In questi anni, le vecchie lampade al sodio sono state sostituite con quelle moderne a LED che consumano molto meno, si accendono istantaneamente ed hanno un fascio di luce diretto che illumina solo la carreggiata.
Se per i veicoli questo è un vantaggio, non lo è ad esempio sul Lungomare, in cui i lampioni molto alti non riescono a illuminare il marciapiede.
Nel centro storico, l’illuminazione è molto carente all’interno del Giardino Bellini ed in piazza Vincenzo Bellini, uno dei cuori principali della città.
Alcuni fari installati sono tenuti inspiegabilmente spenti, lasciando la facciata del Teatro Massimo Bellini al buio.
Non va bene nel resto della piazza in cui non esiste illuminazione per la Casa del Mutilato ed il Palazzo delle Finanze con la relativa scalinata.
Qualche luce in più, nei punti strategici della città ed a partire da quella piazza, cuore della movida, la renderebbe più sicura dando un grande contributo al miglioramento della vivibilità della città.
Grazia ai moderni fari a LED, il consumo d’energia sarebbe anche esiguo e si avrebbe un rapporto spesa-benefici nettamente conveniente.
Proprio nei giorni scorsi ho portato in giro per Catania degli ospiti spagnoli. Ebbene, tra le loro osservazioni è risaltata proprio la mancata illuminazione di molti monumenti importanti, esternata proprio di fronte al Teatro Massimo così scarsamente illuminato.
Confermo anche che il percorso sul lungomare di sera, sul marciapiede lato mare, è decisamente poco illuminato (e anche in questo caso la circostanza non è passata inosservata ai miei ospiti stranieri).
Confermo quanto detto. Ieri sera ho percorso in bici il Corso Italia (erano circa le 21). Tutto AL BUIO.