Via Fischetti, tra Corso Martiri della Libertà e via Archimede: il primo tassello è pronto. Certo, rispetto all’intervento complessivo può sembrare poca cosa, ma è parte di un grande disegno che è ormai decollato: se a molti le forme delle aiuole nella nuova strada pedonale appaiono “strane”, infatti, è perché seguono percorsi e disposizioni in continuità con le strutture e gli spazi che dovranno sorgere a fianco e… di sopra: alcune aiuole, infatti, hanno una sagoma particolare che è la proiezione alla quota stradale delle strutture aeree di prevista realizzazione nei prossimi anni. Tutto dev’essere inquadrato nella più ampia ottica di un intervento che fin dal suo concepimento ha voluto abbracciare in modo omogeneo tutta l’area interessata, piuttosto che optare per un ragionamento lotto per lotto, con l’intento di conferire maggiore qualità architettonica e urbanistica.
«Nel giro di circa quattro anni Corso Martiri della Libertà diventerà, dopo 67 anni d’attesa, uno dei quartieri di Catania più belli e importanti di Catania». Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco durante la consegna alla città, oggi, del primo spazio pubblico fruibile, cioè il tratto di via Fischetti inserito all’interno della ben più grande area oggetto del grande intervento di riqualificazione, da parte dei rappresentanti dell’Istica (Istituto Immobiliare Catania), che ha come socio maggioritario il gruppo UniCredit Banca.
Nell’area, tra panchine e aiuole, sono esposte le immagini del progetto che, passo dopo passo (ancora ce ne sono molti da compiere), trasformerà la zona tra il corso Sicilia e piazza Papa Giovanni XXIII in un’autentica eccellenza architettonica firmata dal prestigioso architetto Mario Cucinella, il più grande allievo di Renzo Piano. I lavori completati fanno parte delle opere primarie di urbanizzazione che, ha ricordato il sindaco, «hanno preso il via nel dicembre del 2017 per rimarginare una ferita aperta da oltre sessant’anni».
«Ricorderete che fino a qualche anno fa – ha aggiunto Bianco rispondendo alle domande dei giornalisti – in queste aree, diventate il simbolo del degrado e dell’abbandono, si rifugiavano centinaia di disperati in ricoveri rischiosi sia sotto il profilo igienico, sia della sicurezza. Adesso questa strada si apre e si chiude con due importanti stazioni della metropolitana e le immagini del progetto ci mostrano la magnifica promenade che nascerà qui, con una serie di strutture che i privati faranno sorgere grazie anche agli investimenti di chi, all’estero, crede nello sviluppo di un turismo internazionale a Catania».
«Quando meno di sei mesi fa – prosegue – avevamo consegnato i lavori per dare l’avvio a questi cantieri, alcuni cittadini erano scettici. Forse a ragione visto che tutto qui era rimasto bloccato per 67 anni. Oggi tutti possono vedere che, oltre a questa parte via Fischetti, già pronta, anche gli altri cantieri aperti di Corso dei Martiri della Libertà sono quasi completati.»
«Prende così sempre più corpo il progetto di rigenerazione urbana di maggior importanza in questo momento in Italia. Come potete vedere ci sono impianti sportivi, aree a verde, punti d’incontro per i cittadini ed entro l’anno bandiremo l’appalto per i lavori di realizzazione del più grande giardino di questa parte della città, esteso per circa ottomila metri quadrati: sotto questa grande area nascerà un’autorimessa da 340 posti su tre piani interrati che sarà di proprietà del Comune. Insomma – ha chiosato il Sindaco – un progetto meraviglioso firmato da un’archistar come Mario Cucinella che in pochi anni muterà il cuore stesso della città»
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Bella trovata pubblicitaria di Bianco…dopo l’inaugurazione questa piazzetta si è trasformata in uno scenario pietoso, amaro e triste perchè già l’hanno sporcata con immondizia varia e pure è diventata un dormitorio a cielo aperto!! totale assenza delle istituzioni per vigilare e per mettere sulle dritte questi sporcaccioni!!
Non ne possiamo piu!!! AIUTACI sindaco Pogliese!!!!
Non si capisce quale sarebbe la trovata pubblicitaria di Bianco! L’inaugurazione della piazzetta? Proprio non si capisce la logica del post.
Penso che residele4 voglia sostenere che Bianco abbia inteso anticipare i tempi dell’inaugurazione, tagliando lui il nastro finché era ancora sindaco, con lo scopo di farsi un po’ di propaganda elettorale. Dai risultati però direi che tutto il taglia taglia di nastri fatto prima delle elezioni non gli è giovato molto. Vedremo adesso cosa succederà con il nuovo sindaco: se Binaco veniva accusato di mettere troppi fiori magari Pogliese potrà dare un segno di svolta concentrandosi sulle opere di bene.
… come lo sfratto dei senzatetto che dormono per strada ad esempio, tipica “opera di bene”… (ironia)
Penso fosse chiaro che “opere di bene” che ho scritto nel mio post era ironico e in opposizione ai fiori di Bianco.
Venendo alla famosa ordinanza che tanto sdegno ha suscitato, se posso esprimere un parere, credo che si sia fatto molto rumore per nulla. L’ordinanza infatti prevede una sanzione amministrativa, cioè una multa, per chi, facciamola semplice,, dorme e stazione per strada. Ora prendere una multa a questi poveracci nullatenenti, nullafacenti, senza fissa dimora e presumibilmente privi di documenti, ha effetti pratici e giuridici molto prossimi allo zero. Pogliese questo lo sapeva benissimo ma doveva farla, doveva mostrare alla sua base elettorale che è un sindaco attivo, decisionista e attento al decoro della città.. Allo stesso modo lo sapevano tutti quelli che all’indomani dell’ordinanza si sono stracciate le vesti per l’orrore che queste terribili sanzioni gli suscitavano. E che dire delle tante associazioni di ogni genere e colore che sono scese in piazza a marciare, protestare e fiaccolare a sostegno dei senzatetto? Magari avrebbero potuto contenere un po’ del loro giusto sdegno e chiedere al Comune dei locali dove avrebbero poter gestire dei rifugi per le persone che dormono in strada. Ovviamente a nessuna associazione o privato è venuto in mente di farlo: parlare, protestare, manifestare solidarietà è molto facile e gratuito, agire invece è un pochino più difficoltoso e faticoso.
Alla fine comunque che ci sia Bianco o Pogliese, con o senza l’ordinanza anti clochard, in Sicilia ha sempre ragione il principe Fabrizio Salina:”… bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è”.