G7 in Sicilia, cosa resta al territorio

Lo scorso 27 maggio si è concluso il G7 di Taormina, il meeting organizzato dall’Italia dei capi di governo dei sette paesi più industrializzati del mondo, i cui esiti, sul piano politico, hanno lasciato parzialmente soddisfatte le delegazioni poiché non sempre si è trovato un punto d’accordo o una linea d’azione comune da seguire, come dimostra la reticenza del presidente statunitense Donald Trump nel dare seguito agli accordi di Parigi in termini di politiche ambientali ed effetti sul clima.

Ma non è certo un’analisi politica quella che Mobilita Catania vi propone. Vogliamo raccogliere le ricadute positive sul territorio: a fronte di alcuni disagi vissuti dai locali nell’imminenza e in concomitanza dell’evento, il G7 lascia in eredità opere realizzate (e non solo) a beneficio della Sicilia.

Il G7 si è tenuto a Taormina, ma anche Catania è stata al centro dell’attenzione mondiale essendo la naturale porta di ingresso della Sicilia orientale nonché meta della visita dei consorti dei capi di stato, insieme al vulcano Etna. Alla luce di ciò, è evidente che il primo beneficio -per il momento intangibile- per la Sicilia è lo straordinario ritorno di immagine per l’isola del Mediterraneo, sia per l’organizzazione impeccabile che per le immagini diffuse in tutto il mondo della perla dello Ionio, del maestoso vulcano Etna e della barocca Catania, quest’ultima finita pure, attraverso un hashtag, in un tweet della seguitissima First Lady Melania Trump. È presto per dire quanto tutto questo si tradurrà in un incremento delle visite turistiche (e conseguente ritorno economico), ma l’avere lasciato a partecipanti e spettatori un ottimo ricordo è già un primo risultato incoraggiante.

Ma venendo a quanto materialmente fatto, ecco una piccola scheda riepilogativa: un’occasione per poter valutare la qualità degli interventi, da riprendere in futuro per poterne apprezzare anche la durata nel tempo.

A Taormina è stato oggetto di profondi interventi di pulizia e riassetto il Teatro Antico, che negli anni passati era stato messo sotto accusa per le condizioni di manutenzione e pulizia non proprio impeccabili; la passeggiata panoramica del giardino pubblico “Giovanni Colonna Duca di Cesarò” è stata ripristinata (era interrotta a causa di uno smottamento); il PalaCongressi è stato riqualificato, numerose strade sono state riasfaltate mentre la via Teatro Greco è stata dotata di un nuovo manto colorato. Infine, sono state realizzate ben due elisuperfici, una presso la piscina comunale e una in località Piano Porto.

A margine, va evidenziato che la chiusura di molte aree del centro storico ha riportato l’attenzione su un tema in passato più volte ripreso e poi abbandonato, ossia quello di poter aggiungere altre aree pedonali o a traffico limitato oltre al corso principale taorminese. Una questione che potrebbe essere riconsiderata alla luce dell’esperienza positiva avuta col G7.

La nuova elisuperficie della piscina comunale di Taormina
La nuova elisuperficie della piscina comunale di Taormina

A Catania, soprattutto tra l’aeroporto e il centro città, molte aree sono state riqualificate: diverse strade hanno potuto godere del rifacimento dell’asfalto e anche alcune aree verdi: il parco del faro, ad esempio, è stato interessato da un intervento straordinario di manutenzione, potatura e pulizia ed è stato ampliato con la piantumazione di alberi e piante anche in propaggini di aiuole prima spoglie. In passato, attraverso il nostro sito, abbiamo raccolto proprio alcune segnalazioni sullo stato di abbandono dell’area.

Nella zona di piazza Dante, i resti della città romana visibili di fronte all’ingresso del complesso dei Benedettini sono stati liberati da immondizia e sterpaglie e sono apparsi visibili e godibili come non accadeva da anni, sebbene l’ingresso sia rimasto inibito. La stessa zona, per un giorno, è stata liberata dalla morsa della sosta selvaggia e dei parcheggiatori abusivi ed è apparsa in tutto il suo splendore, ma in questo caso, purtroppo, la situazione è già ritornata alla caotica normalità e rimarrà così sin tanto che l’amministrazione comunale non riuscirà a garantire a chi frequenta la zona modalità efficienti di accesso differenti dal mezzo privato.

Per il resto, molta segnaletica stradale è stata riammodernata e lungo i percorsi di ingresso in città sono stati installati pannelli promozionali della Sicilia.

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I resti della città romana in piazza Dante liberati dalle sterpaglie

Tra Catania e Taormina anche l’autostrada A18 ha goduto di interventi che, altrimenti, sarebbero stati rinviati a data da destinarsi. In particolare, è avvenuto il ripristino della pavimentazione in corrispondenza della barriera di San Gregorio di Catania e degli svincoli di Acireale e Giarre, è stato curato il verde nella tratta Taormina-Catania e nei relativi svincoli autostradali. Lungo la stessa tratta è stata rifatta la segnaletica orizzontale e verticale, sono state sostituite le barriere danneggiate e riammodernate le gallerie nel tratto compreso tra Taormina e Giardini Naxos.

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