suo hinterland. Un territorio vasto, privo di criminalità, con dentro l’Etna e la perla dello Jonio, che forse sarebbe stato l’unico del sud con un reddito pro capite superiore alla media nazionale. Ci sarebbe stato solo da guadagnarci e molto meschino è stato nel 2014 il comportamento di Catania e Messina, alleatesi perché il progetto non potesse sorgere.

  43. giodi 61

    Un Caro saluto al fratello rossazzurro Giarrese .Da Catanese ti dico che questi grandi vantaggi che dite voi ,io personalmente non li riscontro.Un territorio ,il vostro ,privo di criminalità è solamente un’eresia .Non giochiamo a nascondiglio ,ti prego .
    Giarre non si è mai lamentata è non si mai sentita al guinzaglio,a differenza di Aci .Contenti loro ,contenti tutti.
    Mi siddiai a ripetere sempre le stesse cose .

  44. Valastro

    Ma i catanesi non si rendono conto che insultando gli acesi e gli altri della provincia stanno facendo un autogol impressionante?

  45. giodi 61

    Autogol …ma di quale autogol parli VALASTRO ? Cambiate le carte in tavola ,perché non sapete giocare .Fuorviante è dire “insultare gli altri della provincia” .Quali sarebbero “gli altri” ? Ritorna sui banchi e prendi lezione di lettura …sceccu !!!

  46. giodi 61

    …gli insulti agli acesi …mah ! Evidentemente vedono fantasmi o si creano nemici per andare avanti nella loro vita .Li lascio nella loro sciocca ignoranza !
    “Aci babbana civitas tronzorum cavolorumque magna mater est”

  47. giodi 61

    Acese …ti è finita la benzina ?non lasci più commenti ,ho ti nascondi sotto altre spoglie ?dai esci fuori non aver paura mica ti mangio .
    Ti aspetto

  48. Di Mauro

    Giodi61 prenditi una camomilla, sei troppo aggressivo… Se fai così, dai ragione agli acesi e al resto della provincia…

  49. Anonimo

    …noto con grande piacere, che non sapendo cosa rispondere ai fatti continuate con queste demenziali considerazioni …gli acesi ..il resto della provincia …il carnevale… la pasta con i 5 puttisa …il consorzio di mio nonno .Mi sembra di assistere all’opera dei pupi La camomilla, senza offesa, bevetela voi che vi rilassa e vi aiuta a ragionare.Brugghiuni e mistificatori ca patenti !

  50. Anonimo

    Se vai in una qualsiasi chiesa ,caro ACESE ,noterai che all’interno vi è una grande fonte battesimale .Bene immergersi il capo dentro,ho saputo, purifica l’animo ma soprattutto toglie tutti i peccati di cui sei contaminato purtroppo fino all’unghia del piede .Spero che accoglierai ,per il tuo bene ,questo mio consiglio che mi dicono sia miracoloso.Approfittani ,il tempo sta per scadere.Amen

  51. Acese

    Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti in questo forum.
    Mi sembra che, al di là delle diverse posizioni e della disomogenea educazione con cui sono stati espressi (ennesima differenza tra Acireale e ct, non vi pare?), un solo dato appare certo e ammesso da tutti, che la città metropolitana di Catania non ha alcun senso se vi appartengono aree che non hanno interessi e sentimenti comuni. Gli stessi catanesi, infatti, sono per l’uscita di Acireale e del suo territorio dalla città metropolitana (per “indegnità”, mah!).
    A questo punto, la soluzione è semplice: si restringe la città metropolitana di ct al solo capoluogo e ad alcuni comuni confinanti e si avviano tre liberi consorzi: ionico/etneo (Acireale), calatino (Caltagirone) e, se ci sta anche uno per Paternò.
    A questo punto siamo arrivati a una conclusione e la discussione può dirsi chiusa. Ancora grazie.

  52. Salvo Romeo

    Visto che il dibattito ha messo in evidenza una contrapposizione feroce tra catanesi e gli altri, direi che è meglio ricorrere al verbo della Treccani. Riporto testualmente: “Non sono mancati, tuttavia, rilievi critici soprattutto in ordine ai criteri di individuazione del territorio della Città metropolitana, che – già secondo la disciplina dell’art. 17 del decreto legge n. 95/2012, così come nel testo della legge n. 56 del 2014 – si fondano sulla automatica coincidenza con il territorio della Provincia omonima. Coincidenza che tuttavia non sembrerebbe del tutto rispettosa dell’esigenza – evidenziata anche in studi accurati sulle caratteristiche della conurbazione sul territorio nazionale (cfr. Studio dell’Istituto Censis del novembre 2013; Castelnovi, M., a cura di, Il riordino territoriale dello Stato, riflessioni e proposte della geografia italiana, Roma, 2013) – di determinare il territorio della Città metropolitana non già secondo aprioristici automatismi, bensì in applicazione di canoni fondati sull’oggettiva identificabilità di realtà socio-economico-culturali omogenee”. Mi sembra evidente che quello che manca all’interno della città metropolitana di Catania è proprio questo elemento. Occorre pertanto trarne le conseguenze.

  53. WBK

    Quando un comune fa parte della Città Metropolitana, e questa funzione, come non è per fortuna sinora avvenuto, viene declassato a rango di municipalità del comune capoluogo, dove tutte le decisioni politiche e amministrative vengono prese. Di conseguenza, bene fanno gli acesi a respingere la città metropolitana di Catania. Spero che inizino a farlo pure i miei concittadini paternesi, che faticano di più a staccarsi da Catania.
    Acireale e Paternò, infatti, non possono farsi assorbire nella città metropolitana, innanzitutto perché hanno il titolo di “Città”, e poi per ragioni identitarie e storiche. I comuni dell’hinterland erano stati in epoca remota casali dipendenti direttamente da Catania e solo dopo divenuti comuni autonomi. Tutt’altra la storia di Acireale e Paternò che erano capitali di due signorie feudali, senza contare che Acireale era stata per secoli nella diversa valle che non faceva capo a Noto (come Catania) bensì a Messina mentre Paternò è già abbastanza lontana da Ct.
    In sostanza, riprendo pari pari il suggerimento di Acese. Consorzi autonomi per Acireale, Paternò e Caltagirone, città metropolitana da restringere a Catania e ai suoi casali. Speriamo che con i prossimi cambiamenti nei consigli comunali si possa riaprire la partita a livello regionale. Non mancano le città che potrebbero chiedere altrettanto, da Gela a Mazara, da Modica a Marsala.

  54. Anonimo

    Acese …ti rendi conto delle bestialita ‘che continui a scrivere ?Rifletti prima di scrivere .Quando ti dico che sei un frustato e demente non sbaglio di certo .”Ancora continui cu sta litania dei liberi consorzi .Ti vuoi convincere che la storia non si può cambiare.Mettiti u cori in pace ,,come si dice dalle mie parti.E’ così sia .

  55. Anonimo

    Salvo Romeo…hai scomodato addirittura la Treccani ?la prossima volta chiediamo lumi al tribunale ,vi prego . E quindi ? morale della favola ? Ma dove vai ,vieni qua ,ma che fai …con chi ce l’hai …Mi fate ridere …

  56. giodi 61

    WBK e ACESE ,che bella accoppiata vincente ! Si ,…certo a sparare ca..ate all’unisono , dimenticando o facendo finta di dimenticare che la storia è stata già scritta !
    LA CITTÀ METROPOLITANA DI CATANIA REGNA !!!! fatevene una ragione una volta per tutte .

  57. Marca Liotro

    Acese “Aci babbana Civitates tronzorum cavolorumque magna est” te lo meriti tutto quanto l’epiteto ad esclusione dei tuoi concittadini pensanti.Attacchi i Catanesi con vigliaccheria rei di non so quale colpa e mi vieni a parlare di ” disomogenea educazione “? Vai a fatti fott..e ! Analfabeta co giummu .

  58. Angelo Liotta

    Direi che con gli ultimi dotti attacchi-autogol di Anonimo, Giodi61 e Marca Liotro, l’ipotetica “identificabilità di realtà socio-economico-culturali omogenee” che sta alla base della formazione della città metropolitana di Catania è andata definitivamente in fumo.
    Ora tocca ai politici prendere atto della realtà e sciogliere un organismo che non sta negli interessi e, soprattutto, nel cuore della gente.

  59. giodi 61

    Angelo Liotta o preferisci che io ti chiami Acese,Romeo ,Wbk …chiami a difesa la politica …ma fammi il piacere ,stai con i piedi per terra …ancora non ti capaciti che la realtà è un’altra:Provincia di CATANIA siete e Provincia di CATANIA rimanete !Finitela con questo teatrino …il pastorello ,la ninfa ,polifemo, la brioche con la panna ,a motti buttana .Siete provinciali.La storia dice che Aci era un feudo,quindi asserviti ai padroni …ma dove volete andare ?

    .

  60. W S.AGATA

    Dalla lettura dei commenti posti fin adesso ,noto che gli acesi ,pseudo acesi e finti acesi soffrono di una indelebile coscienza subliminale quando si parla di Catania e dei Catanesi.Non è che per caso avete bisogno dei psichiatri ?Poveri noi che vi dobbiamo sopportare .
    Cordialità

  61. Acese

    Vedo che l’ignoranza non trova limiti. Come si sa, è basterebbe una scorsa a Wikipedia, Aci era una città demaniale , per ciò svincolata dalle leggi feudali e faceva direttamente capo al Re come dice il nome stesso della città AciReale. In sostanza, pur facendo parte della Veldemone, che era la valle di Messina (Catania faceva invece capo a Noto) si autoamministrava con un senato cittadino. Solo nell’ottocento fece parte ma con un proprio circondario della nel costituita provincia di ci, cosa che già all’epoca causò notevoli disordini e fu considerata innaturale. Mai niente, cari catanesi, è immutabile e meno che meno un ente restato solo sulla carta come la città metropolitana di credo. Sarebbe nel vostro stesso interesse renderla più piccola e potenzialmente vitale ma peccato, proprio non ci arrivate, avete gli occhi accecati dall’odio per Acireale.-Adiri

  62. Anonimo

    “Aci babbana Citates tronzorum cavolorumque magna est ” SEMPRE !

  63. Anonimo

    Acese …Wikipedia dice inoltre che il re Filippo IV lascio’ in testamento che se il borgo di Jaci si fosse ribellato , nel tempo, alla Città di CATANIA avrebbe assunto il nome di Acirinale .
    Assuppa e potta a casa .Compri ‘?

  64. Acese

    Ultime notizie : la politica ha deciso ,la Città di Catania ha un nuovo quartiere .Si chiamerà Acireale di Catania .Dopo una breve resistenza di alcuni irriducibili acitani (pochissimi) ,la delibera è stata firmata ed è divenuta subito operativa .Presi dallo sconforto i pochissimi irriducibili (1,2,3 forse 5) sognatori di una realizzazione di autonomia ,mai diventata realtà, si sono dati appuntamento sopra la timpa con l’intento di buttarsi sotto e perire . R.I.P. al plurale .
    Addio per sempre

  65. giodi 61

    Oggi alle ore 14:30 ,presso la chiesa di S.Sebastiano in Jaci si terrà una commemorazione in ricordo dei fratelli Acese e company scomparsi prematuramente in seguito ad una lunga malattia degenerativa .La comunità della Città Metropolitana di Catania si associa al dolore di Jaci e ricorda loro :”Aci babbana Civitates tronzorum cavolorumque magna est”

  66. Rizzo V.

    Chiederei ai vari Anonimo Guidi ecc. di non eccedere con i loro commenti da stadio che risultano contrproducenti per la stessa causa.della città metropolitana. Grazie

  67. giodi 61

    La causa contro la Città Metropolitana di Catania ,da parte di Jaci è persa fin da quando è stata generata dai fu Acese ,Testa di cocco etc etc .Perseverare in questa sterile e velleitaria litania acitana fa sorgere il sospetto che tutto scaturisca da una frustazione mai assopita con la consapevolezza di essere servo e non padrone del loro vicino di casa !

  68. Anonimo

    Commenti da stadio ?..quando ci vo’ ci vo’ .Senza giri di parole ,senza scomodare la treccani o la signora del terzo piano diciamo che la causa della Città Metropolitana di Catania a governare indiscutibilmente è vinta e stravinta ,con buona pace degli acitani .

  69. Rizzo V.

    Caro anonimo, purtroppo non è così, tanto è vero che la città metropolitana è nei fatti inerte, anche per l’avversione dei sindaci del territorio (forse è vero, troppo ampio) e soprattutto di Acireale. Lo stesso articolo da cui si è dipanata la discussione sottolinea proprio questo problema è il fatto che le stesse autorità non tengono conto nemmeno dell’esistenza della metropoli. . Ora se vuoi creare un territorio coeso non puoi fare figli e figliastri e insultare gli scesi e farli sentire sotto dominio ma dovresti coinvolgerli nel progetto .

  70. Anonimo

    Buon giorno …come recita uno spot pubblicitario di Sasa’ Salvaggio …Ca sugnu !
    La Città Metropolitana di CATANIA è una realtà datata 01 Gennaio 2015 ,quindi è un dato di fatto !;per quanto riguarda la funzionalità della stessa vero che viene boicottata dai paesi facenti parte.Quando esisteva la Provincia di CT con il Presidente ,gli assessori e i consiglieri tutti stavano zitti e buoni nella comunità costituita .Certo era tutto un magna magna …nessuno voleva costituire provincia a sé raccontando iosono io sono stato ,io potrò essere…merde !!!

  71. Salvo Romeo

    Per la verità i progetti di costituire le province di Acireale e Caltagirone hanno costituito una costante, e in alcuni momenti (Acireale nel 1990) sono stati anche vicini a realizzarsi. Hanno trovato sempre l’opposizione di Catania e, nel caso di Acireale, anche di Messina (che non vuole rinunciare a Taormina).
    Il fatto che sia stata costituita la città metropolitana nel 2015 non toglie che potrebbe essere cambiata, specialmente che è cambiato il clima politico nazionale e regionale (nei giorni scorsi erano ad Acireale Urso e Schifani, questo per la cronaca).
    Ad maiora.

  72. Anonimo

    Campa cavallo …il clima politico nazionale e regionale è cambiato ,certo ,ma questo non significa nulla ; i giochi sono fatti ,difficilmente verranno cambiati.:al massimo torneranno le vecchie Provincie con buona pace di Aci .La presenza di Schifani nel territorio etneo è da attribuirsi ad incontri con esponenti politici per le prossime tornate elettorali.L’incontro con Urso ,come enfatizza Salvo Romeo,è pura casualità e niente di più. Non canciamu i catti.

  73. Salvo Romeo

    Della riduzione della città metropolitana de ne avvantaggerebbe pure Catania, perché l’area sarebbe più omogenea e senza città come Acireale è il suo hinterland che hanno altre aspirazioni e pertanto remano contro. Non si capisce, se non in deprecabili termini di puro potere e riduzione degli altri in servitù perché molti catanesi preferiscano un ente di fatto inesistente a uno che potrebbe avere una sua funzione

  74. Anonimo

    …Romeo parli di progetti,tutto sommato velleitari,con tentativi caduti nel vuoto ,addirittura parli di una insurrezione del lontano 1990 ; quanti anni sono passati ? Tanti ,tantissimi e ancora si continua cu sta litania.Ma basta! Fatevene una ragione e finitela qui.La “politica ” ha già deciso : Citta metropolitana di CATANIA nata nel 2015 sulle ceneri dei fu province regionali .Pensavate di vincere ed invece avete perso sonoramente. Quelli che remano contro perché lo fanno ?Aspirazione di Jaci e dintorni a diventare cosa ? Attrattivita’ e competivita’ ? IL grandeToto’ vi direbbe :ma mi faccia il favore …fate ridere i polli ! assenza di Musei ,aree Archeologiche ,posti letto alberghieri, Università, hub logistici etc …etc …fanno di Jaci e dintorni,senza offesa , una realtà basata sul nulla !!!

  75. Anonimo

    La Città Metropolitana di CATANIA o la possibile rinascita della Provincia di CATANIA è o sarà un destino ineluttabile per voi cari acesi
    Rassegnatevi ed arrendetevi.

  76. Anonimo

    Salvo Romeo..arriviamo ad una conclusione : indite un referendum su quello che si è discusso in questo forum ,chiamate a raccolta gli acesi e dintorni e… scoprirete il bluff a cui andrete incontro ; così facendo la finirete di rompere .Piagnucoloni irriverenti e arroganti che siete.Vi piaceva la Provincia di CATANIA …gnam… gnam …stavate zitti e buoni .Ipocriti …

  77. Rizzo

    Da catanese, mi cadono le braccia a leggere le parole di Anonimo. Su queste basi è ovvio che gli scesi si ribellino. Sarà solo questione di tempo e il sogno della città metropolitana sarà morto e sepolto.

  78. Anonimo

    Rizzo …fammi la cortesia non ti definire Catanese .La ribellione degli acesi ,come la definisce tu,è mera utopia.Non si realizzerà mai .Prendetene atto .Guardate la realtà dei fatti .Non mistificate gli eventi.Resterete sempre dentro il recinto senza via di scampo.Lo volete capire si o no?aprite il vostro cervello che va verso la putrefazione.

  79. Anonimo

    Quando parlo di cervelli in putrefazione mi riferisco esclusivamente ai Testa di trunzo che continuano a ripetere con prepotenza ed arroganza la nullità dei loro ragionamenti .

  80. giodi 61

    …bene ,con re-introduzione delle province regionali in Sicilia ammesso che tutto vada a buon fine ,i cittadini acesi e compagni di merenda che fanno ?: non andranno a votare ?…

  81. Mario CT

    …bene ,con re-introduzione delle province regionali in Sicilia ammesso che tutto vada a buon fine ,i cittadini acesi e compagni di merenda che fanno ?: non andranno a votare ?…

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