Ieri il parlamento regionale ha finalmente approvato il Defr, il documento di economia e finanza regionale che costituisce il principale strumento della programmazione economico-finanziaria e delle misure di politica economica regionale ed ha l’obiettivo di indicare la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine.
Nel nuovo Defr sono stati previsti interventi per il miglioramento dei sistemi metropolitani di mobilità su ferro. In questo ambito, per la sua strategicità, nel PO FESR 2014/2020 è stato direttamente individuato il Grande Progetto per la realizzazione della tratta metropolitana della Ferrovia Circumetnea dalla stazione Stesicoro all’Aeroporto di Catania, per un importo di 492 mln di euro.
Gli ulteriori interventi previsti sono l‟attuazione del corridoio Europeo TEN–T Scandinavo-Mediterraneo tramite il raddoppio della tratta Palermo-Catania–Messina.
Per l’intervento del Nodo di Catania, si prevede un nuovo assetto della linea ferroviaria con realizzazione in un’unica fase dell’interramento della linea della stazione di Catania e raddoppio della tratta Catania Centrale (Bivio Zurria) – Catania Acquicella ed un ampliamento del perimetro originario finalizzato all’integrazione delle modalità di trasporto aereo e ferroviario per l’Aeroporto di Catania Fontanarossa mediante la previsione dell’intervento di interramento della linea ferroviaria tra le stazioni di Bicocca e Lentini Diramazione per il prolungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa con un incremento del costo pari a 235 milioni di euro.
Il costo complessivo dell’investimento è pari a 861 milioni di euro. Per quanto attiene alle coperture finanziarie, la Delibera CIPE n. 54/2016, che ha approvato il Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014/2020, ha previsto e finanziato 235 milioni di euro da destinarsi all’intervento di interramento finalizzato al prolungamento della pista. Nel Contratto di Programma MIT–RFI 2017/2021 risultano appostati ulteriori 17 milioni di euro. Pertanto l’attuale copertura finanziaria è pari a 252 milioni di euro.
Nell’ambito degli investimenti programmati nel settore della logistica, particolare rilevanza assume la realizzazione dell’Interporto di Catania nella Sicilia orientale già inserito nell’Accordo di Programma Quadro per il trasporto merci e la logistica. La realizzazione di tale opere favorirà lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci nel territorio siciliano e contribuirà a ridurre gli impatti del trasporto merci su strada, quali l’incidentalità e la congestione stradale. Inoltre, svolgendo funzioni di retroporto, sosterrà il trasporto marittimo che gravita attorno al porto di Catania e, grazie alla fornitura dei servizi di logistica, si prevede una maggiore intercettazione dei traffici commerciali del Mediterraneo. Nel complesso, la realizzazione degli interporti porterà ad una riduzione dei costi operativi di trasporto delle merci, a una maggiore sicurezza del trasporto merci e avrà impatti sull‟occupazione, sia diretti che indiretti.
Circa l’intervento del Nodo di Catania, bisogna segnalare che la dicitura raddoppio della tratta Bizio Zurria – Catania Acquicella è quella che per parecchi anni ha identificato la realizzazione del nuovo secondo binario in affiancamento a quello esistente lungo il tracciato attuale. Ipotesi progettuale che in realtà è stata già scartata per le note implicazioni piuttosto pesanti sul piano architettonico e urbanistico della città, appannaggio di una nuova soluzione progettuale che prevede un nuovo percorso a doppio binario più a sud, oltretutto liberando gli Archi della Marina.
Resta da capire, pertanto, se l’utilizzo di questa dicitura sia un refuso dovuto alle precedenti ipotesi progettuali o se sia stato assunto, seppur impropriamente, anche per il nuovo assetto. Se così non fosse, saremmo di fronte a un clamoroso passo indietro.
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Si, ma chi ci crede ?…………….io no.
Spero che il raddoppio da Zurria ad Aquicella passi accanto al binario attuale, in modo che, in cambio di uno o due palazzi abbattuti, una parte di Catania altrimenti esclusa possa avere accesso al passante, con conseguente miglioramento e riqualificazione delle zone Castello Ursino, Angeli Custodi e San Cristoforo. Scusate se è poco.