Sabato scorso un pezzo della città è stato restituito ai catanesi grazie al recente intervento di abbattimento di una parte della cinta muraria. È il primo passo che porterà alla demolizione dell’intera cinta muraria fino a Piazza Paolo Borsellino. Grazie alla ricucitura tra questi spazi e la città, si avrà la possibilità di valorizzare questa infrastruttura al pari dei grandi interventi che sono stati realizzati a Genova, Napoli e Brindisi.
Un porto aperto alla città ma anche ai numerosi turisti che potranno finalmente utilizzare questi spazi non solo come transito ma anche come sosta usufruendo di numerose attività ricreative, bar ristoranti, che verranno realizzate al loro interno.
Nel lungo termine, anche gli Archi della Marina diventeranno parte integrante del nuovo waterfront. I treni, così come previsto dal progetto elaborato da Rfi denominato Nodo di Catania, non passeranno più sopra gli archi ma in una galleria che passerà sotto il porto. Al posto dei binari, sara realizzata una pista ciclopedonale, prendendo come esempio la High Line di New York. Ma per questo scenario saranno necessari anni.
Verranno inoltre ripristinati gli originali numeri che erano posti sopra ad ogni arco per identificare meglio gli spazi e destinarli ad attività legate al turismo.
Con il nuovo waterfront verranno abbattuti gli ecomostri che furono costruiti negli anni passati all’interno del porto e questo permetterà di vedere finalmente il mare anche dalla parte storica della città. I blocchi posizionati sotto gli Archi della Marina, che allo stato attuale impediscono un’accessibilità facilitata per i pedoni, verranno sostituiti da paletti dissuasori.
È stata l’occasione per parlare anche della Vecchia Dogana, attualmente utilizzata per scopi che poco hanno a che fare con l’attività portuale e turistica.
«Ho provato – ha commentato il sindaco Enzo Bianco – a convincere Oscar Farinetti, fondatore di Eataly a creare all’interno dell’Antica Dogana una vetrina delle eccellenze enogastronomie italiane, ma alla fine l’idea è naufragata. L’idea è che presto ritorni ad avere la vocazione turistica».
L’Ammiraglio Nunzio Martello ha spiegato che da ieri l’attraversamento del porto è vietato ai veicoli privati sia dall’ingresso di via Cardinale Dusmet che dall’Asse dei Servizi, in corrispondenza del Faro Biscari. Solo le Forze dell’Ordine e i possessori di apposito pass, che presto verrà predisposto, potranno attraversare il porto in macchina.
La riapertura del porto alla città sarà anche l’occasione per definire l’assetto di questo ambito di waterfront della città grazie ad un concorso di idee aperto agli ordini professionali. In merito ad altre proposte progettuali di riqualificazione dell’area portuale invitiamo i lettori a consultare i link sottostanti.
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