Sono partiti i lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria Palermo-Catania, collegamento che, nelle previsioni, rivoluzionerà lo sviluppo della mobilità in Sicilia, grazie a un investimento economico di 415 milioni di euro.
Oggi, alla cerimonia di avvio dei lavori, nel cantiere del tratto Bicocca (CT)-Catenanuova (EN), erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, il Sindaco di Catenanuova, Carmelo Scravaglieri, e l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italian, nonché commissario per l’itinerario Palermo-Catania-Messina, Maurizio Gentile.
Il nuovo collegamento veloce consentirà di ridurre i tempi di percorrenza dello spostamento tra i due poli metropolitani dell’isola e di garantire una maggiore capacità dei binari, andando quindi a migliorare le esperienze di viaggio dei siciliani, con benefici per l’intero sistema di trasporto e per l’ambiente.
La nuova linea Palermo-Catania, parte integrante del Corridoio ferroviario europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, è uno degli interventi previsti per migliorare la mobilità in Sicilia. Ammonta infatti complessivamente a tredici miliardi di euro il piano di investimenti di Rfi per la realizzazione di nuove infrastrutture e il potenziamento tecnologico della rete esistente nell’isola.
Il progetto di raddoppio del tracciato Bicocca-Catenanuova ha un valore di 415 milioni di euro. L’attivazione di un primo binario è prevista nel 2021 mentre l’intervento su ambi i binari dovrà concludersi entro il 2023, chiudendo di fatto la prima fase funzionale del nuovo collegamento ferroviario veloce tra Palermo e Catania. L’ultimazione dell’intera opera è prevista nel 2025, consentendo per quella data un tempo di percorrenza dell’intera tratta di circa un’ora e 45 minuti. Riduzioni dei tempi di viaggio progressive sono previste già nel corso dei prossimi anni, grazie all’attivazione per fasi dei nuovi tratti di linea. L’investimento economico per l’intera opera è di circa otto miliardi di euro.
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Ottima notizia, speriamo che la scadenza del 2025 come anno di conclusione dell’opera venga rispettato.
La Sicilia è una terra naturalmente vocata al turismo, e pertanto non può essere sprovvista di una rete ferroviaria come si deve. Chi parla di valorizzazione del turismo senza prima ammodernare la rete ferroviaria, parla solo di aria fritta.
Aggiungo, che allo scopo andrebbero riattivate e ammodernate alcune linee e stazioni dismesse, come quelle che sorgono lungo la tratta Motta-Regalbuto. La scarsa lungimiranza e la grande ottusità di chi in questi decenni ha amministrato le ferrovie in Italia ha chiuso una tratta come la Motta-Regalbuto, che registrava un basso numero di passeggeri semplicemente perché trascurata e troppo breve. Nella remota ipotesi in cui a qualcuno venga l’idea di riattivare la Motta-Regalbuto come linea secondaria, la si potrebbe poi prolungare costruendo una nuova linea che colleghi Regalbuto con Nicosia, attraversando i comuni di Gagliano Castelferrato, Troina e Cerami, che per la loro posizione di comuni montani sono troppo isolati.
Personalmente io non ci credo.Dopo una sceneggiata dell’inizio dei lavori,si continuera’ a trascurare tutto e la ferrovia Palermo Catania restera’ coi tempi attuali. Basta guardare la Palermo Messina ancora a semplice binario per piu’ della meta’ percorso, la Palermo Trapani via Mili chiusa da tanti anni.