Ecco il comunicato Anas riguardo la nuova bretella di collegamento:
“Il nuovo collegamento provvisorio, realizzato da Anas in qualità di soggetto attuatore degli interventi urgenti di protezione civile per il superamento dell’emergenza di viabilità sulla A19, è lungo complessivamente 2 km e comprende l’adeguamento della viabilità esistente, tra cui la Strada Provinciale 24, dallo svincolo di Scillato sino al viadotto, e la costruzione di una nuova rampa di accesso all’autostrada. La bretella consentirà di ripristinare il collegamento tra Palermo e Catania lungo il percorso provvisorio più breve e con caratteristiche adeguate al traffico autostradale, quindi anche dei mezzi pesanti, senza limitazioni di sagoma e portata, riducendo a 10 minuti i maggiori tempi di percorrenza dell’itinerario autostradale, rispetto ai 45-50 minuti attuali del percorso alternativo.
I lavori sono stati avviati il 7 agosto scorso, per un importo globale di 5,7 milioni di euro. Il cronoprogramma, che prevedeva la realizzazione dell’opera in tre mesi, è stato rispettato. Nei cantieri le due imprese (“Truscelli” per i lavori di adeguamento della Bretella e dello Svincolo) e (“Gecob” per i lavori di costruzione della rampa), hanno impiegato complessivamente 40 operai, 34 mezzi di cantiere (escavatori, trivelle, ruspe, gru, etc..), ed hanno utilizzato 2.400 mc di calcestruzzo, 5.300 mc di conglomerati bituminosi e circa 750 tonnellate di acciaio.
L’impresa Mazzei, attualmente impegnata nei lavori di demolizione e ricostruzione del viadotto Himera, fino ad oggi ha impiegato 20 operai, 18 mezzi di cantiere, 1.600 mc di calcestruzzo e 350 tonnellate di acciaio.
Subito dopo il movimento franoso dello scorso 10 aprile, che ha provocato gravi danni al viadotto Himera, è stato immediatamente attivato un sistema di monitoraggio finalizzato al controllo di eventuali spostamenti degli impalcati e del fronte di frana. Attualmente è in esercizio un sistema di monitoraggio integrato topografico e geotecnico, basato su una stazione totale robotizzata di alta precisione per il controllo topografico di prismi riflettenti fissati sui cordoli degli impalcati e strumentazione geotecnica per le letture di 9 inclinometri e 9 piezometri a tubo aperto.
Il controllo topografico è in corso di ulteriore implementazione con l’installazione di altre 2 stazioni totali robotizzate di alta precisione.
Infine sono in corso di affidamento un monitoraggio geomorfologico con interferometri radar terrestri, un’estensione del monitoraggio geotecnico che prevede ulteriori 22 perforazioni sui versanti e una piattaforma informatica Web per la lettura delle strumentazioni (Stazioni robotizzate, Interferometri Radar Terrestri, Inclinometri e Piezometri) e verifica in tempo reale delle mappe interattive con posizione delle strumentazione e mappe di spostamento. Il sistema di monitoraggio integrato servirà al controllo della bretella provvisoria e dei versanti su questa prospicienti durante il suo esercizio.
Nel frattempo è partita il 10 ottobre scorso la demolizione delle sei campate del viadotto direzione Catania danneggiate dalla frana, per un importo di 2,3 milioni di euro. Le operazioni di demolizione saranno completate entro dicembre.
Il 2 dicembre saranno avviate le procedure di autorizzazione ambientale del progetto di ripristino definitivo dell’autostrada. Il nuovo tratto di viadotto Himera sarà in acciaio, con tre campate di grande luce per uno sviluppo complessivo di 270 metri. La campata centrale di luce 130 metri consentirà di scavalcare tutta la parte centrale del corpo di frana, mentre le due pile e le relative fondazioni, posizionate ai margini della frana, saranno dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti. Il progetto esecutivo sarà ultimato entro il giugno 2016 per il successivo appalto dei lavori, della durata di 18 mesi. Entro la primavera del 2018 il tratto autostradale sarà nuovamente disponibile a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni.
L’intervento è compreso nell’ambito del piano di riqualificazione da 842 milioni di euro dell’intera A19.
“L’apertura della bretella dell’A19 è una risposta trasparente ed efficiente del Governo e delle amministrazioni regionali e locali alla comunità della Sicilia, intervenendo su lacune di decenni – dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio –. Siamo qui in primo luogo per la realizzazione della bretella di collegamento autostradale della A 19 nei tempi stabiliti. Una situazione di emergenza affrontata, anche ricorrendo alle altre vie di trasporto, quella ferroviaria per i passeggeri, con l’anticipata entrata in funzione dei nuovi treni tra Catania e Palermo, e con il ricorso alle vie del mare per il trasporto merci. Siamo qui, inoltre, per presentare l’intervento complessivo previsto per la A 19 che porterà la strada statale ad essere un modello di sicurezza e di innovazione tecnologica del trasporto stradale. Qui c’è un Sud che si rialza, che ce la fa, e che si pone come eccellenza. Un ringraziamento dovuto quindi a tutti coloro che stanno contribuendo a questa nuova stagione, iniziando dal presidente Armani”.
“Con l’apertura al traffico della bretella – ha dichiarato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio – abbiamo fatto un passo ulteriore verso l’obiettivo che, come sistema di protezione civile, ci siamo dati all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri: garantire, nel minor tempo possibile, la realizzazione di un collegamento alternativo, e sicuro, per tutto il traffico veicolare che quotidianamente si muoveva lungo il tratto di viadotto interrotto. Ringrazio, quindi, oltre al ministro Graziano Delrio e il Presidente Armani, il Commissario Marco Guardabassi, la struttura del ministero che lo supporta e quella di Anas, le ditte che hanno eseguito i lavori e, soprattutto, i cittadini siciliani che, vivendo una situazione di pesante disagio, si sono fidati delle istituzioni e degli impegni che queste hanno preso con loro, dimostrando grande pazienza in questi mesi. Sappiamo bene che, superata questa prima fase di emergenza, le criticità non sono state completamente superate ma sappiamo altrettanto bene che lo strumento emergenziale consente di intervenire nei limiti delle risorse a disposizione e dei tempi dati. Per questo, il ripristino complessivo del viadotto va oltre queste possibilità”.
Video della nuova bretella. Fonte: La Sicilia
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