I nuovi attraversamenti pedonali rialzati fanno discutere : se da una parte molti cittadini apprezzano l’intervento, altri li considerano delle trappole per i mezzi a due ruote e dannosi per le sospensioni dei veicoli. Facciamo chiarezza.
I nuovi attraversamenti rialzati perseguono il duplice obiettivo di rendere più sicuro il transito dei pedoni e di ridurre la velocità dei veicoli in transito. Tali attraversamenti vengono inseriti tra gli esempi, desunti soprattutto dalle esperienze nordeuropee, di interventi a favore delle utenze deboli.
Si è intervenuti con l’installazione laddove si sono verificati incidenti che hanno coinvolto pedoni: si è già iniziato con Corso Italia, all’altezza della chiesa Cristo Re, al Viale don Minzoni a San Giovanni Galermo, al Viale Vittorio Veneto, viale Ruggero di Lauria e e in via Giuffrida all’altezza di via Carducci. I lavori, successivamente, si estenderanno anche in altri quartieri della città.
Occorre fare chiarezza specificando che gli attraversamenti non sono classificati come dossi: infatti il Ministero dei Lavori Pubblici-Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale si è così espresso in una risposta a quesito:
gli attraversamenti pedonali rialzati non possono essere classificati come dossi di rallentamento della velocità ai sensi dell’articolo 179 del regolamento di esecuzione ed attuazione, perché la loro geometria è diversa da quanto previsto dalla norma richiamata e non possono essere segnalati come rallentatori di velocità.
Le stesse opere si configurano quale modifica al profilo longitudinale diuna strada e per esse non occorrono particolari autorizzazioni di questo ufficio quanto piuttosto di motivazioni tecniche di opportunità o necessità che lo stesso ente può e deve valutare.
Tali opere possono essere eseguite dall’Ente proprietario della strada, utilizzando esclusivamente materiali previsti dalla vigente normativa, e garantendo comunque la percorribilità della strada, assumendosi la responsabilità di eventuali inconvenienti o danneggiamenti di veicoli che abbiano a verificarsi per effetto di tali modifiche.
Quindi nel caso degli attraversamenti pedonali rialzati installati in città non si tratta di dossi, che rispondono a precise norme e regolamentazioni, bensì di innalzamenti di carreggiata. Ci viene in aiuto il Regolamento Viario di Catania:
Il rialzo della carreggiata si ottiene modificando il profilo longitudinale della strada al fine di limitare la velocità veicolare. L’innalzamento della pavimentazione stradale può essere realizzato in zone particolarmente problematiche come per esempio le intersezioni o in prossimità di passaggi pedonali e può essere associato a limitazioni della velocità.
Gli innalzamenti della carreggiata non si configurano come segnaletica stradale e pertanto per la loro realizzazione non è necessaria la predisposizione di un’apposita ordinanza.
Gli attraversamenti pedonali rialzati non si configurano come dossi e nonostante la loro installazione non sia indicata nelle strade di viabilità principale o lungo gli itinerari del trasporto pubblico, l’Ufficio Traffico Urbano ha operato in deroga allo stesso Regolamento Viario di Catania, in considerazione del fatto che sono installati in luoghi dove si sono verificati incidenti che hanno coinvolto pedoni.
Mobilita Catania ha filmato i nuovi attraversamenti di via Giuffrida e corso Italia
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=cmjmpPDdZFM]