Stamani è atterrato nell’Aeroporto di Catania un A330 della Turkish Airlines. Si tratta di un aeromobile di grandi dimensioni, utilizzato dalle compagnie aeree su rotte di medio-lungo raggio e che può trasportare un numero di persone doppio rispetto ai normali aerei di linea. La cabina differisce anche per via del doppio corridoio e della conseguente disposizione delle poltrone: tre ai lati, zona finestrino, e quattro nella corsia centrale.
Il volo della Turkish Airlines è atterrato ai piedi dell’Etna con 289 passeggeri a bordo ed è ripartito alla volta di Istanbul con altri 265. Città al confine tra Asia ed Europa, Istanbul rappresenta con il suo scalo Ataturk uno dei sette hub internazionali che, collegato a Catania con il volo diretto della Turkish, consente di proseguire il viaggio verso rotte intercontinentali. Gli altri hub sono Amsterdam (Schipol), Francoforte (Main), Londra (Gatwick), Monaco (Franz Josef Strauss), Parigi (Charles De Gaulle) e, dalla prossima estate, Dubai (Al-Maxtoum).
Non è la prima volta che un A330 fa scalo a Fontanarossa: il 4 gennaio 2015 lo stesso modello di aeromobile della Turkish Airlines fece rotta su Catania. La scelta, da parte delle compagnie aeree, di un aeromobile più grande e più capiente è legata all’esigenza di supportare la maggiore domanda di trasporto che si verifica sia in alta stagione (in estate) che a fine anno, durante le festività natalizie.
Un flusso straordinario di viaggiatori e turisti che l’Ufficio Analisi Dati di SAC aveva previsto stimando in 407mila i transiti da/per Fontanarossa nel periodo compreso fra il 21 dicembre e l’8 gennaio 2018, periodo in cui si è raggiunto anche lo storico record dei 9 milioni di passeggeri annui. Le previsioni di traffico registravano anche un significativo aumento del 13,84% del segmento estero con 102.000 passeggeri diretti o provenienti da destinazioni internazionali.
Negli anni scorsi sono atterrati aerei di stazza anche superiore al A330, come il Boeing 747 della Corsair, l’MD11 di Alitalia, il Boeing 777 di Air Europe e il Boeing 767 di Monarch e Austrian Airlines. Naturalmente tali aerei non erano a pieno carico in quanto essi hanno bisogno di una pista molto più lunga per decollare e atterrare in questo assetto.
Una delle priorità per lo sviluppo dello scalo catanese è l’interramento di un tratto della linea ferroviaria Catania- Siracusa che consentirà la creazione di una nuova pista lunga 3.100 metri idonea al traffico intercontinentale: il costo dell’operazione sarà di circa 180 milioni di euro di cui 30 milioni a carico della Sac e 150 milioni a carico delle Ferrovie dello Stato.
L’atterraggio e il decollo di aerei di grandi dimensioni non è comunque legato solo alla lunghezza della pista ma anche dalle taxiways (piste e raccordi di rullaggio) e delle dotazioni degli apron (piazzali): nel breve periodo verranno utilizzati circa 11 milioni di euro per lavori di riqualifica ampliamento delle infrastrutture dei piazzali.
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