FOTO | Piazza Stesicoro, ritornano le palme

Il punteruolo rosso, un parassita delle palme, in questi anni ha provocato la morte di centinaia di piante in città: l’ultimo tragico caso lo scorso autunno quando una delle palme di piazza Cutelli, indebolita dal coleottero che ne ha provocato il collasso, ha causato la morte di una donna cadendo sulla panchina su cui era seduta.

Le palme di Catania sono state progressivamente infestate dal parassita e molte strade e piazze in cui la caratteristica pianta si stagliava sono state sostituite da arbusti immuni a questo tipo di infestazione, come ad esempio in piazza Mario Cutelli dove sono state sostituite da alberi di leccio o al lungomare.

Lo scorso autunno l’Assessorato all’Ecosistema Urbano e la Direzione Ecologia e Ambiente in convenzione con il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania hanno monitorato le palme  del tipo Phoenix dactylifera come quella crollata in piazza Cutelli.

Veduta aerea del 2003 di piazza Stesicoro: le palme antistanti l'Anfiteatro erano ancora presenti
Veduta aerea del 2003 di piazza Stesicoro: le palme antistanti l’Anfiteatro erano ancora presenti

Le palme di piazza Stesicoro hanno subito la stessa sorte, quelle del lato dell’anfiteatro romano negli anni si sono ammalate e sono morte, mentre quelle posizionate nell’ala est della piazza dove è collocata la statua commemorativa dedicata a Vincenzo Bellini, godono di buona salute grazie al costante monitoraggio, nonostante la presenza di alcune falle nelle aiuole.

Lo scorso sabato la Direzione Ecologia e Ambiente coordinata dall’Ingegnere Salvo Cocina con il supporto del personale del Comune e della Multiservizi ha messo a dimora nel lato ovest di piazza Stesicoro nuove palme della specie Trachycarpus fortunei meno vulnerabile all’infestazione del punteruolo rosso. I lavori di messa a dimora sono proseguiti anche stamattina.

Le 25 palme sono state donate dalla Ferrovia Circumetnea, che ha regalato alla città anche 400 piantine che saranno posizionate nello spartitraffico di Corso Sicilia, che a partire dall’anno prossimo sarà uno dei nodi nevralgici della nuova metro catanese.

 

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