L’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania Fontanarossa, che ha cominciato molto bene il 2023 piazzandosi in quarta posizione nazionale per numero passeggeri, ha visto pubblicati dallo studio di architettura Pascall+Watson i render del nuovo Terminal B che sorgerà al posto della vecchia aerostazione intitolata a Filippo Eredia, utilizzata sino al 2007, quando le attività a terra dello scalo si sono trasferite nell’attuale Terminal A, al quale si è poi affiancato il Terminal C nel 2018.
Il Terminal B, insieme con la nuova pista e la nuova viabilità a Fontanarossa (per quest’ultima sono già stati consegnati i primi lavori), rientra tra i principali interventi previsti dal Masterplan di sviluppo dello scalo secondo la programmazione della SAC, la società di gestione del principale scalo della Sicilia.
Cliccando qui, è possibile compiere un tour virtuale nell’area del nuovo terminal, in cui si possono apprezzare anche i nuovi parcheggi antistanti nonché uno dei futuri accessi della metropolitana, direttamente all’ingresso del nuovo terminal, in un ampio spazio pedonale coperto.
Ecco alcuni render estrapolati dalla visita virtuale:
Per la realizzazione del Terminal B passeranno ancora alcuni anni, necessari anche per la nuova pista dell’aeroporto, lunga quasi 800 metri più dell’attuale: al riguardo, è stato pubblicato il bando di gara dell’interramento dei binari a ovest del sedime aeroportuale, condizione necessaria per la sua realizzazione.
Ecco come lo studio di architettura Pascall+Watson descrive la città di Catania e il suo nuovo modulo aeroportuale:
Situata ai piedi dell’Etna e affacciata sul Mar Ionio, Catania è un’antica città portuale cosmopolita, esuberante ed eclettica.
L’aeroporto Fontanarossa di Catania è l’aeroporto più trafficato della Sicilia, con una storia che risale al 1924.
Per realizzare la visione della Società Aeroporto Catania (SAC) di un terminal passeggeri efficiente e intuitivo, la strategia architettonica di Pascall+Watson offre un design unico nel suo genere, con al centro la sostenibilità e l’esperienza dei passeggeri. Questo programma di trasformazione rappresenta il più grande, singolo investimento nell’aeroporto di Catania sin dalle sue origini.
Il Terminal B è al centro della crescita futura dell’aeroporto Fontanarossa di Catania e, anziché replicare tutte le funzioni del Terminal A nel Terminal B, abbiamo adottato una metodologia centralizzata per le strutture.
Collegando i due edifici potremmo raggiungere la massima capacità funzionale all’interno del Terminal B, riutilizzando e migliorando le strutture esistenti nel Terminal A. Questo approccio offre un terminal integrato per SAC, nel modo più conveniente e sostenibile.
Inoltre, adottando un approccio centralizzato, il Terminal B viene collocato simmetricamente tra i Terminal A e il futuro Terminal C, collegandosi all’interscambio dei trasporti e diventando la “Porta di Catania” centrale che fornirà la visione futura dell’aeroporto e la sua aspirazione a raggiungere i 20 milioni di passeggeri annui (il doppio degli attuali, ndr).
Visivamente, questo pone anche il Terminal B sull’asse del masterplan con viste dirette sull’Etna e Catania, creando un forte senso del luogo.
Appena atterri sulla pista dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, non si può fare a meno di notare l’Etna. Considerando quindi l’espressione del nuovo edificio attraverso il design, sapevamo che doveva rappresentare Catania e la Sicilia come un luogo di bellezza naturale sostenibile, che crea prime impressioni e ricordi duraturi. Era quindi essenziale intrecciare profonde connessioni con materiali e influenze locali nell’esperienza dei passeggeri.
La forte connettività e l’esperienza dei passeggeri sono stati fattori chiave di progettazione per la geometria del Terminal B e del più ampio complesso aeroportuale, che abbiamo affrontato attraverso quattro temi;
• Connessioni continue tra tutti i terminal, esistenti e futuri;
• Collegamento verticali attraverso i livelli interni ed esterni degli edifici;
• Rapporto tra gli edifici e il piazzale;
• Connessione fluida alla metropolitana e all’interscambio dei trasporti.
Una delle strategie principali per raggiungere questo approccio è stata cercare di allontanare tutte le strade dagli edifici del terminal e rendere il piazzale completamente pedonale. Rimuovendo le rampe di collegamento del traffico e modificando l’uso del viadotto del Terminal A in una terrazza pubblica, questo ha permesso allo spazio di diventare un regno pubblico, trasformando uno spazio di transito un tempo stressante in un’oasi di benessere senza stress (qualcosa di simile si può apprezzare all’aeroporto di Monaco di Baviera, ndr).
La nuova fermata degli arrivi degli autobus offre uno spazio aperto e accogliente per i passeggeri, con un ampio piazzale esterno pavimentato protetto dalle intemperie e ombreggiato dal sole dalla copertura del terminal soprastante. L’area degli arrivi degli autobus comprende anche lo spazio per la mega-grafica per aiutare l’orientamento e un importante caratteristico “Welcome Wall”, che esprime materiali locali, tra cui zolfo, basalto e calcare.
Passando a un nuovo piano generale del piazzale, siamo stati in grado di creare una prima impressione memorabile incentrata sulle persone, che promuove l’abitazione all’interno del panorama aeroportuale, opportunità di vendita al dettaglio e viaggi sostenibili da e per l’aeroporto e collegamenti diretti con i trasporti pubblici e il parcheggio.
Il nuovo terminal appositamente costruito di 38.376 m² costituisce il fulcro di questo progetto, offrendo spazi architettonicamente significativi e flessibili con la sostenibilità incorporata in ogni aspetto del design.
Pur avendo prestato grande attenzione alla progettazione di un involucro termicamente efficiente, il più grande passo avanti verso un terminal sostenibile è quello di costruire meno. Con questo in mente, abbiamo proposto diverse strategie architettoniche sostenibili per ridurre al minimo l’area edificata, tra cui la Public Plaza multifunzionale sul lato terra, forme edilizie compatte e caratteristiche di design, tra cui:
Spostare la facciata del terminal, mantenendo al minimo lo spazio chiuso del terminal senza influire negativamente sulla capacità;
Un tetto curvo altamente isolato, che promuove l’illuminazione naturale, con materiali ad alte prestazioni;
Riqualificazione delle strutture esistenti, incluso il Terminal A;
Design flessibile e a prova di futuro che consente l’espansione, la contrazione e il riutilizzo.
Il profilo curvo altamente coibentato del tetto risponde alle esigenze di spazio, efficienza e volume laddove richiesto. Il tetto è sostenuto da colonne ad “albero a forma di Y” che massimizzano la superficie utilizzabile del pavimento, creando al contempo un’identità spettacolare e forte per l’aeroporto.
Con temperature che superano regolarmente i 35°C a Catania, era essenziale tenere conto delle condizioni climatiche locali. I pannelli del tetto forniscono la massima illuminazione naturale per il benessere dei passeggeri, creano aree riparate a nord e a sud dell’edificio e favoriscono la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione dei giardini.
Il nostro design e il nostro approccio sono in linea con la visione di SAC per un edificio aeroportuale completamente sostenibile e la futura transizione di Catania come hub di trasporto multimodale per la Sicilia.
Secondo le previsioni del piano di sviluppo della SAC, nel lungo termine, dopo il Terminal B sarà la volta del nuovo Terminal C, più grande dell’attuale, e speculare rispetto all’odierno Terminal A.