Un protocollo d’intesa contro il “cantiere selvaggio”: verso il Catasto del Sottosuolo

L’Amministrazione comunale di Catania ha detto no al “cantiere selvaggio” attraverso un protocollo di intesa firmato con le ditte che operano sul territorio cittadino. Il protocollo – da seguire, in particolare, quando si verificano eventi imprevedibili e pericolosi per la pubblica incolumità – è stato stilato su indicazione del sindaco Enzo Bianco, è stato sottoscritto dall’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni con Enel, Tim, Asec, Fastweb, Sidra, Open Fiber, Vodafone, Acoset, Acque Carcaci, Wind.


Gli interventi urgenti di riparazione, richiamati nell’articolo 6 del “Regolamento recante norme per il controllo delle attività di posa di impianti sotterranei”, saranno dunque autorizzati nei più brevi tempi tecnici possibili dalla Sezione Sottosuolo della Direzione Lavori pubblici, per la loro segnalazione la norma da seguire è la seguente: premesso che i lavori urgenti, per i quali vi è pericolo per la pubblica incolumità e/o grave pregiudizio per la cittadinanza, devono essere comunque eseguiti anche in assenza di riscontro da parte della Sezione Sottosuolo, ma seguendo il protocollo condiviso: la comunicazione di intervento urgente deve essere trasmessa contemporaneamente alla segnalazione di guasto all’Azienda; la segnalazione va inviata esclusivamente via Pec, via email (Sezione Sottosuolo, Assessorato Lavori pubblici e Gabinetto del Sindaco) e con telefonata alla centrale operativa della Polizia municipale (quest’ultima, nel caso di comunicazione fuori l’orario di lavoro, avvertirà in tempo reale le unità reperibili della Sezione Sottosuolo, le quali si recheranno sul posto coordinando i lavori e la viabilità); per ogni lavoro urgente dovrà essere richiesto l’ausilio del servizio Polizia Municipale, il quale costo graverà sul richiedente.

Una delle finalità è la volontà di costituire in un’aggregazione finalizzata alla realizzazione e alla manutenzione di un Sistema informativo comunale della infrastrutture (Catasto del Sottosuolo), garantendo la disponibilità per quanto riguarda l’attuazione e la manutenzione dei propri dati necessari per la gestione, da parte dell’Amministrazione Comunale, del Sistema.
L’Amministrazione Comunale si farà carico di raccogliere i dati periodici forniti da tutti gli Enti impegnati a realizzare il Sistema, riportarli in una mappatura generale e renderli accessibili.
Gli Enti produrranno periodicamente le mappature dei loro sottoservizi, inserendo il maggior numero di dati possibili e nei formati che il Protocollo di inserimento dati prevede.

Ecco i dettagli:

1)    Le Ditte presenteranno, contestualmente alla richiesta di autorizzazione allo scavo, con eccezione per gli interventi urgenti, stralcio planimetrico riportante l’ampliamento della rete e gli allacciamenti da eseguire.
2)    L’aggiornamento del Sistema Informativo Comunale delle Infrastrutture (Catasto del Sottosuolo) verrà eseguito, con cadenza trimestrale, dalla Sezione Sottosuolo della Direzione Lavori Pubblici, dopo la ricezione da parte di ciascuna Ditta del layer vettoriale completo (riportante cioè tutta la rete esistente comprensiva degli ultimi aggiornamenti).
3)    I dati vettoriali dovranno avere una scala nominale di dettaglio non inferiore a 1:2000 e dovranno essere georeferenziati in almeno uno dei due sistemi di riferimento utilizzati: Roma40 – Gauss Boaga o WGS84.
4)    La modellazione vettoriale dell’informazione territoriale tematica (rete, pozzetti ecc.) verrà effettuata mediante l’utilizzo delle primitive punto, linea, poligono e verrà concordata con la Sezione “Sottosuolo e Giuridico Amministrativa, Controllo Scavi su sede stradale, Indagini Statistiche” della Direzione Lavori Pubblici.
5) Il disegno vettoriale dovrà avere una sua “consistenza topologica” ed essere quindi geometricamente corretto: ad esempio, le linee devono convergere in un punto (nodo) e le linee che dividono aree non devono essere duplicate.
6) Il formato vettoriale preferenziale richiesto per l’informazione territoriale tematica è ESRI Shapefile, intendendo per “shape” l’insieme dei tre file con estensione shp, dbf e shx (oltre ovviamente al file prj riportante i parametri relativi al Datum). I campi del file dbf conterranno le informazioni ritenute significative a caratterizzare in modo univoco ciascun “arco” di rete (inteso come tratto di linea compreso fra due nodi).
7) In alternativa può essere considerato il formato dwg o dxf, se strutturato secondo le indicazioni concordate e stabilite con la Sezione Sottosuolo. In questo ultimo caso, ad esempio, particolarmente importante riveste la strutturazione del disegno in layer significativi ed omogenei per oggetti rappresentati. Importante cura dovrà inoltre aversi nel caso in cui ulteriori informazioni siano inserite nel dwg sotto forma di testi.
8) In via sperimentale e a discrezione della Sezione Sottosuolo, il layer vettoriale relativo a ciascuna Ditta potrà essere condiviso, a titolo gratuito, su internet mediante un sistema di accessi esclusivo. Tale accesso verrà concesso a persone (una o più) di fiducia, accreditate dalle Ditte presso l’Ufficio, tramite richiesta in forma cartacea o con P.E.C, con le modalità previste dal Ministero dell’Interno in materia di misure per il contrasto al terrorismo (obbligo di identificazione, copia documenti di riconoscimento in corso di validità, delle persone che accedono ai servizi telematici offerti).  Tale personale autorizzato, avrà la possibilità di visualizzare il contenuto della banca dati da dispositivi mobili e fissi. Non sarà possibile la modifica e la ricondivisione ad altro personale nel pieno rispetto del livello di riservatezza richiesto. Gli accessi verranno monitorati dalla Sezione Sottosuolo.
9) Altre osservazioni e considerazioni che si presenteranno durante i lavori, saranno prese in considerazione nel corso dei lavori e concordate con tutti gli Enti sottoscrittori del Protocollo.
10) Oltre alla conservazione dei dati, relativi alle infrastrutture esistenti nel sottosuolo, sul sito condiviso, vi saranno anche pubblicate tutte le richieste di autorizzazione per lavori presentate. Tale informazione darà l’opportunità alle Ditte, che hanno necessità di eseguire lavori negli stessi siti, di richiedere autorizzazione prioritaria in coda a14:07 07/12/2017 quella già richiesta, in modo da eseguire in sequenza le operazioni di scavo e di ripristino, diminuendo così il disagio per i cittadini.

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