Si comincia a lavorare al pozzo di aerazione della stazione San Domenico della metropolitana

A poche settimane dall’ultimazione del tunnel della nuova tratta della metropolitana di Catania Nesima-Monte-Po, da una settimana sono in corso i lavori di estrazione della TBM, la grande talpa adoperata per la costruzione della galleria. Tutte le componenti della talpa sono in corso di trasferimento al cantiere di via Palermo, che si concluderà entro i primi giorni di aprile, dove verranno riassemblate per poi procedere alla realizzazione del tunnel della tratta Stesicoro-Palestro. Ci vorranno alcuni mesi però, per vedere la TBM denominata “Agata” in azione lungo la nuova galleria in direzione Stesicoro.

In attesa che la talpa inizi effettivamente a lavorare alla realizzazione del nuovo tunnel, si è cominciato a lavorare alla realizzazione delle sette aperture equilibratrici che sorgeranno lungo la tratta, cioè i pozzi d’aria con la funzione di attenuazione degli effetti aerodinamici dovuti al transito dei convogli.

La realizzazione delle aperture equilibratrici avverrà in diverse fasi: la prima riguarderà l’eliminazione delle interferenze dei sottoservizi. Nella seconda fase si passerà alla palificazione dell’area per proteggere la zona di scavo e nella terza fase si realizzerà lo scavo vero e proprio.

Si è cominciato con la prima fase in via Nino Martoglio, nel tratto che va da via del Plebiscito a via Reclusorio del Lume, dove un’impresa, per conto di Enel, sta intervenendo nell’eliminazione delle interferenze dei sottoservizi con le future aree di cantiere di un’apertura di equilibratrice della futura stazione San Domenico; successivamente la CMC di Ravenna potrà procedere alla costruzione del pozzo di aerazione di collegamento con la galleria di linea.

La stazione San Domenico, la prima in direzione Palestro partendo da Stesicoro, disporrà di accessi in via Ughetti, via Santa Maddalena, via Lago di Nicito e via Orto di San Clemente, angolo via Plebiscito.

via nino martoglio1

A differenza della tratta Nesima-Monte Po, lungo la Stesicoro-Palestro le stazioni non verranno realizzate a cielo aperto ma tramite scavo in tradizionale di allargo all’interno della galleria scavata dalla Tunnel Boring Machine. Al termine dello scavo, la talpa farà marcia indietro e verrà fatta uscire dallo stesso pozzo di lancio di via Palermo, ad eccezione della testa che verrà tombata sotto terra.

La tratta Stesicoro-Palestro si estenderà per 2,2 km, ha un costo di circa novanta milioni di euro e comprenderà tre nuove stazioni. Potrebbe entrare in esercizio già nel 2020:

  • Stesicoro
  • San Domenico
  • Vittorio Emanuele (Ospedale)
  • Palestro

La tratta in questione ha un andamento planimetrico studiato per evitare, nei limiti del possibile, ogni tipo di interferenza con strutture e servizi esistenti nel sottosuolo e con eventuali parti del sottosuolo di particolare importanza ambientale ed archeologica.

Allo stato attuale, il finanziamento copre solo le opere civili e non il completamento delle stazioni, delle rifiniture, degli impianti e dell’armamento, per il quale sono in corso le procedure per l’accesso al finanziamento di circa 400 milioni e per il successivo bando di gara per i lavori che porteranno la metro fino all’Aeroporto di Catania Fontanarossa.

Mobilita Catania ha dedicato un approfondimento alla collocazione delle future stazioni metro fino all’aeroporto: potete consultarlo attraverso questo link.


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