Non era ancora scoppiata la pandemia quando il Comune di Catania annunciava un “imponente piano di pedonalizzazioni” (così veniva definito) che avrebbe riguardato, tra l’altro, solo alcune aree del centro storico cittadino, sebbene le aree pedonali possono e devono realizzarsi in ogni parte del tessuto urbano. Sono passati quasi due anni, infatti, dalla dichiarazione di intenti dell’amministrazione comunale, e da allora è stata pedonalizzata solo una parte di piazza Dante, mentre altre piccole pedonalizzazioni puntuali, come ad esempio piazza San Francesco d’Assisi all’Immacolata, sono quotidianamente violate dalla sosta selvaggia che rimane, la maggior parte delle volte, impunita.
Recente l’esempio di piazza Federico II di Svevia, con una chiusura al traffico serale sperimentale che, pur in una minima parte della piazza, ha riscosso molto apprezzamento da parte dei cittadini. Il Comune, che a seguito dell'”esperimento” dichiarava di volerla rendere permanente, lasciava intendere, però, che si sarebbe dovuto ottenere il benestare dei commercianti della zona. Quasi a dover chiedere un permesso, dimenticandosi che la storia delle città italiane degli ultimi anni è piena di casi in cui i commercianti sono stati feroci oppositori di nuove aree pedonali, salvo redimersi a distanza di mesi di tenacia e pedonalizzazioni prolungate, alla luce della effettiva rivitalizzazione delle aree interessate: oggi nessuno tornerebbe indietro, ma alla base c’erano state decisioni ferme da parte delle amministrazioni comunali, più coraggiose di quella etnea che, sull’argomento, appare pavida.
E pensare che proprio la pandemia, nel resto d’Italia, è stata l’occasione per tantissime città per ampliare le aree pedonali e realizzare nuove piste ciclabili. A Catania si aspetta ancora e così, per avere qualche assaggio di civiltà e respiro di città europea, occorre approfittare di eventi episodici grazie ai quali, almeno per qualche ora, la città si scopre più bella e accessibile alla dimensione pedonale e ciclabile, che tanto migliora la qualità e la godibilità degli spazi urbani, per cittadini e turisti.
In questo fine settimana si potrà godere di aree pedonali grazie allo svolgimento delle manifestazioni “Le vie dei Tesori”, festival di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, e della Corri Catania, la corsa-camminata di solidarietà che quest’anno, eccezionalmente (a causa della pandemia), si terrà in forma libera: i partecipanti, infatti, potranno darvi vita domenica, tra le 10 e le 18, indossando la t-shirt di Corri Catania 2021, in qualsiasi luogo a scelta della città, purché chiuso al traffico, al fine di evitare così la formazione di assembramenti.
Via Etnea sarà pedonale da piazza Duomo sino a via Angelo Litrico, all’altezza del Palazzo delle Poste, nei giorni di sabato 9 (dalle ore 16 alle 24) e domenica 10 ottobre (0-24). Sarà consentito il transito per l’attraversamento di via Fragalà-Collegiata (due strade che potrebbero, invece, essere permanentemente pedonali), via Antonino di Sangiuliano e piazza Stesicoro.
La chiusura al traffico del lungomare è programmata per domenica 10 ottobre, dalle ore 9 alle 18, in viale Ruggero Di Lauria, piazza Nettuno, viale Artale Alagona, via Testa, via Del Rotolo – nel tratto compreso tra piazza Sant’Agata al Rotolo e piazza Nettuno (eccetto che per i veicoli al servizio di persone con invalidità, muniti dell’apposito contrassegno e diretti agli stalli di sosta assegnati). Nelle stesse vie è disposto il limite massimo di velocità di 10 km/h e, dalle 7.30 alle ore 18, il divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli (anche in piazza del Tricolore).
I divieti di transito sono istituiti per tutti i veicoli, ad eccezione di residenti diretti alle autorimesse o aree private, mezzi di polizia e di soccorso in servizio di emergenza, mezzi per il servizio di raccolta dei rifiuti all’interno dell’area, velocipedi, taxi e veicoli privati diretti alle strutture alberghiere , veicoli diretti al parcheggio “Europa” e all’area interna del Porto Rossi, con ingresso ed uscita esclusivamente dal varco di piazza Leonardo Sciascia, mezzi diretti al porto di Ognina per le operazioni di rimessaggio (con ingresso da via Parrocchia ed uscita da viale Artale Alagona).
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