Il car sharing è un servizio pubblico a pagamento che consiste nell’utilizzo di un’automobile messa a disposizione della collettività, ma per uso individuale o familiare, differente, quindi, dal car pooling, attraverso il quale la macchina e il tragitto si condividono con altri utenti.
A Catania, come abbiamo riportato in questo articolo, il 13 giugno entrerà in funzione il servizio di car sharing gestito da Enjoy basato sul “free floating”, cioè sulla possibilità di lasciare l’auto in qualunque zona della città.
Perché è conveniente il car sharing?
Innanzitutto perché si abbattono quelli che vengono comunemente chiamati costi fissi: assicurazione, manutenzione dell’auto e tasse e successivamente pure i costi vivi: il parcheggio o l’eventuale ingresso nelle zone a traffico limitato.
Il car sharing inoltre è vantaggioso per la tutela ambientale e la minimizzazione dello spazio occupato.
Ogni auto in car sharing, infatti, sottrae fino a 8-10 automobili al traffico delle vetture private dal traffico urbano. Secondo i dati del ministero l’80% delle vetture viaggia non più di 60 minuti al giorno, trasportando in media 1,2 persone. Calcolando che i trasporti urbani sono la causa del 40% delle emissioni inquinanti la possibilità che un’auto condivisa in car sharing, secondo quanto affermano i dati del ministero dell’ambiente, sostituisca 8/10 vetture private rende evidente il vantaggio di questa modalità di trasporto.
A chi conviene il car sharing?
Il car sharing conviene soprattutto a chi vuole risparmiare, tanto più che il costo dell’abbonamento è tutt’altro che esoso, quindi accessibile a tutti. Il car sharing rappresenta un’ottima soluzione per coloro i quali devono recarsi sul posto di lavoro o per chi semplicemente vuole evitare di sostenere i costi di una seconda automobile.
Limiti del car sharing catanese.
Al momento il car sharing catanese è limitato al solo perimetro urbano. Questo significa che la conurbazione è esclusa dall’utilizzo di Enjoy.
Gli utenti che provengono dai comuni vicini (Gravina di Catania, Mascalucia, Misterbianco, Acicastello, San Gregorio di Catania, tanto per citare alcuni dei principali comuni della cintura etnea) sono quindi penalizzati non potendolo utilizzare per entrare in città. Con l’istituzione della città metropolitana si auspica che il servizio possa essere esteso ai comuni limitrofi in modo da costituire uno strumento maggiormente valido per la mobilità sostenibile e per l’ambiente.
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