“La frana Himera si risveglierà “: il professore Liguori contesta la bretella A19

Contestato dal professore Vincenzo Liguori, docente di Geologia applicata del dipartimento di Ingegneria civile ambientale e aerospaziale, scuola politecnica dell’Università di Palermo, il cronoprogramma stilato dal ministero dei lavori pubblici.

“I progetti redatti – afferma Liguori – non hanno tenuto conto della frana del 2005, che doveva essere assolutamente consolidata prima dei lavori. La frana con uno spessore di 20 metri, che si muove verso l’alveo del fiume Himera, è attualmente quiescente, ma si risveglierà quando si comincerà a lavorare con ‘scalzamenti al piede’, sia per le opere, che per l’erosione del fiume, e allora saranno dolori. Inoltre lavorare sui quei terreni argillosi in inverno sarà letteralmente impossibile”.

I primi problemi inizieranno, secondo il professore Liguori, quando si inizierà a demolire il viadotto pericolante che è posizionato sopra la strada provinciale Sp 24 che fa parte integrante della bretella voluta dal ministero. La strada dovrà necessariamente essere chiusa e questo bloccherà nuovamente il traffico sulla carreggiata.

Altra nota dolente è la mancata prova di staticità della carreggiata Catania-Palermo che avrebbe forse consentito di riaprire immediatamente in doppio senso di circolazione una carreggiata dell’autostrada.

E il prof. Liguori si interroga pure sui motivi che hanno spinto il ministero ad accantonare l’altra proposta di bretella, promossa dal M5S, che prevedeva appunto una bretella sul versante meno interessato dal movimento franoso.

Al momento l’unica alternativa appare solo la bretella voluta dal sindaco di Caltavuturo e finanziata dal M5S.

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