La metropolitana di Catania venne inaugurata il 27 giugno 1999 con l’apertura della tratta Borgo-Porto. In realtà, l’infrastruttura ferroviaria, i cui lavori erano cominciati nel 1986, era già pronta da tempo ma mancava proprio il materiale rotabile di nuova costruzione. Per permettere l’entrata in esercizio della metropolitana, allora, si decise di acquistare e riattare tre vecchi treni dalla Ferrovia Centrale Umbra in attesa dei nuovi elettrotreni commissionati alla Firema.
I primi mezzi utilizzati per la metropolitana catanese, dunque, furono l’E.105, E.109 ed E.110, appartenenti alla famiglia delle elettromotrici Stanga-TIBB fornite negli anni cinquanta a svariate ferrovie in concessione italiane. In servizio dal 1999 al 2001, portarono i nomi di tre illustri cittadini catanesi: Vincenzo Bellini, Giovanni Verga e Nino Martoglio
Nel 2000 avvenne finalmente la consegna dei primi quattro nuovi elettrotreni modello M88 prodotti dalla Firema Trasporti; essi furono battezzati con i nomi dei personaggi femminili delle opere di Vincenzo Bellini: Norma, Beatrice, Elvira e Zaira e messi in esercizio l’anno successivo.
Il quinto elettrotreno in ordine di consegna (6 giugno 2008), fu invece intitolato alla memoria di Rita Privitera, giornalista catanese rimasta vittima nel luglio del 2005 di un attentato terroristico a Sharm el-Sheikh e figlia di un dipendente della Ferrovia Circumetnea.
Il 27 aprile 2011 entrarono in servizio altre due unità chiamate: Brigante e Donatello, chiamate così in ricordo del fenomeno del brigantaggio e, in particolare, di Carmine Crocco detto, per l’appunto, Donatello. L’ottava e ultima unità della serie Firema è stata dedicata ad Agata, patrona della città di Catania.
Scheda tecnica elettrotreni M88 Firema
L’unità di trazione M88 è di tipo reversibile ed è dunque dotata di due cabine di guida; l’azionamento di trazione è ad inverter a GTO con motori asincroni trifasi e raffreddamento ad aria, con un motore per ciascun asse.
Il sistema frenante è dotato di frenatura elettrica a recupero e reostatica, frenatura meccanica a dischi su tutti gli assi e frenatura elettromagnetica a pattini; l’unità di trazione è equipaggiata con due gruppi statici ausiliari di conversione 3 kVcc/380V ca 50 Hz, da 85 kVA ciascuno, con caricabatterie.
Le cabine di guida ed i compartimenti passeggeri sono dotati di impianti di climatizzazione separati; l’unità di trazione è dotata di sedici porte di accesso automatiche ad espulsione e scorrimento, otto per ciascuna fiancata; il piano di incarrozamento è posto alla quota di 1100 mm sul piano del ferro e consente di effettuare l’accesso a raso dalla banchina dedicata. Ciascuna unità ha una capacità di 442 passeggeri.
Alle estremità della unità di trazione vi sono organi di aggancio automatico integrale; le due casse dell’unità di trazione sono accoppiate con una barra rigida di collegamento. Le sospensioni secondarie dei carrelli sono pneumatiche autolivellanti. Le unità di trazione possono essere accoppiate fra di loro a comando multiplo.
Gli elettrotreni del prossimo futuro
Il parco dei mezzi della metropolitana di Catania è destinato a incrementarsi notevolmente nel giro dei prossimi anni.
All’inizio del 2019 è stata aggiudicata all’indo-italiana Titagarh Firema S.p.A la gara per la fornitura di cinquantaquattro unità di trazione -il primo contratto applicativo ne prevede dieci- per la tratta metropolitana della Ferrovia Circumetnea, per un importo di 3.996.740,00 euro, con un ribasso dell’1,80%.
I primi dieci dei quali, finanziati con fondi europei, sono già in costruzione da parte della Titagarh Firema e il cui arrivo è previsto entro due anni. Per la precisione, il primo, nuovo treno dovrebbe arrivare a Catania tra dicembre 2020 e gennaio 2021: a seguire, i successivi nove dovranno giungere ogni due mesi circa. Per i restanti quarantaquattro treni, il termine è fissato in otto anni a partire dalla firma dell’accordo quadro, che porta la data del primo aprile scorso.
Il prossimo finanziamento riguarderà una commessa di quindici o diciassette treni, stavolta con risorse economiche statali, con contratto applicativo ancora da sottoscrivere: la fase di approvazione del progetto è prevista già per il prossimo mese di luglio.
Costo di un singolo treno: 3.996.740 euro, che comprendono anche il 10% in pezzi di ricambio nonché due anni di manutenzione e cinque di garanzia.
Ecco le immagini presentate questa mattina presso la stazione Giovanni XXIII:
[In copertina, Elettrotreno Firema M88 08 "Donatello". Foto di Vincenzo La Rosa]
L’elettrotreno M 88 Firema………ERA bellissimo ! prima che vandali idioti lo hanno ridotto una gran porcata !