«La fermata Cappuccini si farà. Sorgerà lungo il viale Alcide De Gasperi della S.S. 114 e sarà collegata a un parcheggio accessibile da via Galatea».
Ad affermarlo è l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, durante il sopralluogo esperito ieri pomeriggio ad Acireale nell’area dove è prevista la realizzazione della nuova fermata ferroviaria, accompagnato dai rappresentanti di Rete ferroviaria italiana e dell’amministrazione comunale di Acireale.
«I tempi devono essere veloci: già a settembre contiamo di iniziare i lavori e concluderli al massimo entro il 2021 – ha commentato l’assessore Falcone.
Rfi realizzerà il progetto, mentre al comune di Acireale spetteranno i lavori per collegare la fermata con la città.
«Acireale realizzerà una serie di opere strategiche – afferma l’assessore alla mobilità Carmelo Grasso – compresa una passerella pedonale che permetterà di raggiungere più agevolmente la fermata, mentre, sempre in zona Cappuccini, sarà costruito un parcheggio multipiano e infine la rotatoria e la strada che dalla strada statale conduce direttamente alla stazione».
Il costo dell’opera è di 5 milioni di euro finanziata interamente dalla Regione con fondi provenienti dai risparmi del raddoppio ferroviario Catania-Palermo.
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…..Recuperare la vecchia stazione ferroviaria NO VERO! ha già la piazza, il posteggio e il vecchio scalo commerciale da recuperare si spenderebbe troppo poco! i cinque milioni di euro sono molto più importanti della salvaguardia del territorio e della riserva naturale della timpa!| cementificare cementificare cementificare la parola d’ordine!!!
La vecchia stazione ferroviaria è stata sacrificata dalla dabbenaggine delle FS (che hanno perso tutti i passeggeri da e per Acireale) e del Comune (che ha perso la stazione in paese). Babbana civitas.
In effetti FS e Comune di Acireale dovrebbero spiegare perchè si preferisce investire 5 milioni per una nuova fermata che in ogni caso NON sarà in centro invece di riqualificare la vecchia storica stazione e realizzare in quelle vicinanze i parcheggi e gli interscambi. Andando ancora più a ritroso io non ho mai capito quali furono molti anni fa le ragioni che indussero FS e comune a decidere di spostare a sud la stazione cittadina, con una scelta scellerata e costosa.
Aggiungo un’altra osservazione sulla linea Messina – Catania e il progetto di raddoppio della Giampileri – Fiumefreddo: raddoppio sacrosanto ma che così com’è stato presentato rischia di danneggiare molti pendolari perchè prevede lo spostamento di molte stazioni lontane dai centri abitati.
Ad esempio il progetto prevede la creazione di una stazione Calatabiano-Fiumefreddo in zona “Minissale”, in pratica a metà strada fra i due comuni e quindi praticamente inservibile dai pendolari di quelle cittadine. L’attuale stazione Fiumefreddo è problematica perchè il passaggio a livello sulla strada statale crea incolonnamenti, ma al tempo stesso è ubicata in pieno centro e quindi risulta molto comoda sia gli abitanti del paese e dei borghi vicini come Piedimonte e Ponte Borea.
Alcuni commenti sono totalmente sbagliati ed infondati sotto tutti i punti di vista e denotano incompetenza tecnica in materia di trasporti e mobilità oltre che economica. La vecchia stazione è stata venduta da FS alle Poste Italiane ed ora dovrebbe ricomprarla per un vantaggio risibile ed inutile rispetto a quello di potere avere una semplice ma utilissima fermata a due passi da Piazza Duomo e con un costo massimo di un paio di milioni di euro, presi da RFI dal risparmio di spesa del raddoppio CT – PA, stante che la previsione di costo è stata largheggiata per eventuali lavori comunali di accessibilità all’opera, potenziamento dei parcheggi e riqualificazione della zona. Per qualcuno, questa Città dovrebbe rimanere all’anno zero.
Non era mia intenzione fare polemica, nè criticare una proposta progettuale certamente utile e che capisco stia a cuore a lei. Tuttavia converrà che decidere alla fine degli anni ’80 di abbandonare la stazione in centro per spostarla a sud fu una decisione scellerata dal punto di vista “tecnico ed economico”, oltre che politico. Io non sono acese ma tutte le volte che affronto l’argomento con amici del paese, la risposta che ricevo è più o meno questa: chiedere ad un buon pezzo di nobiltà acese che in quegli anni aveva intenzione di vendere e valorizzare, in diverse aree del comprensorio jonico, immensi terreni poco redditizi. Come scritto da altri commentatori Acireale ha perso migliaia di passeggeri da e per la città grazie a questa decisione e ora si cerca di porre una pezza con la fermata Cappuccini.
E poi non si cementifica un bel nulla nel fare due marciapiedi con pensiline ed un sottopassaggio. Dove erano questi sensibili difensori del territorio quando hanno deturpato anche il paesaggio con i grattacieli sulla timpa? A questo punto si dovrebbero smantellare ferrovia, strada e quant’altro.
Evidentemente “Todald57” insigne tecnico urbanista e riqualificatore paesaggistico conosce bene Acireale e le sue problematiche di viabilità!! Evidentemente è ben conscio che creare un mega parcheggio multipiano con…udite udite…sbocco di auto e bus su viale R. Margherita (nota arteria stradale prolungamento di via Galatea) mono corsia e perennemente intasata h 24 da auto e smog. Evidentemente da fine “economo” conosce bene cosa si va a cementificare e a quale prezzo in un’area a grande rischio morfologico costruendo due pensiline e un sottopassaggio inutili per i grandi afflussi teorici di 50 persone giornaliere!!! ….Con tanti saluti alla Timpa al paesaggio e ai tanti turisti che verranno! Carnevale docet….
Non capisco, due marciapiedi, due pensiline si chiamano cementificare? Cementificare la Timpa addirittura? Boh?
Se ho urtato la sensibilità di qualcuno con le mie considerazioni, essendo una persona che si esprime con cognizione di causa a cui non piace ne l’ipocrisia ne spesso il cosi detto politicamente corretto, mi dispiace. Sicuramente ho esposto considerazioni tecniche ed economiche inconfutabili in qualità di competente in materia fino a prova contraria e di persona che ha proposto quanto in oggetto a suo tempo, essendo cittadino di questa Città sensibile agli interessi del proprio contesto territoriale in cui vive ed a null’altro. Ad altri probabilmente e ce ne sono tanti, interessa fare polemica per la polemica, basandosi magari su dati inesatti e disinformazione, concentrandosi sul dito e non sulla luna che viene indicata, senza alcun minimo dubbio sulle proprie convinzioni e senza entrare veramente nel merito. Per carità ognuno può rimanere nella propria ferrea convinzione, ma francamente non capisco questa contrarietà su qualcosa che, proprio per rimediare ad errori fatti nel passato, sicuramente si prospetta come qualcosa di utile sotto tutti i punti di vista. Per quanto mi riguarda dico fin d’ora che non replicherò più a commenti ormai stucchevoli di natura polemica o ancora peggio dal contenuto provocatorio.