Piazza Dante, le terme romane spente e tra la vegetazione

Laddove gli enti pubblici non arrivano, l’impegno e la passione di cittadini volontari riescono a sopperire almeno in parte alle inefficienze: è il caso di piazza Dante


Sabato numerosi cittadini, grandi e piccoli, coordinati da Legambiente Catania e dal gruppo Mobilità Sostenibile hanno creato il Giardino delle Giuste e dei Giusti, un’iniziativa promossa dalla sezione locale della FNISM – Federazione Nazionale degli Insegnanti e da Toponomastica Femminile.

Ma le criticità del quartiere sono numerose. Una di queste è la scarsa valorizzazione dei numerosi siti archeologici greco-romani, un patrimonio sopravvissuto all’urbanizzazione di quest’area di Catania: le terme romane di piazza Sant’Antonio, l’Anfiteatro Romano, le Terme dell’Indirizzo, la sezione di strada romana nel chiostro dell’ex Monastero dei Benedettini solo per citare alcuni luoghi.

Una trattazione approfondita è consultabile al sito etnanatura.it


L’iniziativa di sabato ha permesso di osservare lo stato delle Terme Romane di piazza Dante. Tra il caos delle centinaia di auto all’interno della piazza gli edifici termali romani quasi scompaiono.

Il balneum di piazza Dante era probabilmente una struttura termale privata in dote ad una casa patrizia in epoca tardo imperiale, purtroppo il sito risente della mancanza di ordinaria pulizia e di interventi di scerbamento.


Questo patrimonio necessita anche di valorizzazione: l’illuminazione è assente, questa ricchezza culturale e storica passa quasi inosservata agli occhi dei turisti e dei catanesi.

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