Sono trascorsi ormai 20 giorni dall’esordio dello street control nelle strade catanesi: un dispositivo in grado di fotografare i veicoli in infrazione attraverso una telecamera installata sul tettuccio dei veicoli della Polizia Municipale e collegata a un tablet.
Il nuovo sistema tecnologico era stato annunciato dal Sindaco Enzo Bianco come un strumento efficace per “reprimere con maggior efficacia alcune violazioni del codice della strada a cominciare da quelle che danno più fastidio ai catanesi: pensiamo a chi parcheggia l’automobile in seconda fila e impedisce alle altre macchine e agli autobus di passare, a chi mette la macchina sul marciapiede e blocca i genitori con i passeggini e i disabili su carrozzella, oppure ancora a chi parcheggia su un incrocio e impedisce che la circolazione si svolga nel modo più sicuro”.
Come riportato dal quotidiano “La Sicilia”, il Comando di Polizia Municipale, nella figura del vicecomandante Sorbino, ha reso noto il primo bilancio delle sanzioni elevate tramite lo street control: “Nella prima settimana il servizio ha avuto un bilancio di 250 multe, mentre adesso siamo sulla media di cinquanta multe al giorno per auto in doppia fila senza conducente né passeggeri, mentre se all’interno c’è qualcuno viene invitato a spostare il veicolo.” Per il momento lo street control ha battuto le strade del centro storico, viali e vie commerciali attorno al corso Italia.
Numeri piuttosto contenuti rispetto le aspettative e le previsioni in una città come Catania in cui 50 veicoli in sosta irregolare si possono contare in un centinaio di metri, bilancio povero anche in rapporto ai due precedenti test: il primo si è svolto lo scorso anno al Viale Mario Rapisardi e il secondo, pochi giorni prima l’implementazione del sistema, nelle strade del centro. Nel primo caso la telecamera mobile della polizia municipale ha fotografato centinaia di veicoli, il 60% dei quali in infrazione, nel secondo su 218 auto sono risultati 70 i veicoli privi di revisione, 20 senza assicurazione e decine le auto in sosta illegale.
Il vicecomandante Sorbino ha inoltre aggiunto: “stiamo anche predisponendo la comunicazione sul sito del Comune delle zone in cui viene utilizzato lo Street control, non delle strade, non essendo questo un servizio fisso come l’autovelox”.
Sarebbe però opportuno che il Comando di Polizia Municipale pubblicasse periodicamente un report dettagliato delle sanzioni elevate per verificare l’effettiva efficacia dello street control nel reprimere le infrazioni al Codice della Strada che ogni giorno mettono a dura prova la mobilità catanese, limitando la libertà di movimento di chi si muove a piedi o utilizza il trasporto pubblico.
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Necessaria anche una comunicazione trasparente riguardo i proventi delle sanzioni che in base all’articolo 208 del Codice della Strada devono essere investiti in manutenzione, piani del traffico, sicurezza degli utenti deboli, corsi di educazione stradale, assistenza e previdenza degli agenti.
NON AVEVO DUBBI CHE FOSSE L’ENNESIMA FARSA. Nell’articolo leggo che “per auto in doppia fila con all’interno qualcuno, viene invitato a spostare il veicolo”. Ma siamo MATTI? così non si va da nessuna parte.! Ma che regola è? Non ha senso fischiare e chiedere di spostare l’auto perchè il restringimento di carreggiata con conseguente ingorgo si è già creato, sia che c’è qualcuno in auto sia che non c’è.
Va fatta la multa e basta, altrimenti scatta il solito MINUTINO alla catanese che ovviamente ha una durata temporale puramente soggettiva. Ci vuole serietà ed intransigenza…..ma visto che siamo a Catania è una pia illusione.
solo 50 multe al giorno ?????? vi accontentate di poco !!!!!! solo in un giorno, per giocare, ho controllato la copertura assicurativa delle auto che circolavano per Catania e in meno di 1h ne ho contate almeno 20 ! forse bisognerebbe lavorare di piú e meglio ?
Noi non ci accontentiamo, è evidente che 50 multe al giorno sono un numero ridicolo a fronte della possibilità che questo strumento offre. La polizia municipale può e deve fare di più, altrimenti è un’occasione persa.