L’approvazione definitiva del nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) di Catania segna un momento storico, un “punto di non ritorno” atteso da quasi cinquant’anni. Più che una semplice riorganizzazione logistica, il piano rappresenta una rivoluzione infrastrutturale che restituirà la città al suo mare, ripensando radicalmente l’accesso e la viabilità.
L’intervento più emblematico è lo smantellamento dei silos portuali, previsto entro il 2026. La demolizione, insieme all’arretramento di dieci metri del muro di cinta lungo via Domenico Tempio fino a piazza Borsellino, libererà spazio vitale, decongestionando uno dei nodi nevralgici del traffico cittadino.
La proposta chiave: due corsie preferenziali per il TPL
È proprio in questi nuovi spazi che si inserisce la proposta strategica di dedicare corsie esclusive al Trasporto Pubblico Locale (TPL). La creazione di due corsie riservate agli autobus lungo l’asse di via Domenico Tempio e la realizzazione di un nuovo nodo capolinea nell’area del Faro rappresentano la spina dorsale di una mobilità efficiente.
Attualmente, l’area funge da “imbuto” che penalizza i mezzi pubblici, rendendo il servizio lento e inaffidabile. L’implementazione delle preferenziali garantirebbe:
- Fluidità e puntualità: Tempi di percorrenza certi e rapidi, incentivando l’uso del trasporto pubblico.
- Decongestionamento: Riduzione del traffico veicolare privato sull’intera via Domenico Tempio e nell’accesso al centro.
- Efficienza dei collegamenti: Miglioramento della connessione tra stazione centrale, centro storico e direttrici extraurbane.
Il nodo capolinea al Faro: un hub intermodale strategico
La visione si completa con la creazione di un hub intermodale nell’area del Faro. Questa zona, situata all’estremità sud-ovest del porto e già interessata da riqualificazione, fungerebbe da punto di snodo cruciale, specialmente per chi proviene da Sud.
- Funzione strategica: Facile interscambio tra autobus urbani ed extraurbani.
- Rigenerazione urbana: Un’infrastruttura moderna come catalizzatore per la riqualificazione dell’area circostante.
- Accessibilità sostenibile: Un accesso privilegiato alla futura “porta della città sul mare”
