I cittadini si mobilitano per salvare il Bastione degli Infetti: “il progetto di recupero snatura il luogo”

Da alcune settimane sono iniziati i lavori al Bastione degli infetti, preziosa testimonianza storica del sistema murario posto a difesa della città, risalente al XVI secolo. Il luogo ha vinto il bando di finanziamento regionale per l’incentivazione di forme di democrazia partecipata, in cui i cittadini erano stati invitati a scegliere l’area della città a cui destinare dei fondi per una riqualificazione.

I primi interventi hanno interessato il verde presente: alcuni degli alberi presenti sono stati abbattuti, e adesso si sta procedendo alla messa in opera di una piattaforma in cemento che costituirà la base del parco giochi per bambini. 

Molti cittadini ed i residenti della zona sono contro questa scelta che snatura la bellezza e la tipologia del sito in cui invece sarebbe importante riqualificare le parti del monumento inaccessibili a cittadini e turisti ed eliminare il cancerogeno amianto presente a pochi metri dalle storiche mura.

L'amianto accanto il Bastione degli Infetti. In quell'area è presente il retro delle mura del bastione attualmente accessibile solo dai cavalli.
L’amianto accanto il Bastione degli Infetti. In quell’area è presente il retro delle mura del bastione attualmente accessibile solo dai cavalli.

Qui sotto una foto di com’era il bastione qualche settimana fa durante l’ultimo evento organizzato dal comitato Antico Corso, in alto. Ad inizio articolo com’è adesso con l’imminente possibile cementificazione.

Il Bastione degli Infetti poco prima dell'inizio dei lavori
Il Bastione degli Infetti poco prima dell’inizio dei lavori

I cittadini discuteranno oggi del problema e delle azioni da portare avanti in un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato popolare Antico Corso.

L’appuntamento è oggi, giovedì 8 Giugno 2017, alle ore 18 in Via Torre del Vescovo all’ingresso del bastione.

Qui l’evento con il comunicato del Comitato popolare Antico Corso :

Democrazia è partecipazione. Invece non sappiamo decifrare che cosa si intenda per democrazia partecipata, dato che non è stato attivato alcun processo di partecipazione dei cittadini, i quali, quando richiedono invece di sapere e di essere coinvolti sono visti piuttosto come degli elementi disturbanti, incapaci di cogliere gli effetti delle scelte operate.
Preso il Bastione degli Infetti si sta mancando l’ennesima occasione di attivare dei processi dal basso, infatti, la norma sulla Democrazia partecipata prevede la partecipazione dei cittadini, non solo nella scelta del sito da riqualificare, ma significava aprire un dibattito e avviare un confronto ex ante sulla tipologia di riqualificazione da effettuare in un luogo che, lo ricordiamo, è già stato sottratto al degrado grazie all’impegno di un gruppo di cittadini riuniti intorno al Comitato popolare Antico Corso.

Da qualche anno quartiere ospita strutture “riqualificate” senza anima, senza attività, riqualificate solo perché c’erano dei soldi da spendere… Questo non può essere un criterio, destinare dei fondi su immobili che dopo il “trattamento” vengono chiusi e sottratti alla collettività.

Sul Bastione si stanno spendendo circa 250 mila euro, per trasformarlo in un parco giochi, per fare ciò stanno preparando delle piattaforme in cemento. Non c’era bisogno di snaturare questo sito, non c’è bisogno di colare piattaforme in cemento per fare giocare i bambini.

Facciamo sentire la nostra voce, se non condividi, vieni al Bastione degli Infetti.

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