Pubblichiamo la nota del movimento #salvaiciclisti Catania in merito alla delibera del Comune in cui viene disposto lo storno delle residue somme di un mutuo per la costruzione di piste ciclabili a favore dell’abbellimento artistico della rotonda del Tondo Gioeni.
Abbiamo appreso dalla stampa la notizia della scelta da parte dell’amministrazione comunale di stornare somme destinate alla realizzazione di piste ciclabili per effettuare interventi di abbellimento estetico alle aiuole del tondo Gioeni.
Siamo increduli. Perché se così fosse sarebbe paradossale che questa decisione sia stata presa dalla stessa persona (il nostro primo cittadino) che meno di due mesi fa ha ospitato in pompa magna tutti i sindaci delle principali città italiane impegnandoli in una conferenza nazionale sul tema della mobilità sostenibile.In tale occasione i sindaci concordemente avevano ritenuto l’applicazione di modelli di mobilità sostenibile obiettivo prioritario nelle politiche delle rispettive città amministrate. L’impegno è stato preso, fra l’altro, davanti al Ministro dell’Ambiente ed a quello delle Infrastrutture ed è stato formalizzato in un documento denominato, per l’appunto, “Carta di Catania”.
Sarebbe incredibile pensare che somme consistenti già presenti nelle casse del Comune e già vincolate ad interventi che potrebbero mettere Catania al pari con altre città italiane, siano state destinate ad altro, anche perché in quella occasione i sindaci hanno esternato la loro difficoltà a reperire somme da destinare allo scopo e dunque sarebbe assurdo che la nostra città, che ha avuto la fortuna di avere in cassa dei fondi li abbia destinati ad opere che non portano alcun risultato funzionale.
Ci pare strano poi che tale decisione sia stata presa senza coinvolgere le associazioni ciclistiche e di mobilità sostenibile con le quali esiste già da un anno un dialogo sempre attivo nell’ambito di un tavolo tecnico. Attivo al punto che, anche in questi mesi estivi, le stesse associazioni sono state convocate più volte dall’assessorato alla mobilità per la organizzazione della settimana europea della mobilità sostenibile che si terrà a settembre anche nella nostra città.
Ci appare anche strano che la decisone sia stata presa con l’avallo proprio dello stesso sindaco che è stato scelto dai colleghi in rappresentanza dell’Anci per esprimere al Vaticano l’impegno dei comuni italiani di dare corso al messaggio pontificale che sanciva l’importanza della sostenibilità ambientale nell’ambito della mobilità urbana.
Ma ancora più strano ci pare che tale decisione sia stata presa nei confronti di una città in cui lo stato della mobilità e della viabilità in generale è emergenziale oltre che un problema sentito a tutti i livelli sociali e vissuto drammaticamente dalle forze economiche ed imprenditoriali. Ma ciò che è più grave nei confronti di una città dove i livelli di inquinamento atmosferico superano costantemente i limiti imposti dalla normativa europea con grave nocumento della salute dei cittadini di cui, fra l’altro, il sindaco è garante e direttamente responsabile.
Per tutte queste considerazioni e poiché stentiamo a capire cosa e come sia potuto accadere quanto riportato dalla stampa ci auspichiamo che il signor Sindaco intervenga personalmente per spiegare ai cittadini, ma anche alle associazioni di volontari che hanno speso gratuitamente il loro tempo per la ciclabilità, che della mobilità sostenibile è un aspetto importante, le ragioni di questa scelta politica adottata dalla sua giunta.
A me pare strano e sono incredulo di fronte all’incredulita’ del redattore. Il sindaco Bianco come tutti i politici d’altra parte, vivono di comsenso. Nella gestione di fondi fanno calcoli precisi sul ritorno i termini elettorali. Evidentemente quattro fiori al Tondo Gioieni portano più voti di una posta ciclabile. Considera inoltre che , allorquando la base elettorale è composta in massima parte di gente di un certo sub livello sociale, le scelte delle amministrazioni diventano obbligate a favore del clientelismo ormai radicato. Purtroppo esseri “pensanti e civili” sono ancora in minoranza alle nostre latitudini. Per lo stesso motivo, ma al contrario, nei paesi civili si portano avanti progetti degni di vestire di sostenibilità l’intero paesaggio umanizzato. Questo si può accetare o meno, ma è la pura realtà della vita politica quotidiana.