FOTO | Viale Alcide De Gasperi, dopo anni di attesa ecco i lavori

Agli annunci sono seguiti i fatti: dopo anni di immobilismo i lavori di viale Alcide De Gasperi sono ripresi. Da alcune settimane il raggruppamento temporaneo di imprese che ha in appalto il completamento della viabilità di scorrimento Ognina-Rotolo è al lavoro.


I lavori per la sistemazione di viale Alcide De Gasperi, come si ricorderà, presero il via nel 2001 tramite la Protezione Civile che vedeva nella nuova arteria una via di fuga in caso di sisma. Per dare attuazione al progetto fu nominato commissario straordinario per l’emergenza traffico il sindaco del tempo Umberto Scapagnini; nel 2006 l’opera venne però bloccata per mancanza di fondi.

Ad oggi, il viale Alcide de Gasperi si presenta diviso in più tronconi. Il primo parte da piazza Europa e arriva fino a via del Ponte, all’altezza di San Giovanni li Cuti e della stazione “Picanello” del passante ferroviario metropolitano.

Tratto compreso tra via del Ponte e via Guerrera: devono essere avviate la pratiche per l’esproprio di buona parte di edifici privati
Tratto compreso tra via del Ponte e via Guerrera: devono essere avviate la pratiche per l’esproprio di buona parte di edifici privati

Il secondo troncone parte da via Guerrera e arriva fino alla rotonda di via del Rotolo con un percorso al momento un po’ tortuoso, visto che molti terreni devono essere ancora espropriati per consentire sia l’allargamento che l’ottimizzazione del percorso.

In questo tratto il viale De Gasperi si presenta con un percorso stretto e tortuoso in attesa degli espropri
In questo tratto il viale De Gasperi si presenta con un percorso stretto e tortuoso in attesa degli espropri

Il terzo troncone parte dalla rotonda di via del Rotolo e arriva all’incrocio con via Porto Ulisse. Da qui prosegue sotto altra denominazione, via Barraco, per circa un centinaio di metri per poi interrompersi in un’area scarsamente urbanizzata, dove è stato già realizzato il cavalcavia (mai utilizzato) su via Acireale.

L’ultimo tratto cambia denominazione e diventa via Barraco. Si possono notare i piloni di sostegno del futuro viadotto, appena abbozzato
L’ultimo tratto cambia denominazione e diventa via Barraco. Si possono notare i piloni di sostegno del futuro viadotto, appena abbozzato

L’appalto su cui si sta lavorando riguarda la via di fuga Rotolo-Ognina: il tracciato si sviluppa per 800 metri circa ed è costituito da una prima parte che interessa il tratto dal nodo di Ognina a via Messina, una seconda da via Messina a via Porto Ulisse ed una terza da via Porto Ulisse a via Del Rotolo.

La prima parte, che lungo il lato ovest è caratterizzata dalla presenza della scarpata dell’attuale linea ferroviaria, attraversa il quartiere di Ognina in adiacenza ad un parcheggio di pertinenza di una clinica privata, in prossimità di un viadotto ferroviario esistente sulle vie Acireale e Pittoresca; questo viadotto è già stato realizzato in sostituzione del precedente, più piccolo.

La seconda parte attraversa la via Barraco, dove sono presenti in entrambi i lati della strada fabbricati non interessati direttamente dall’intervento e che hanno prospetto sulla nuova strada.

La terza parte della strada attraversa un’area sgombra da fabbricati, senza dislivelli significativi.

L’appalto attuale prevede solo i lavori necessari al completamento del tracciato stradale principale dalla rotonda di via del Rotolo al Viale Ulisse e precisamente  la realizzazione del viadotto con travi prefabbricate per collegare la via Barracco con viale Ulisse.

Ecco lo stato di avanzamento dei lavori della durata prevista di un anno:

Il completamento dell’intero tracciato di viale Alcide De Gasperi avrà un costo complessivo di circa 24 milioni di euro che serviranno in parte a coprire le spese di espropriazione. Allo stato attuale è in corso la progettazione esecutiva del troncone Europa- Rotolo che richiederà 16 milioni di euro.

La strada avrà un’importante valenza come arteria di collegamento tra il centro cittadino e la circonvallazione di Catania e rappresenterà una via di fuga alternativa a quelle esistenti in caso di eventi calamitosi; consentirà, inoltre, di liberare dal traffico il lungomare di Catania, permettendo anche l’abbattimento del viadotto di Ognina che oggi separa l’omonimo Borgo dal mare, oltretutto proprio di fronte l’omonima chiesa storica, su un tratto di spiaggia che si affaccia sul porto del quartiere.

 

 

 

 

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