Pista ciclabile al posto della ferrovia Noto-Pachino: la posizione di Sicilia in Treno

Inizia con questo articolo la collaborazione del network mobilita.org con Sicilia in Treno, associazione composta da cultori di storia, tecnica e attività ferroviaria, con un’ampia esperienza associativa,  più che decennale, negli ambiti del recupero, tutela e restauro dei mezzi rotabili storici, nel campo del modellismo ferroviario, nell’organizzazione di eventi in treno storico e di eventi divulgativi della storia delle strade ferrate siciliane e italiane. Nelle pagine di mobilita.org troveranno spazio le notizie e gli approfondimenti sulla cultura ferroviaria siciliana di cui i membri di Sicilia in Treno sono grandi appassionati ed esperti.


Foto di copertina: Roberto Cocchi

Apprendiamo che i Comuni di Noto e Pachino hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla creazione di una pista ciclabile sulla tratta ferroviaria Noto – Pachino. I contenuti e le finalità dei provvedimenti congiunti delle due amministrazioni comunali sono descritti negli articoli pubblicati su siracusanews.it e su notonews.it.

Dalla lettura di quanto pubblicato, si apprende che i due Comuni intendono valorizzare la vecchia tratta ferroviaria, attualmente in comodato d’uso gratuito dalla società Ferservizi, realizzando un’infrastruttura sul modello delle greenway. In particolare in tali articoli si legge che “il Comune di Noto dovrà quindi predisporre una manifestazione di interesse finalizzata alla negoziazione per la scelta di chi dovrà occuparsi della promozione complessiva del progetto per quanto riguarda gli aspetti economici, sociali, di concertazione istituzionale e tecnico redazionale. Avviso rivolto a gruppi di ricerca dei dipartimenti universitari cui verrà riconosciuto un compenso pari a 10 mila euro, il 70% a carico del Comune di Noto e il restante a carico del Comune di Pachino ed entro 12 mesi dovranno essere presentati almeno due progetti da mettere a bando europeo.

Tale notizia è in evidente contrasto con i più recenti e promettenti sviluppi in tema di ferrovie turistiche in Italia. Ricordiamo infatti che nell’Atlante delle linee ferroviarie dismesse, pubblicato da Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, riguardo alla linea Noto – Pachino, si legge che “recentemente la Fondazione FS Italiane ha manifestato interesse per valutare un eventuale ripristino della linea unicamente per la circolazione di treni storico-turistici, considerato il percorso della linea che costeggia l’Oasi di Vendicari, di particolare interesse naturalistico, nonché l’attrattiva turistica della zona del pachinese per monumenti, aree archeologiche e località a vocazione balneare.”

In aggiunta a quanto di dichiarato dalle società del Gruppo FS riguardo la linea in questione, si evidenzia anche che la PdL sulle Ferrovie Turistiche, approvata alla Camera dei Deputati in data 24 gennaio 2017 e attualmente in fase di discussione presso la 8a Commissione Permanente del Senato (in attesa del trasferimento in sede deliberante), riporta nel suo articolato uno specifico elenco finalizzato all’individuazione delle prime linee fatte oggetto del provvedimento normativo stesso e tra esse c’è la linea Noto – Pachino.

Da quanto riportato risulta quindi evidente il contrasto tra la scelta programmatica delle amministrazioni dei due Comuni e quanto invece espresso sia dal soggetto proprietario della linea in una recente pubblicazione ufficiale, che dal legislatore in sede nazionale, con una legge in fase di approvazione che riporta diverse scelte programmatiche per la linea in questione.

Esprimiamo pertanto, in qualità di Associazione di cultura e attività ferroviaria, dissenso e preoccupazione per l’iniziativa volta alla realizzazione della pista ciclabile sul sedime della linea, intrapresa dalla due Amministrazioni. Sicilia in Treno è naturalmente indirizzata verso la posizione espressa sia dal gruppo FS che dal legislatore che si orienta sull’opportunità di un rilancio dell’esercizio ferroviario in chiave turistica della Noto-Pachino. Siamo infatti convinti che tale ripristino valorizzerebbe maggiormente il territorio in termini di servizi e richiamo turistico, aumentandone l’attrattività e la fruibilità da parte dei visitatori, recuperando il ruolo di infrastruttura essenziale all’economia del territorio nel quale è inserita.

Inoltre, esperienze del recente passato dimostrano come la realizzazione di una pista ciclabile porti spesso problemi di manutenzione non essendo individuato un gestore delle greenway (cosi come invece si avrebbe nel caso la linea fosse rifunzionalizzata per un uso ferroviario o venisse mantenuto l’armamento e ci si indirizzasse ad esempio verso l’uso di ferrocicli, anch’essi legati alla PdL di cui sopra), con le conseguenti responsabilità sulla valorizzazione dell’investimento pubblico ovvero col rischio, tutt’altro che peregrino, di ritrovarsi una infrastruttura abbandonata e fatiscente, così come già accaduto in altre zone della Regione.

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fonte: siciliaintreno.org

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