Un museo dei trasporti a Catania: il progetto dell’Associazione Mediterranea Autobus Storici

Il progetto dell’Associazione Mediterranea Autobus Storici nasce un po’ per caso nel 2011, grazie alla passione ed alla tenacia dell’avvocato Giuseppe Nicotra (attuale Presidente) ed agli altri due soci fondatori Francesco ed Emanuele Arezzi, mossi dall’intento di salvare dalla fiamma ossidrica tre mezzi gemelli degli anni ’70 (Fiat 418 AC Cameri) che avevano appena terminato la loro carriera presso il petrolchimico di Gela.

I tre bus riuscirono ad affrontare la lunga SS 417 Gela-Catania e sono attualmente conservati presso la rimessa AMT di Catania, in attesa di restauro. Da allora, grazie all’acquisizione di alcuni rari mezzi degli anni ’80 (Inbus U 210 e Fiat 470), l’associazione ha iniziato un percorso sociale e culturale che l’ha vista protagonista di diverse iniziative nella città etnea, tra le quali si ricordano le due edizioni di Natale in Bus, di grande successo ed apprezzate da decine di migliaia di visitatori.

Tra gli scopi sociali dell’AMAS, preservare gli autobus di interesse storico che per decenni sono stati protagonisti del trasporto pubblico, organizzare manifestazioni e rievocazioni storiche con i veicoli d’epoca, mostre fotografiche e modellistiche.

“Tuttavia – afferma l’avv. Nicotra – il sogno nel cassetto dell’associazione è la costituzione del primo grande museo dei trasporti e della cultura del sud Italia, con sede principale a Catania; quest’ultimo rappresenterà non solo un importante polo attrattivo e turistico per gli appassionati dei trasporti, ma soprattutto un vero e proprio museo nel museo nel quale verranno privilegiate la cultura e le principali arti che hanno reso l’Italia e la Sicilia famose nel mondo.

Ogni autobus rappresenterà un’arte ed un sapere, sarà un viaggio all’interno della cultura e della conoscenza. La sede del museo è pensata proprio in una porzione della storica rimessa di via Plebiscito, oggi abbandonata a causa trasferimento di tutte le attività dell’AMT presso la nuova rimessa di Pantano d’Arci (dove peraltro al momento trovano ricovero i bus storici dell’Associazione); quest’ultimo è concepito non solo su sede fissa bensì come museo itinerante, al fine di portare arte, cultura e solidarietà in giro per le principali vie e piazze della città, nonché nelle scuole e nei quartieri, e dunque anche come strumento per la crazione di eventi, anche di richiamo turistico.”

“Ad oggi – continua il Presidente – dopo avere avviato una fattiva ed intensa collaborazione con AMT Catania, con grande soddisfazione e sacrificio dei nuovi soci che via via si sono aggregati al progetto, abbiamo attivato la sede di Messina, nella quale sono ricoverati altri tre mezzi dell’AMAS e stiamo avviando un dialogo con AST Sicilia, AMAT Palermo ed ATAM Reggio Calabria per iniziare una fruttuosa collaborazione alla stregua di quanto fatto nel capoluogo etneo.”

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