FOTO | È iniziato lo scavo del tunnel metro Stesicoro-Palestro

Ha preso il via stamane lo scavo della galleria Palestro-Stesicoro della metropolitana di Catania ad opera della “talpa”: il tunnel sarà lungo più di due chilometri. 

Nel grande cantiere allestito in via Palermo, a Catania, questa mattina è stata per la prima volta avviata la Tunnel Boring Machine, comunemente detta “talpa”, per lo scavo della nuova galleria della metropolitana di Catania, lungo la quale -ma attraverso un nuovo appalto ancora da espletare- sorgeranno tre nuove stazioni: San Domenico, Vittorio Emanuele (Ospedale) e Palestro.

Secondo il cronoprogramma, lo scavo verrà portato a termine entro la prima metà del 2020.

Mobilita Catania era presente all’avvio delle operazioni odierne.

La Cooperativa Muratori & Cementisti (C.M.C.) di Ravenna ha in appalto i lavori di questo lotto, che prevede la realizzazione di un tunnel di 2,2 chilometri sotto il centro storico di Catania, utilizzando la stessa metodologia di costruzione del tunnel della tratta Nesima-Monte Po, già ultimato ad opera della stessa impresa.

La grande talpa, da oggi in azione, lavora contestualmente allo scavo e al montaggio degli anelli prefabbricati di calcestruzzo, denominati “conci”, che costituiscono il rivestimento della galleria. L’utilizzo della TBM permette di realizzare la galleria senza occupazioni di cantiere in superficie e senza mettere a rischio la stabilità dei fabbricati soprastanti, garantendo dei tempi di realizzazione più rapidi rispetto ai metodi cosiddetti “tradizionali”. Inoltre, per evitare interferenze archeologiche nel centro storico di Catania, questa tratta della metropolitana etnea sarà la più profonda a livello altimetrico.

Scendendo nel dettaglio, l’appalto prevede la realizzazione di una galleria di linea della lunghezza di 2.177,52 metri, delle gallerie delle stazioni San Domenico, Vittorio Emanuele e Palestro e di sette aperture equilibratrici. Quando lo scavo del tunnel giungerà in prossimità di Stesicoro, il percorso della TBM si interromperà, in asse col percorso, e l’ultimo tratto di galleria verrà completato attraverso scavo tradizionale sino all’abbattimento del diaframma con Stesicoro. Contrariamente a quanto precedentemente pensato, tutte le componenti della talpa torneranno indietro e saranno interamente recuperate per poter essere nuovamente impiegate in altri lavori.

A differenza di quanto avvenuto per la tratta Nesima-Monte Po, il diaframma di Stesicoro sarà l’unico ad essere abbattuto nel corso della realizzazione della tratta, per due motivi strettamente legati tra loro: in questa fase non è prevista la realizzazione delle stazioni (dunque la talpa non incontrerà i rispettivi lavori di realizzazione, lungo il suo percorso) e inoltre, in questo caso, le stazioni non saranno realizzate con scavi a cielo aperto ma partendo direttamente dal piano binari, attorno al quale, già in questo lotto di lavori, saranno realizzate le gallerie di stazione in allargamento.

Allo stato attuale, come premesso, il finanziamento copre solo alcune opere civili e non il completamento delle stazioni, delle rifiniture, degli impianti e dell’armamento, per il quale sono in corso le procedure per l’accesso al finanziamento di circa 400 milioni inserito nel Documento di economia e finanza, già approvato dal Consiglio dei Ministri, e per il successivo bando di gara necessario per poter completare l’intera tratta Stesicoro-Aeroporto, stazioni comprese, entro il 2024. Per conoscere l’esatta localizzazione delle stazioni della tratta Stesicoro-Aeroporto, secondo il progetto definitivo (suscettibile di variazioni nel finale progetto esecutivo), basta consultare il nostro articolo al riguardo tramite questo link.

Sono attualmente in corso anche i lavori di completamento della tratta Nesima-Monte Po, con la stazione intermedia Fontana, in appalto alla medesima impresa: in questo caso, l’ultimazione dei lavori è prevista entro l’estate del 2019.


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