Dall’1 al 4 luglio arriva a Catania l’OndaPride, una mobilitazione su tutto il territorio nazionale per rivendicare il diritto umano di esistere agli occhi dello Stato e di venire considerati cittadini come tutti gli altri, organizzata nella nostra città dalle associazioni Queer As UniCt e Arcigay Catania, con la collaborazione di numerose altre associazioni.
Sfileremo e ci confronteremo contro l’odio, contro le discriminazioni, sfileremo per una società che ci accolga per quelli che siamo. Vogliamo ricordare come l’Italia sia uno degli ultimi Paesi Europei a non avere ancora riconosciuto gli stessi diritti a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere, e come Catania si sia dimostrata in prima fila per la parità dei diritti con l’approvazione del registro delle unioni civili nel marzo 2014.
Il Catania Pride si aprirà con una serata d’intrattenimento nei locali dell’associazione Gammazita, in piazza Federico di Svevia, giorno 1 luglio. Gli eventi pomeridiani del 2 luglio si svolgeranno dalle 16:00 alle 21:00, mentre quelli della giornata del 3 dalle 10:30 alle 22:30, esclusa la pausa pranzo. Potrete trovare prevedranno attività come workshop teatrali e creativi, tavoli di discussione tematici, proiezione dei cortometraggi del Sicilia QueerFilmfest 2015, assemblee e mostre fotografiche e scultoree.
La sera del 2 luglio la manifestazione proseguirà con le esibizioni di Babil on Suite, Cassandra Raffaele e Lead to gold, nel cortile del locale Industrie, in via Acquicella Porto.
La conclusione delle attività avrà luogo la sera del 3 luglio nelle sede di Catania Bene Comune e Arcigay, in via S. Elena.
Nel pomeriggio del 4 luglio si terrà la tradizionale parata, che partirà da piazza Cavour alle ore 17.00. Sfileremo contro l’odio, contro le discriminazioni, sfileremo per una società che ci accolga per quelli che siamo. Vogliamo ricordare come l’Italia sia uno degli ultimi Paesi Europei a non avere ancora riconosciuto gli stessi diritti a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere, e come Catania si sia dimostrata in prima fila per la parità dei diritti con l’approvazione del registro delle unioni civili nel marzo 2014.
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