Come annunciato la scorsa settimana a margine della conferenza stampa svoltasi presso gli uffici SAC, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, da oggi, presso l’aeroporto di Fontanarossa, grazie a un accordo con Eni Enjoy, è disponibile il servizio di car sharing. Il servizio di mobilità urbana, già presente a Catania dall’anno scorso (ma, fino ad oggi, non sino all’aeroporto), consente di utilizzare un veicolo su prenotazione tramite l’apposita app da scaricare sullo smartphone.
Per le Fiat 500 rosse di Enjoy sono 10 gli stalli a disposizione nel parcheggio P2 (di fianco al terminal 1, a 20 mt di distanza). Il prezzo fisso per il servizio da/per l’aeroporto di Catania Fontanarossa è di 4,50 euro, a cui si aggiunge il costo del noleggio a tempo, identico a quello già diffuso in città, ossia 0,25 centesimi al minuto. Al termine del noleggio, l’auto Enjoy deve essere rilasciata negli stalli dedicati da chi si reca in aeroporto: chi la noleggia in città la parcheggerà negli stalli specifici del parcheggio P2 a servizio dell’aerostazione, evidenziati da apposita segnaletica, e non pagherà la sosta in aeroporto; per coloro i quali, invece, la noleggeranno in aeroporto (prelevandola, dopo la prenotazione, nel parcheggio P2) per recarsi in città, valgono invece le regole dell’area municipale: parcheggio gratuito in tutti le aree di sosta municipali e sulle strisce blu nell’area di copertura di circa 30 km quadrati.
«Catania Fontanarossa – commenta Nico Torrisi, amministratore delegato SAC – dopo Milano Linate, dal 2014, e Roma Fiumicino, dal mese scorso, è il terzo aeroporto italiano ad accogliere il servizio, che è un’estensione di quello già operativo nell’area urbana dallo scorso anno su iniziativa del Comune di Catania. Un’ulteriore opportunità per Fontanarossa e la sua caratteristica di “city airport”, a pochi minuti di distanza dal centro città. Ma anche un’iniziativa nella direzione della mobilità sostenibile e intermodale da/per lo scalo, che si aggiunge a tutti i servizi di trasporto pubblici (Alibus e taxi) e privati per la città di Catania e le altre province in attesa degli auspicati collegamenti con ferrovia e metropolitana».