Nell’ambito del previsto raddoppio ferroviario Messina-Catania, tratta Giampilieri– Fiumefreddo, sono già partiti i passaggi procedurali con i relativi pareri e le delibere chieste ai Comuni.
Il nuovo tracciato del raddoppio Giampileri-Fiumefreddo (approvato dal Cipe già nel 2003 con l’assenso di tutti i Comuni coinvolti e della Regione) ha una lunghezza di circa 42 km e si sviluppa a monte della linea storica, per l’85% in galleria: per questo motivo la vecchia stazione di Villagonia verrà chiusa e trasformata in una sede museale. Intanto è già avvenuta la dismissione del parcheggio della stazione di Villagonia, messo in vendita per 570 mila euro con relativa procedura in fase di espletamento.
La nuova fermata, inizialmente prevista a Trappitello, sarà probabilmente realizzata sotto il piazzale della Madonnina, in un tratto poi collegato direttamente con il parcheggio Lumbi e si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione del territorio e di ammodernamento dell’offerta di Rfi. La nuova fermata sotterranea (come riporta Taormina Today) sarà caratterizzata da materiali tradizionali come la pietra locale e da pensiline con finitura in acciaio, attraversate da feritoie che tracciano sottili fili di luce; il piano banchine avrà una lunghezza di 350 metri di lunghezza con tre attraversamenti che conducono ai rispettivi blocchi di scale e due attraversamenti che conducono agli ascensori.
Il parcheggio Lumbi sarà dotato di un atrio con biglietteria automatica e tornelleria, servizi igienici appositi, una unità commerciale, infopoint e parcheggio; sul lato mare della Stazione è prevista una uscita in direzione Giardini Naxos con unità commerciale e altra postazione infopoint e la sosta bus con tre stalli e spazi per i taxi. La nuova infrastruttura risulta già approvata ed è dotata di apposito finanziamento con fondi europei.

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Speriamo che la stazione sia funzionale e speriamo che non vengano abolite le stazioni dei vari paesi della riviera, da Sant’Alessio in poi. Speriamo dunque che non facciano la stessa pòrcata che hanno fatto da Savona a Ventimiglia dove il traffico locale è letteralmente stato massacrato e sono state realizzate poche stazioni e per giunta lontane dai centri abitati, prima tra tutti la stazione di Taggia, vera e propria cattedrale nel deserto.