La campagna “I luoghi del cuore” 2018 del Fondo Ambiente Italiano sta per giungere a termine: ancora 10 giorni e si chiuderanno le votazioni per i numerosissimi siti di interesse storico e culturale italiani che concorrono: la Porta Garibaldi di Catania rientra nelle attuali prime 20 posizioni su oltre ventimila luoghi in competizione.
La Campagna del FAI mira alla valorizzazione e riqualificazione dei luoghi più belli e significativi d’Italia spesso vittima di incuria o abbandono, proponendo progetti concreti di recupero anche con l’erogazione di contributi economici. Per selezionare i luoghi da riqualificare, vengono presi in considerazione quelli che ottengono più voti attraverso un censimento che si tiene negli anni pari e coinvolge tutti i cittadini, al quale, negli anni dispari, segue la fase degli interventi concreti nei luoghi scelti.
Catania concorre con numerosi siti: oltre alla Porta Garibaldi, che fra tutti è quello più seguito e quindi con più probabilità di ottenere poi un riscontro in termini di reale valorizzazione e riqualificazione, quelli che godono delle migliori posizioni sono l’Aula Magna e la corte del Convitto Cutelli e il Fiume Amenano, molto distanti, però, dalla vetta della classifica. La votazione è multipla, quindi si possono votare più siti.
Il prossimo 30 novembre si chiuderà la consultazione on line, estremamente semplice (basta un click) e realisticamente, tra i siti catanesi, quello che può ancora ragionevolmente ambire a ottenere poi un riscontro concreto è proprio la Porta Garibaldi/Ferdinandea, attualmente al 20° posto dopo aver scalato numerose posizioni nelle ultime settimane, oltretutto a pochi voti di distanza dai siti che la precedono. Per questo è ancora importante votare e far votare questo sito storico del capoluogo etneo che ha certamente bisogno e merita la valorizzazione e la riqualificazione che le competono: QUI IL LINK ALLA PAGINA UFFICIALE PER LA VOTAZIONE.
La Porta Ferdinandea, oggi intitolata a Giuseppe Garibaldi, è un arco di trionfo realizzato nel 1768, su progetto di Stefano Ittar e Francesco Battaglia, per commemorare le nozze di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. Si trova tra piazza Palestro e piazza Crocifisso Majorana, alla fine di via Giuseppe Garibaldi, nel quartiere del Fortino, in dialetto catanese Futtinu. La zona è chiamata così in ricordo di un fortino costruito nelle vicinanze dal viceré principe di Ligne, dopo l’eruzione lavica del 1669 che colpì la città su tutto il lato occidentale, annullandone le difese medievali. Dell’opera di fortificazione avanzata, che sorgeva a sud di piazza Palestro, rimane una porta in via Sacchero. “Melior de cinere surgo” sono le parole di una celebre iscrizione sulla Porta Ferdinandea riferita alle molteplici distruzioni che ha subito Catania, a seguito delle quali è sempre rinata. Questa frase sintetizza la fierezza di una popolazione che, instancabile, continua a ricostruire sempre più bella la propria città sulle ceneri della precedente.