La mobilità sostenibile a Malta parla catanese: l’Ente governativo dei Trasporti sceglie uno studio di architettura di Catania per migliorare la mobilità

Uno studio di architettura di Catania si aggiudica il progetto per il nuovo sistema di trasporto sostenibile basato sull’intermodalità


Transport Malta, l’Ente governativo che si occupa dei trasporti, ha deciso negli ultimi anni di destinare la maggior parte delle risorse economiche (sia proprie che quelle provenienti da finanziamenti europei) per la riduzione dei problemi legati alla mobilità dell’isola.

Così come la maggior parte delle nostre aree urbanizzate anche il territorio maltese è interessato dai tipici effetti legati ad un sistema dei trasporti ormai divenuto talmente ingestibile da compromettere la vivibilità delle città: livelli di congestionamento sempre più elevati, tempo passato nel traffico cresciuto notevolmente, una richiesta sempre maggiore di spazi per la sosta, un livello di inquinamento ambientale sempre più preoccupante, inquinamento acustico in crescita.

L’obiettivo è quello di favorire un cambiamento dei comportamenti degli utenti e di passare quindi da un sistema basato sull’uso del mezzo privato (che risulta essere però un sistema antico e inefficiente dal momento che oggi ci troviamo a comprare e mantenere auto private che usiamo solo per un tempo pari al 5% della loro vita utile) ad un sistema moderno che sia più green (ecologicamente meno impattante) e smart (efficiente e veloce anche grazie all’uso di nuove tecnologie).

La strategia pensata da Transport Malta è quella di puntare sul trasporto sostenibile (che significa uso di sistemi a basso impatto ambientale come per esempio mezzi elettrici, incentivazione di una mobilità dolce e sviluppo di sistemi di trasporto collettivi) e sull’intermodalità.

Il sistema maltese prevede infatti la creazione di una rete di diversi mezzi (autobus, biciclette elettriche, macchine elettriche, traghetti, etc) che sia fatta di nodi di interscambio (chiamati SMITH, acronimo che sta per Sustainable Multi Intermodal Transport Hubs) dove l’utente possa facilmente e rapidamente (grazie alla prossimità ma anche grazie all’utilizzo di una app) cambiare mezzo di trasporto per spostamenti più rapidi ed efficienti.

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Nei prossimi anni il territorio maltese sarà coperto da questa rete di hub in cui i più importanti permetteranno ai pendolari e ai turisti di spostarsi grazie agli scambi tra autobus, battelli per gli spostamenti marittimi tra città, biciclette elettriche in sharing, macchine elettriche in sharing.

Il futuro è ormai segnato e tutte le strategie europee ma anche nazionali per l’orizzonte 2020 nonché i maggiori programmi di finanziamento prevedono azioni legate ad una mobilità più efficiente e pulita.

Ad esempio a livello europeo si è deciso di istituire i SUMP (piani di mobilità urbana sostenibile), di incentivare l’acquisto di mezzi più puliti, di spingere su un’infrastrutturazione per l’uso di sistemi elettrici; programmi come Horizon2020, UIA, Interreg ecc prevedono finanziamenti alle città che propongano strategie innovative di trasporto.

È tempo quindi che anche le città italiane e siciliane si attivino per dotarsi di politiche e piani che vadano in questa direzione se vogliono affrontare i problemi legati ai trasporti e puntare ad avere standard di vivibilità e di sostenibilità più elevati per i loro abitanti.

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