Ieri, in Senato, è stata approvata la proposta di modifica al Disegno di Legge numero 2646 con la quale si autorizza la spesa annua di cinque milioni, a partire dall’anno corrente, «al fine di assicurare l’efficienza e l’economicità gestionale della linea metropolitana di Catania elevando, al contempo, la qualità dei servizi erogati».
Ciò si tradurrà, in sostanza, in un miglioramento delle frequenze (attualmente si attestano a 10 minuti sino al primo pomeriggio e, quindi, 15 minuti) e nell’estensione dell’orario di esercizio, sia mattutino che serale. La definizione precisa di frequenze e orari sarà, naturalmente, a cura dell’ente gestore della metropolitana di Catania, ossia la Ferrovia Circumetnea, ma in base alle prime indicazioni potrebbe tradursi in un servizio non-stop di 18 ore al giorno, dalle sei del mattino a mezzanotte, con frequenze fisse ogni 10 minuti in entrambe le direzioni garantite da oltre 200 corse giornaliere.
Si tratta indubbiamente di un risultato importante che colma la grave lacuna di servizio attualmente rappresentata, in particolare, dall’ultima corsa alle ore 21, troppo presto per permettere a una buona fetta di utenza di avvalersi di questo mezzo di trasporto al termine di una giornata lavorativa o per spostarsi in città di sera.
A onor del vero, se l’orario prospettato di ultima corsa a mezzanotte va bene almeno da domenica a giovedì, l’auspicio è che soprattutto di venerdì e sabato sera possa essere compiuto un ulteriore sforzo appannaggio della vita notturna catanese, particolarmente viva e… tiratardi. Una ridefinizione ottimale di frequenze e orari, invero, anziché 10 minuti di frequenza fissa giornaliera, potrebbe individuare invece tre fasce orarie con corse ogni 6/7 minuti negli orari di punta e frequenze di 12/15 minuti in quelli con minore domanda (per esempio in tarda serata), lasciando 10 minuti nella restante intermedia.
Tutto sarà reso noto in dettaglio quando all’assegnazione dei fondi seguirà l’effettiva implementazione del servizio con nuovi orari e frequenze e, cioè, all’inizio del prossimo autunno.
Prosegue, intanto, il pre-esercizio del terzo nuovo treno, mentre i primi due, “Agatha” e “Barbara“, sono regolarmente in esercizio. Nei prossimi mesi proseguirà la consegna dei restanti sette treni, che dovrebbe concludersi entro l’inizio dell’anno prossimo.
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