Ieri è stato approvato, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, il decreto di riorganizzazione delle autorità portuali e l’intesa del Piano strategico nazionale della Portualità e della Logistica, con grande soddisfazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.
“Il Paese deve correre, – ha affermato il ministro- i porti italiani devono correre perché altrimenti perderanno traffici come hanno già perso in questi anni. Devono diventare sempre più competitivi e la competitività è a livello globale. Autonomia ma cooperazione: questo è il motto di questa riforma”.
Parlando della situazione europea, il ministro ha poi ricordato come in alcuni grandi centri portuali europei l’accorpamento è già avvenuto, al fine di rafforzare una competitività sempre più estesa a livello globale.
Il ministro ha poi ribadito l’importanza del collegamento dei porti con gli interporti “cosa questa che in Italia non è stata ancora realizzata”.
Intanto si apprende che l’Autorità portuale di Catania potrebbe mantenere, per i prossimi tre anni, la sua autonomia, grazie a un emendamento al decreto sulla riorganizzazione delle Autorità portuali, sponsorizzato da alcune regioni, che conferma “in fase transitoria e per un periodo non superiore a 36 mesi dall’entrata in vigore del decreto, l’autonomia amministrativa di Autorità Portuali già costituite ai sensi della legge 184″.
Rispetto a questo emendamento il ministro Delrio ha così risposto:
“E’ una facoltà che lasciamo aperta per i Presidenti di Regione che lo riterranno opportuno e che potranno presentare motivata richiesta a me in quanto ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In esito alla valutazione di questa motivata richiesta si potrà proporre un decreto del Presidente del Consiglio. Fa parte del rispetto che abbiamo dell’autonomia, ma spero che tutti comprendano che stare insieme aumenterà le potenzialità del sistema, stare da soli la diminuirà. Questo governo è abituato a correre sulle riforme e a fare le riforme in fretta, mi auguro che nessuno si prenda troppo tempo.”
Come si ricorderà con la riforma della portualità approvata dal Consiglio dei ministri, che prevede la trasformazione dei vecchi enti in Autorità di Sistema Portuale-con contestuale riduzione da 24 a 15- ha fatto “saltare” l’ Autorità portuale di Catania a beneficio del porto di Augusta.
Intanto nella sua pagina Facebook il sindaco Bianco rilancia Catania come sede dell’autorità portuale della Sicilia orientale in sinergia con Augusta.
“Abbiamo affrontato anche le situazioni in cui coesistono nello stesso territorio due porti di importanza strategica, – afferma il sindaco Enzo Bianco -.Verrà trovata un’intesa pienamente soddisfacente con Augusta, senza inutili guerre di campanile che non portano alcun vantaggio al territorio”.
Al momento però non c’è nulla di concreto.
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