In 20.000 allo stadio Massimino: e se si andasse in metro?

Calcio e mobilità sostenibile. Non due mondi separati, ma due ambiti diversi che inevitabilmente si intrecciano in occasioni di eventi sportivi che richiamano un gran numero di persone allo stadio: circostanza che, nel caso di Catania, genera non pochi disagi a residenti e frequentatori del quartiere di Cibali, tra strade chiuse e parcheggio selvaggio quando il vecchio impianto polisportivo cittadino registra alte affluenze. Così sarà mercoledì 29 maggio: alle 20:30 il Calcio Catania ospiterà il Trapani, nella semifinale di andata dei play-off per la promozione in Serie B. Previsti circa 20.000 spettatori, alla luce degli attuali ritmi di prevendita.

Un grande ausilio ai tifosi che si recheranno allo stadio potrebbe venire dalla metropolitana: è vero, la fermata di Cibali è ancora chiusa per le note vicende legate alla crisi Tecnis che hanno comportato gravi ritardi nei lavori, ma l’impianto sportivo rimane comunque a pochi minuti a piedi da due fermate strategiche: San Nullo (più comoda per chi va in Curva Nord e in Tribuna A) e Milo (in viale Alexander Fleming, agevole per gli spettatori di Curva Sud e Tribuna B).

Potrebbe, ma non può: la metropolitana di Catania chiude troppo presto, alle 21:30 (l’ultima corsa da Stesicoro per Nesima parte alle 21:10).
In sostanza, si potrebbe andare allo stadio in metro ma al ritorno si rimarrebbe a piedi.

Sarebbe dunque auspicabile che la Fce cominciasse a sperimentare l’apertura della metropolitana in occasioni come queste: se anche solo un terzo degli spettatori del Massimino decidesse di avvalersi della metro, potendolo fare, circa 7.000 utenti giornalieri in più potrebbero farne uso e contribuire al decongestionamento delle strade. Anziché vedere marciapiedi e vie di Cibali stipate all’inverosimile di auto e moto parcheggiate nonché assistere a colonne di macchine ingolfare il quartiere, i cittadini-tifosi potrebbero approfittare della comodità di un mezzo veloce ed efficiente, senza stress.
Per chi avesse comunque necessità di usare il proprio mezzo privato perché comunque distante da una delle attuali nove fermate della metropolitana, sarebbe sufficiente parcheggiare in prossimità di un’altra stazione (Nesima, Borgo, Giuffrida, etc.) senza doversi neanche avvicinare a Cibali, dove prima e dopo la partita il traffico sarà da bollino rosso.

Chiaramente la gestione governativa della Ferrovia Circumetnea dovrebbe predisporre bene il servizio, come è nelle sue capacità: se prima della partita di calcio il flusso sarebbe distribuito su una fascia oraria più ampia, al termine dell’incontro ci sarebbe sicuramente un picco di affluenza nelle fermate. Ma gli orari si conoscono, la possibilità di utilizzare convogli a quattro casse o migliorare la frequenza tra le 22:30 e le 23:30, c’è. Con sole due ore di esercizio in più, la metro potrebbe venire incontro alle esigenze di tanti catanesi (oltretutto, anche di tutti coloro che lavorano in centro e non fanno in tempo a prendere l’ultimo treno delle 21:10) e dare un grosso contributo alla vivibilità del quartiere di Cibali e non solo.

La palla (o il pallone?!) è lanciata: alla Fce la possibilità, ci si augura, di volerla raccogliere.

 

*AGGIORNAMENTO* ore 13:40:

È ufficiale: per Catania-Trapani metropolitana aperta sino a tarda sera

 


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