La scorsa settimana è stato firmato nel Municipio di Acicastello, il protocollo d’intesa per la partnership dei soggetti aderenti all’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi”.
L’istituzione dell’Ecomuseo “Riviera dei Ciclopi” mira alla creazione di un vero e proprio scrigno dei tesori architettonici, etnoantropologici e culturali del territorio castellese e sarà il primo della riviera jonica per diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’intera Sicilia Orientale.
L’Ecomuseo interesserà le quattro frazioni del comune rivierasco e servirà a tutelare e valorizzare luoghi come il megapillows dell’ex stazione di Aci Castello, i basalti colonnari di Aci Trezza, il Sentiero delle fate di Ficarazzi, l’antica fontana di via Stazione, le grotte di Ulisse di Cannizzaro, oltre alla promozione dei luoghi storici e culturali di Aci Castello.
Superata la prima fase di istituzione dell’Ecomuseo con l’approvazione dello Statuto e del Regolamento da parte del Consiglio comunale, l’assessorato alla Cultura guidato da Gisella Patanè ha avviato le procedure per la costituzione degli organismi che dovranno sviluppare il progetto messo a punto dal Comitato tecnico scientifico presieduto dal professor Salvo Cannizzaro, secondo i dettami e le linee guida della Legge regionale in materia di Ecomusei.
A sottoscrivere il documento sono state oltre 10 realtà associative locali, cui si aggiungono l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” ed altri enti che sono pronti a fornire apporto partecipativo al progetto ecomuseale. Prossima tappa, adesso, sarà la trasmissione alla Soprintendenza dei Beni culturali ed ambientali di Catania per l’avvio del procedimento di riconoscimento formale dell’Ecomuseo da parte dell’Assessorato regionale del Beni culturali.