Semaforo giallo per il completamento del viale Alcide de Gasperi a Catania, l’arteria che con il suo percoso e la naturale prosecuzione di via Barraco è destinata a rappresentare alternativa principale al lungomare, permettendone così la sua graduale trasformazione in zona a traffico limitato.
L’inizio dei lavori di completamento era stato dato per imminente dal sindaco di Catania Enzo Bianco in occasione della firma del Patto per Catania insieme con il premier Matteo Renzi nel capoluogo etneo.
A bloccare l’opera è un contenzioso con i progettisti incaricati ma sembra sia finalmente arrivata una transazione tra le parti. Inoltre, la Protezione Civile ha chiesto al Comune la rendicontazione generale delle spese e questo comporta il laborioso recupero ed esame di molti documenti.
L’arteria risulta molto importante per la viabilità catanese perché oltre a consentire di liberare dal traffico il lungomare di Catania, permetterebbe anche l’abbattimento del viadotto di Ognina che oggi separa l’omonimo Borgo dal mare, oltretutto proprio di fronte l’omonima chiesa storica, su un tratto di spiaggia che si affaccia sul porto del quartiere.
Ad oggi, il viale Alcide de Gasperi si presenta diviso in più tronconi. Il primo parte da piazza Europa e arriva fino a via del Ponte, all’altezza di San Giovanni li Cuti e della costruenda stazione “Picanello” del passante ferroviario metropolitano.
Il secondo troncone parte da via Guerrera e arriva fino alla rotonda di via del Rotolo con un percorso al momento un po’ tortuoso, visto che molti terreni devono essere ancora espropriati per consentire sia l’allargamento che l’ottimizzazione del percorso.
Si evince che è del tutto mancante, al momento, il tratto di strada compreso tra via del Ponte e via Guerrera.
Il terzo troncone parte dalla rotonda di via del Rotolo e arriva all’incrocio con via Porto Ulisse. Da qui prosegue sotto altra denominazione, via Barraco, per circa un centinaio di metri per poi interrompersi in un’area scarsamente urbanizzata, dove è stato già realizzato il cavalcavia (mai utilizzato) su via Acireale.
Alcune opere sono state già realizzate, come parte del nuovo viadotto per unire via Barraco al viale Ulisse, ma al momento tutto si presenta in stato di abbandono.
Altre sono già pronte, ma ancora chiuse, come un breve tratto di viale Alcide de Gasperi compreso tra via Zoccolanti e via del Ponte. Questo tratto è stato interessato da lavori della Rfi per il passante ferroviario e risulta chiuso per un contenzioso tra Rfi e il Comune di Catania.
L’apertura del viale Alcide De Gasperi nella sua interezza necessita di opere infrastrutturali che possono essere realizzate soloamente attraverso diversi esproprî ancora da effettuare. La somma prevista nel Patto per Catania, di circa 24 milioni di Euro, infatti, servirà in parte a coprire proprio le spese di espropriazione.
Ecco, in dettaglio, le opere da realizzare:
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