«È una corsa contro il tempo». A dirlo è l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catania, Enrico Trantino, ma l’impegno è massimo per cercare di far diventare realtà quelle che per adesso sono solo idee progettuali. Idee progettuali che, però, hanno già avuto assegnato i rispettivi finanziamenti del PNRR nell’ambito del Piano Urbano Integrato “CTA_Una sintesi tra margini urbani“. La condititio sine qua non, però, è mandare in gara tutto entro i primi mesi del 2023, altrimenti le risorse finanziarie faticosamente ottenute andranno perse e, con esse, la possibilità di riqualificare interi “frammenti” urbani che potrebbero cambiare volto.
I quartieri interessati dalle possibili opere di riqualificazione urbana sono diversi: da Ognina a Monte Po, da Librino alla Civita. A fare la parte del leone sarebbe, però, il vecchio quartiere di San Berillo, con ben cinque progetti, tutti in qualche modo legati e complementari tra loro.
Qui, nelle intenzioni dell’amministrazione, come ci conferma l’Assessore Trantino, si vuole realizzare un Urban Centre: uno spazio espositivo della storia contemporanea della città, dove poter conoscere in anteprima tutti i progetti di rigenerazione urbana pensati per la città che, se portati a compimento, rappresenteranno il volto nuovo della città dei prossimi lustri, compresa la nuova stazione del pessante ferroviario in piazza Paolo Borsellino. Non a caso è stato interpellato il grande architetto Mario Cucinella per ripensare il quartiere, che sorge a pochi passi da dove dovrà realizzarsi il suo importante e noto (nonché in ritardo) intervento di riqualificazione urbana di Corso Martiri della Libertà. L’architetto sarà a Catania prossimamente, a detta dell’assessore, per valutare le condizioni del quartiere in persona e, eventualmente, confermare questa sua nuova opportunità di lavorare per Catania. Nel caso, l’intervento -che prevede demolizioni e parziali ricostruzioni- troverà un legame architettonico con le opere previste nel vicino asse viario che collega la stazione centrale a piazza della Repubblica, pur in un contesto tipologico molto differente.
I progetti per San Berillo, per un totale di 13 milioni di euro (a cui si aggiungerebbero i dodici assegnati per un altro, nuovo parco in piazza delle Repubblica, prevedono la riqualificazione dell’alberatura e della pista ciclabile di via Di Prima (2.500.000 di euro), la realizzazione di spazi pubblici a verde e pavimentati tra via Pistone e via delle Finanze (2.500.000 di euro), la realizzazione dell’Urban Centre e di nuovi uffici comunali (6.000.000 di euro) e la riqualificazione diffusa delle percorrenze e della viabilità interna pedonale e ciclabile (2.000.000 di euro). Nei pressi, oltre al già citato nuovo parco a nord di piazza della Repubblica, che si aggiungerebbe a quello già previsto a sud della stessa piazza, a copertura del nuovo parcheggio multipiano, anche la riqualificazione di Corso Sicilia con interventi di miglioramento dell’accessibilità degli accessi della metropolitana (fermata Stesicoro), per ulteriori 2.500.000 euro.
Nel quartiere della Civita, invece, a pochi passi del Convitto Cutelli e da via Teatro Massimo, nuova speranza per la riqualificazione di piazza Pietro Lupo (1.900.000 euro), con la rinnovata prospettiva di demolire l’ex palestra ivi presente e realizzare un parcheggio pertinenziale interrato (3.900.000 euro).
Completano il quadro dei progetti ammessi a finanziamento di questo Piano Integrato, gli interventi previsti a Librino per un totale di 23.500.000 euro, e cioè la realizzazione di un nuovo parco, la realizzazione di nuovi spazi sportivi ed attrezzature in ampliamento del Campo di Rugby già esistente, il rinnovo delle sezioni stradali di viale Librino, viale Moncada e viale San Teodoro, per favorire la mobilità dolce e l’accessibilità pedonale con l’inserimento di un parco urbano lineare ed aree verdi nonché la ristrutturazione del plesso della scuola Brancati. Anche nel quartiere di Monte Po, più a nord-ovest, è previsto il miglioramento della dotazione di verde grazie al progetto ammesso con un finanziamento di oltre 15.000.000 di euro per la realizzazione di una “cerniera verde” e il ripristino delle aree verdi a ridosso del torrente Acquicella.
A Ognina, infine, si profila un interessante intervento di connessione tra la stazione omonima del passante ferroviario e quello che dovrà essere il nuovo lungomare (la demolizione del viadotto nel borgo di Ognina dev’essere finanziato attraverso un altro strumento), con ulteriori due milioni di euro.
Ad eccezione delle opere più onerose, previste nei quartieri di Librino e di Monte Po, di cui si fa carico Invitalia, per gli altri progetti saranno le risorse umane interne del Comune a dover riuscire nell’obiettivo, per specifica volontà dell’assessore Trantino, al fine di dare la possibilità a professionisti locali di cimentarsi nel sogno -da tradurre in realtà- di migliorare e portare “pezzi di Catania” a nuova vita.
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Tanti bei progetti per Catania che spesso non trovano mai la luce nel silenzio dell’informazione catanese che fa titoloni negli annunci progettuali , ma poi non se ne sa più nulla quando non vengono realizzati o per conoscere i motivi per cui non vengono poi realizzati (escluso questo sito che forse è l’unico o uno dei pochissimi che fa una reale informazione). Ma se oggi (mi pare sia oggi) decade tutto il consiglio comunale e la giunta tutti questi progetti che fine fanno? Qualcuno sa rispondermi?
sono un sognatore della Catania che cambia
mi auguro che il 100% di questi progetti si realizzino
Alfio Poli catanese puro