In questi giorni, a Catania, è in atto una sperimentazione viaria che sta causando non pochi disagi nel centro storico: per andare incontro alle esigenze di sicurezza della Questura di via Alessandro Manzoni, infatti, il traffico è stato deviato temporaneamente su via Collegiata, via Fragalà e via Mancini. Una soluzione che irrompe prepotentemente nel cuore del centro storico, in piena zona a traffico (non più) limitato, generando colonne di mezzi in fila proprio a fianco della basilica Collegiata, lungo i ristoranti della strada e tagliando ai pedoni e ai turisti la passeggiata di via Etnea in uno dei suoi punti più suggestivi. Una soluzione, dunque, che tale non è e che, come prevedibile, sta solo generando caos e un danno di immagine non di poco conto (basta osservare i volti dei turisti), per non parlare dell’abbassamento della vivibilità della zona e della qualità dell’aria.
Fatte salve le esigenze della Polizia di Stato, la circostanza può però trasformarsi nell’occasione di limitare l’accesso indiscriminato di mezzi privati a quest’area del centro storico proponendo un piano viario alternativo che impedisca di portare sin qui gran parte del traffico di attraversamento del cuore della città.
Fermo restando che, nel lungo termine, è auspicabile la creazione di una grande z.t.l. del centro storico che possa avere, orientativamente, nella via Plebiscito il suo perimetro naturale, nonché l’opportunità di delocalizzare la Questura di via Manzoni in area più consona, ecco una proposta attuabile nel breve termine che consentirebbe di salvaguardare l’area di via Etnea compresa tra via Antonio di Sangiuliano e piazza Università:
La maggiore innovazione consiste, già all’altezza di via Quartarone, nell’intercettare e deviare il traffico di via Vittorio Emanuele II diretto a est. Via Quartarone diverrebbe così percorribile a salire, verso piazza Dante: ciò può avvenire o rendendola a doppio senso (con divieto di sosta e fermata), oppure creando una circolazione rotatoria sfruttando anche via Teatro Greco e via Santa Barbara (quest’ultima solo nel tratto compreso tra via Teatro Greco e via Vittorio Emanuele II, con divieto di sosta e fermata, invertendo l’attuale senso di marcia). Piazza Dante diverrebbe a doppio senso di marcia, così come via Gesualdo Clemente: qui la sosta a spina di pesce andrebbe sostituita con quella in linea. Giunti all’altezza di via Santa Maddalena, si può rendere quest’ultima a doppio senso per consentire di raggiungere facilmente piazza Stesicoro. In alternativa o in aggiunta, si potrebbe anche valutare di rendere a doppio senso anche il tratto di via Di Sangiuliano compreso tra via Santa Maddalena e via Manzoni, seppur non strettamente necessario, a meno di non voler accorciare il percorso per raggiungere la zona di piazza Manganelli.
In via Vittorio Emanuele II, dunque, dopo l’incrocio con via Quartarone, proseguirebbero dritto, in direzione piazza Duomo, solo i mezzi diretti a raggiungere via Garibaldi (dal basso) o le traverse della stessa strada. Via San Giuseppe al Duomo si trasformerebbe invece in zona a traffico limitato, con accesso consentito solo ai residenti e ai mezzi delle forze dell’Ordine (nonché ambulanze e altri mezzi espressamente autorizzati). L’accesso a via Collegiata, via Fragalà e via Manzoni nel tratto a sud di via Antonino di Sangiuliano sarebbe consentito solo ai medesimi soggetti, consentendo quindi un notevole abbassamento del traffico e dell’inquinamento in quest’area e venendo incontro alle esigenze della Polizia di Stato.
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