l Lido dei Ciclopi, storico stabilimento balneare incastonato nella suggestiva costa tra Aci Castello e Acitrezza, è da tempo al centro di un paradosso: nonostante sia un bene confiscato alla mafia, continua ad essere una barriera fisica e simbolica lungo uno dei tratti più belli del litorale catanese.
La struttura, sequestrata anni fa nell’ambito delle misure antimafia, avrebbe dovuto rappresentare un esempio di rinascita e riuso sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Invece, oggi è ancora chiusa e recintata, impedendo la piena fruizione pubblica del litorale, in particolare del passaggio pedonale continuo che collegherebbe il centro di Aci Castello con Acitrezza.
Nonostante l’amministrazione comunale abbia elaborato un progetto per gestire il lido come bene comune, l’Agenzia nazionale che amministra i beni confiscati non l’ha mai assegnato all’ente locale.
A peggiorare la situazione, una colata di cemento ha sepolto parte della costa lavica accanto al lido, cancellando un tratto prezioso del paesaggio naturale.

Questo “muro” sul mare non è solo una questione urbanistica, ma simbolica: rappresenta il ritardo nell’attuazione concreta dei progetti di valorizzazione del patrimonio confiscato, il peso della burocrazia e l’assenza di una visione condivisa tra istituzioni, cittadini e associazioni del territorio.
Sono molte le voci — tra residenti, ambientalisti e amministratori locali — che da anni chiedono di aprire questo tratto di costa alla collettività, restituendolo al paesaggio e alla fruizione pubblica, anche attraverso una riconversione del bene a fini culturali, ambientali o turistico-sociali.
Nel 2011 un referendum popolare — promosso nel Comune di Aci Castello — sancì chiaramente la volontà dei cittadini: la maggioranza si espresse a favore del collegamento pedonale continuo tra il lungomare Scardamiano e quello di Acitrezza. Sono passati più di quattordici anni, ma nulla è cambiato. Ancora oggi, chi vuole spostarsi a piedi tra i due borghi deve affrontare la pericolosa Strada Statale 114, senza alternative sicure.
