Per la seconda volta nella sua storia –la prima era stata nel 2019– e alla prima occasione utile, cessata l’emergenza sanitaria per la pandemia, l’aeroporto di Catania Fontanarossa ha superato i dieci milioni di passeggeri in un anno. Di nuovo raggiunta, quindi, quella soglia che mantiene lo scalo etneo nella fascia dei più trafficati scali europei, attestandosi al 5° posto in Italia dopo Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Bergamo e Napoli, quest’ultimo l’unico a vantare una crescita, seppur lieve, rispetto al 2019.
Questi i primi dieci scali italiani per traffico passeggeri nel 2022:
- “Leonardo da Vinci” di Fiumicino (FCO)
- “Città di Milano” di Malpensa (MXP)
- “Il Caravaggio” di Orio al Serio (BGY)
- “Ugo Niutta” di Capodichino (NAP)
- “Vincenzo Bellini” di Fontanarossa (CTA)
- “Marco Polo” di Tessera (VCE)
- “Guglielmo Marconi” di Borgo Panigale (BLQ)
- “Enrico Forlanini” di Linate (LIN)
- “Falcone e Borsellino” di Punta Raisi (PMO)
- “Karol Wojtyła” di Palese (BRI)
Nel dettaglio, l’Aeroporto di Catania nel 2022 vedrà transitare, al 31 dicembre 2022, 10.079.895 passeggeri, contro i 10.223.113 del 2019 (-1,40%). I movimenti si attesteranno a 72.450, contro contro 75.070 (-3,49%)
Le prime tre rotte nazionali sono Roma FCO con 1.549.053 passeggeri (-15%), Milano Malpensa con 1.256.873 (-0,7%) e Bologna con 582.909 (+46%).
Le prime tre rotte internazionali sono Malta con 251.211 passeggeri (-18,9%); London Gatwick con 199.500 (-1,9%) e Vienna con 156.800 (+36,5%).
Il giorno più trafficato dell’anno è stato domenica 18 settembre 2022, con 43.153 passeggeri in transito nel nostro scalo, mentre il giorno meno trafficato dell’anno è stato martedì 18 marzo 2022, con 7.676 passeggeri.
Il numero delle destinazioni nazionali è cresciuto da 22 del 2019 alle 27 del 2022: si sono aggiunte infatti Parma, Bolzano, Alghero e Forlì.
In diminuzione, invece, gli scali internazionali serviti: sono 105 contro i 120 del 2019.
Si sono aggiunte rotte importanti come Leeds, Manchester, Memmingen, Cluj, Abu Dhabi e Dortmund, ma pesa ovviamente l’assenza del mercato russo, che con Mosca Domodedovo, Vnukovo e San Pietroburgo rappresentavano nel 2019 circa 75.000 passeggeri che transitavano nel nostro scalo.
Inoltre, sono assenti anche gli scali ucraini di Kiev (con 13.794 passeggeri) e Minsk, e non è mai partita la destinazione –annunciata e molto attesa– di Leopoli, conseguenze di una situazione geopolitica critica, che ha di fatto imposto l’interruzione di numerosi collegamenti.
Sperando che i conflitti internazionali cessino o quantomeno non si allarghino e che non ci siano nuove emergenze sanitarie, il futuro di Fontanarossa è pieno di appuntamenti che ne favoriranno lo sviluppo: dalla nuova viabilità lato città alla nuova pista, da realizzarsi a sud dell’attuale, per la quale è stato finanziato l’interramento dei binari a ovest del sedime aeroportuale.
Fino a quando non ci sarà una compagnia Siciliana, La sicilia sarà ostaggio. Costa meno fare un Parigi roma, che un Catania roma.
Pulvirenti l’hanno fatto fallire, perché dava fastidio. Dava fastidio a qualcuno…..eppure molti, anche fra politici ne hanno approfittato. Etichettando Antonino Pulvirenti come mafioso od altro.