Sventato il rischio riduzione voli aeroporti di Catania e Comiso

Si avvia ad una risoluzione la paventata riduzione del numero dei voli, con conseguente decremento del traffico aereo (e quindi di passeggeri) nei due aeroporti di Catania e Comiso, a causa della prevista riduzione del personale addetto al controllo voli che nella Sicilia orientale, viene gestito in sinergia tra la torre di controllo dell’ENAV di Fontanarossa e l’Aeronautica Militare di Sigonella.

Grazie all’impegno della Ministra della difesa Roberta Pinotti e al capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare Enzo Vecciarelli sono stati individuati tre punti per superare le criticità sollevate dall’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi che consistono in un separazione dei voli a pilotaggio remoto (Apr) con i velivoli convenzionali e commerciali, la suddivisione dello spazio aereo dell’area di responsabilità in due settori e al ripristino del radar di backup con lo scopo di potenziare la capacità complessiva del servizio radar in arrivo e in partenza offerto.

Attualmente le limitazioni imposte prevedono complessivamente venti movimenti orari per l’aeroporto di Fontanarossa e quello di Comiso. Per fare un esempio, nei due aeroporti in totale possono atterrare dieci aerei e decollarne altri dieci ogni ora, oppure ne possono atterrare diciotto e decollare due, sempre nel giro di sessanta minuti.

Per la Sac, vista la crescente crescita dell’aeroporto di Catania, sono necessari invece almeno 30 movimenti orari per i due aeroporti di Fontanarossa e di Comiso.

Proprio in queste vacanze natalizie sono infatti previsti 407mila i passeggeri in transito dallo scalo etneo fra Natale e la Befana, ovvero nelle due settimane che abbracciano le festività natalizie, periodo in cui lo scalo raggiungerà anche lo storico record di 9 milioni di utenti lungo il 2017.

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