Buone notizie per il cantiere della stazione di Cibali della metropolitana di Catania, attualmente fermo per la crisi che sta attraversando l’impresa appaltatrice Tecnis, causata dalla mancanza di liquidità, nonostante vanti crediti per circa 40 milioni da molti enti pubblici tra cui Anas, Rfi, Comune di Palermo, Autorità portuale di Genova e Comune di Roma.
Grazie all’incontro di ieri tra le organizzazioni sindacali nazionali di Filca Cisl, Fillea Cgil e FenealUil e Luca Egidi, amministratore unico pro tempore di Tecnis S.p.A., i dipendenti del Gruppo Tecnis/infrastrutture riceveranno un acconto di mille euro netti sulle competenze del mese di aprile 2017.
«Va sottolineato con forza – ha spiegato Bianco – come l’azienda, per cause esterne, stia attraversando un periodo di grandi difficoltà pur vantando decine di milioni di euro di crediti per lavori già eseguiti in tutta Italia nei confronti di enti pubblici. È necessario che queste difficoltà non vengano pagate dai dipendenti a cui diamo il nostro pieno sostegno. Né si può consentire che tali problemi allunghino i tempi di realizzazione di opere decisive che, in Sicilia e a Catania in particolare con l’ospedale San Marco a Librino, la Tecnis sta portando avanti».
Restano infatti da ultimare i lavori di rifinitura del mezzanino e delle discenderie, mentre il piano binari risulta completo al 90%.
La stazione di Cibali ha un’importanza strategica nell’ambito della mobilità catanese. A poca distanza da essa si trovano infatti lo stadio Angelo Massimino in piazza Spedini, la sede storica della Facoltà di Agraria dell’Università di Catania in via Valdisavoia e il Liceo Scientifico “Principe Umberto”, sito in largo Filippo Raciti.