Ma per l’asse di via Cristoforo Colombo e via Domenico Tempio necessario progetto di ampio respiro
Nell’ambito della riqualificazione di via Cristoforo Colombo e di via Domenico Tempio, ossia l’arteria stradale che costeggia il porto di Catania da via Plebiscito al faro Biscari, ultimati gli interventi di ripavimentazione dei marciapiedi su ambo i lati della strada, sono oggi al via i lavori di realizzazione della pista ciclabile che sorgerà al posto dell’attuale spartitraffico centrale.
La pista sarà, ovviamente, bidirezionale e protetta -anche in virtù del fatto che separerà le due carreggiate- e parzialmente dotata di alberature, la cui essenza non è ancora stata scelta. Conseguentemente, anche l’impianto di illuminazione pubblica, che sorge proprio nello spartitraffico, sarà interessato dai lavori di realizzazione del nuovo collegamento.
I lavori, la cui conclusione è prevista entro l’inizio della stagione estiva, comporteranno inevitabili disagi alla circolazione giacché, durante la loro durata, varie porzioni dell’arteria subiranno in successione la riduzione del numero di corsie con il restringimento delle carreggiate. A lavori ultimati, le corsie veicolari lungo l’arteria torneranno ad essere due per senso di marcia.
Un intervento che, a fronte di qualche sacrificio e incolonnamento in più (ahinoi) per alcune settimane, si rende necessario per dare maggiore dignità, decoro e sicurezza lungo una strada che, tutto l’anno, è anche frequentatissima da turisti che si dirigono al litorale sabbioso a sud del porto. Turisti che per anni abbiamo visto percorrere a piedi i marciapiedi malridotti o muoversi impauriti su monopattini, immersi nel traffico promiscuo e, per questo, più pericoloso. Aspetto che sarà finalmente risolto.
In zona faro Biscari, l’intervento prevede anche la realizzazione di un percorso ciclabile di collegamento all’esistente pista ciclabile di viale Presidente Kennedy, sul litorale della Plaia. Pista della quale sarebbe opportuno dotazione e ripristino della protezione, visto che purtroppo -specialmente nei mesi estivi, e cioè quando è più frequentata- è interessata dal triste e incivile fenomeno della sosta selvaggia, che la rende di fatto inutilizzabile.
L’intervento sopperisce a una grave mancanza attuale che merita di essere colmata, tuttavia non sfugge che, in un futuro speriamo prossimo, sia in vista della trasformazione che il porto dovrebbe avere con l’attuazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, sia per il fatto di essere la principale arteria di accesso meridionale della città, l’asse di via Colombo e via Tempio merita una trasformazione drastica, di ampio respiro urbanistico, che possa anche, contestualmente, prevedere nuove tipologie di trasporto pubblico a impianto fisso. Una strada che non può non avere l’ambizione, se di Catania metropoli del Mediterraneo vogliamo parlare, di essere totalmente ridisegnata e dotata della qualità che una città con il ruolo e le dimensioni del capoluogo etneo non può non avere, in Europa, oggigiorno, se vuole competere, anche in ambito turistico, con le altre realtà.
L’intervento più ampio sulla sede stradale che si auspica, naturalmente (e che si aggiungerebbe al previsto collegamento interrato tra asse dei servizi e ingresso sud del porto per i mezzi pesanti), non può non tenere conto, come salta agli occhi, della necessità di intervenire anche dal punto di vista architettonico e funzionale su un gran numero di manufatti esistenti lungo la strada, molti dei quali in stato di totale abbandono e tra i quali spicca, senza dubbio, l’immenso ex cementificio. Scegliere oggi le più adeguate destinazioni d’uso e puntare su livelli elevati di servizi e qualità architettonica è condizione imprescindibile per dotare questa parte di Catania, in uno scenario che speriamo vicino nel tempo, di un nuovo volto consono al rango della città, per troppi decenni negato.