Nuove piante tipiche della macchia mediterranea, riconfigurazione dei 2375 mq dello spazio pedonale con nuova pavimentazione e accessi per portatori di handicap, nuove panchine monoblocco e cestini portarifiuti, una rastrelliera per biciclette e una fontanella in acciaio zincato con il controllo temporizzato dell’acqua potabile.
Queste le caratteristiche della “nuova” piazza Risorgimento, sorta negli anni ‘50 alla fine di via Vittorio Emanuele II, in prossimità del quartiere di San Leone. Dopo un lungo periodo di degrado, grazie a un progetto di riqualificazione promosso dalla giunta Pogliese e portato a compimento da un’azienda privata, la Lidl, come azione di sponsorizzazione sul territorio cittadino, che si era aggiudicata il relativo bando a evidenza pubblica dell’Amministrazione Comunale.
«Consegniamo alla città uno spazio urbano riqualificato grazie alla collaborazione di imprenditori illuminati che investono sul territorio sostenendo il nostro impegno per migliorare la città, senza arrenderci al pesante dissesto che siamo costretti a gestire. Ringrazio sentitamente lo sponsor Lidl –ha detto il sindaco Salvo Pogliese – che ha condiviso questa nostra proposta di riqualificazione di piazza Risorgimento senza costi per il Comune. Un’altra pagina della proficua collaborazione tra pubblico e privato, che consente di fare risparmiare denaro ai cittadini: un modello di gestione che sperimentiamo con successo fin dal nostro insediamento e che ci ha consentito di riconquistare diversi spazi degradati, a cui altri seguiranno prossimamente».
La sistemazione delle aree a verde e il restyling di piazza Risorgimento sono stati curati dall’architetto Luigi Longhitano, che ha illustrato le linee guida seguite nella realizzazione del progetto al sindaco Pogliese e agli abitanti della zona che hanno voluto essere presenti per ringraziare il Comune e la Lidl della riqualificazione attesa da decenni. Alla sobria inaugurazione hanno partecipato anche gli assessori all’ambiente e alle manutenzioni Fabio Cantarella e Pippo Arcidiacono, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione, con i consiglieri Santo Russo, Luca Sangiorgio e Giovanni Petralia, il presidente del V municipio Angelo Patanè, insieme ai consiglieri Anastasi, Cortese, Di Franca, Fazio, Drago, Guarrera, Musumeci, Trovato, Zarbo, il coordinatore regionale sviluppo Lidl Italia, Riccardo Magarini, e il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, che ha seguito i dettagli dell’affidamento del nuovo arredo urbano.
Nell’ambito dell’accordo di sponsorizzazione è stato previsto che l’azienda privata affidataria curi anche la manutenzione della piazza per un periodo di due anni, rinnovabile.
Foto di Roberto Viglianisi
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Bell’intervento da parte di Lidl. Ma a cosa servono le rampe di accesso per i portatori di handicap se già oggi ci si posteggerà qualche incivile davanti? A cosa servono i cestini dei rifiuti se questa città somiglia sempre più a un munnizzaru? Come catanese residente all’estero, ogni estate che torno a Catania noto sempre le differenze rispetto agli anni precedenti e devo dire che la cosa che ha più distingue le altre giunte da quelle a conduzione Bianco, perlomeno negli ultimi anni, agli occhi di chi viene da fuori (quindi principalmente dei turisti) è la quantità di munnizza nelle strade e l’inattività pressochè totale dei “vaddia municipali”, perchè “vigili” non si possono definire. E’ come se per le varie giunte di destra che si sono susseguite negli anni, il decoro della città, sia sotto l’aspetto della pulizia delle strade, che nel rispetto dei divieti di parcheggio davanti a strisce pedonali e rampe (che, ricordo, non sono solo per i portatori di handicap ma anche per chi ha un passeggino o un deambulatore) sia una cosa assolutamente irrilevante. Tutte le giunte (inclusa quella Bianco) hanno sempre fatto a gara a lamentarsi del deficit della precedente, ma in realtà per queste piccole misure di protezione urbana non c’è bisogno di fondi speciali, basterebbe fare lavorare (sul serio) i responsabili preposti, imprese di pulizia stradale e appunto “vaddia municipali”, che comunque sono lautamente pagati. Bianco, con tutte le sue pecche, per carità, aveva perlomeno a cuore quest’aspetto, questa giunta (e anche le altre prima di Bianco) invece non si interessa minimamente dell’ordine e della pulizia. Che poi l’origine del problema risieda ovviamente anche nell’inciiviltà congenita di una gran parte dei catanesi non ci piove, ma se non si dà il buon esempio pulendo le strade al di fuori di via Etnea e punendo la sosta incivile (per non parlare delle isole pedonali sempre piene di trasgressori), hai voglia di riqualificare piazze e strade, resteranno comunque il peggior biglietto da visita per chi arriva qui da esterno. Spero che questo messaggio arrivi in qualche modo a chi di dovere affinché io non mi debba più vergognare della mia città davanti a mio figlio. Saluti